Quando mi svegliai il giorno seguente ero già in ritardo. Prima dell'incontro con l'agenzia Dynamight dovevo preparare la presentazione del piano e di tutte le informazioni che avevamo raccolto. Bevvi il mio caffè macchiato, mangiai in velocità una banana e lasciai l'attico. Per buona misura indossai mascherina e berretto per non destare troppi sospetti, anche se ormai alcuni fan avevano scoperto il mio indirizzo.
Mi fermai in un combini a prendere un paio di lattine di caffè freddo e notai una rivista di gossip: in copertina la foto mia e di Kacchan, in rosso il titolo "Amore fra Deku e Dynamight?". Nella foto io sorridevo felice mentre di lui si vedevano solo gli occhi, ma non si capiva se mi guardasse irritato o con... un altro tipo di sguardo.
Presi la rivista e mi diressi in cassa, avrei letto l'articolo solo per pura curiosità.Si, sono solo curioso di sapere cosa abbiano pensato. Solo per quello.
Anche se mi ripetevo la frase in testa, potevo sentire le lentiggini pizzicare per il calore sul mio viso.
Alle 9:30 arrivai davanti all'agenzia e una familiare moto era parcheggiata davanti all'entrata.
- Te la sei presa comoda numero uno.
- Buongiorno Kacchan, mi sono fermato a prendere del caffè.Ignorando la sua voce cantilenante gli offrii una lattina di caffè. Lui la prese e iniziò a berla, ovviamente senza ringraziarmi. Ma a me andava bene così.
- Sei in anticipo. L'incontro è fra mezz'ora.
- Lo so. Ma ieri non hai risposto alla mia domanda Nerd. Credevi che me ne sarei dimenticato? Credi che sia un rincoglionito?!
- N-no! M-ma ti pare!Non riuscii a trattenere i miei feromoni agitati, così un lieve odore di pioggia si disperse nell'aria. Kacchan guardò il cielo con aria interrogativa, poi guardò me.
- Quindi sai ancora di qualcosa. Quand'è stato il tuo ultimo calore?
- KACCHAN! Che razza di domande mi fai?!
- Domande normalissime. So che sei un soppressore-dipendente e che ti facevi venire un calore l'anno solo perché tua madre ti obbligava. Quindi?Eravamo in attesa dell'ascensore e speravo che, una volta aperto, fosse pieno di gente in modo da evitare la sua domanda. Ma quando il ping arrivò e le porte si aprirono rivelò un ascensore completamente vuoto. Lui mi spinse dentro tenendomi per il gomito. Senza lasciarmi andare insistette per avere una risposta.
- Lasciami Kacchan. Non sono cose che ti riguardano...
- E invece si, cazzo!Aveva abbassato la voce. Sbuffò e poi mi lasciò il gomito.
- Tch. Non so nemmeno perché mi preoccupi per te. Sai solo scappare dai problemi. Fa quello che ti pare, ma quando il tuo calore esploderà perché lo trattieni non venire a piangere da me.
Le porte si riaprirono e lui si lanciò fuori dal quadrato che ci teneva intrappolati. Vidi che andò diretto in sala riunioni e rimase lì fino a quando la sala non si riempì degli eroi delle due agenzie.
Il tavolo rettangolare era lungo abbastanza da far stare tutti seduti, divisi nelle due agenzie.
Io e Kacchan eravamo a capotavola, ognuno dal suo lato; alla mia destra i miei (Iida, Uraraka, Asui, Soji, Hagakure), alla mia sinistra i suoi (Kirishima, Kaminari, Ashido, Sero, Jiro).
Mi schiarii la voce e presi le carte che avevo preparato. Dopo un profondo respiro iniziai ad esporre il tutto.
- Dunque! Grazie di essere venuti e grazie di aver accettato il team-up.
- Dacci un taglio Nerd. Vai al sodo, non ho tutto il futtuto giorno.
- Stai calmo Bakubro! Tanto lo sappiamo tutti che non hai niente da fare.La sala scoppiò a ridere mentre Kacchan si lanciò sul rosso caricando un esplosione. Un sorriso si formò sul mio volto: era come essere tornati a scuola.
- Kacchan, siediti così posso andare avanti.
- Non dirmi cosa fare Deku!Sospirai.
- Come sapete, Chisaki è tornato e sembra che non sia solo. Ma prima di dare notizie allarmanti ecco la situazione. Un numero imprecisato di omega è tenuto nascosto in un magazzino nel porto nord di Tokyo. Dobbiamo andare a salvare le vittime e catturare Chisaki e i suoi colleghi.
- Sappiamo chi sono?Guardai in direzione di Kirishima: era chiaramente furioso e teneva una mano salda sulla spalla di Kaminari, come per farlo sentire al sicuro. Il mio sguardo si rabbuiò, Kaminari aveva tutto quello che un omega voleva: un bel e amorevole Alpha, due bambini meravigliosi, una personalità elettrizzante. Anche a me sarebbe piaciuto, ma non potevo permettermi una felicità del genere.
- ALLORA NERD?!
Posai lo sguardo vuoto su Kacchan, che notando la mia espressione si mosse sulla sedia. L'aria nella stanza si era fatta pesante.
Iida si alzò e aprì un paio di finestre. L'aria pulita mi accarezzò il viso e riuscii a riprendere il mio discorso ignorando l'invidia che avevo provato in quel momento.- Non ne siamo sicuri, ma potrebbe trattarsi di Dabi.
Un COSA generale riempì la stanza.
- È per questo che hai chiesto a noi e non alla bandiera canadese, vero?
Nella voce di Kacchan c'era una strana inclinazione, non come se fosse arrabbiato, ma ferito.
- In parte è così, si. Però le nostre squadre hanno già lavorato insieme e siamo sempre stati più affiatati. Chiamare Todoroki e il suo gruppo sarebbe stato un coltello a doppia lama. Bene. Noi vorremmo agire il più in fretta possibile. Jiro e Soji possono occuparsi dei sopralluoghi per identificare il magazzino esatto, noi altri faremo da sfondamento e supporto. Kacchan, che ne pensi?
Lui mi guardò. Si sedette comodo sulla sedia e mise i piedi sul tavolo, portando le mani dietro alla testa. Sul suo viso si formò un ghigno che non prometteva nulla di buono.
- Va bene, ci sto. Ma ad una condizione.
- Ok, puoi essere tu il capo operazione.
- No, non quello.Mi guardò ghignando.
- Dovrai uscire con me, Nerd.
STAI LEGGENDO
L'Alpha e l'Omega
FanfictionStare in cima alla vetta può essere solitario se sei un Alpha che tutti vorrebbero. Lo è ancora di più se l'unica persona che vorresti come compagno non ti vuole. Stare in cima alla vetta è difficile se sei un Omega che tutti bramano, e lo è ancora...