Troublemaker part. 1

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- E il suo sorriso era bellissimo! Con quel piercing... Ha sorriso per me, capisci? PER ME!

Non avevo fatto altro che ascoltare Daisy mentre sorridevo e annuivo per le ore che passarono. Prima per arrivare all'arena, poi durante l'attesa in fila.
Ero felicissima per lei, non fraintendetemi. Ma avrei dovuto vederli anche io. Ero a un passo da loro e li avevo mancati.
Ero felice per lei ed Anna, che non aveva fatto altro che tenere la polaroid in mano piangendoci sopra.
Continuavo a chiedermi che reazione avrei avuto se fosse successo anche a me. Avevo lasciato andare il mio momento.
Non avevo più alcuna possibilità di incontrarli, di abbracciarli.
Michael...
Ma non volevo di certo rovinare il loro momento, così le abbracciai entrambe dicendo che era surreale tutto quello che era successo.
E loro mi sorrisero scoppiando di nuovo a piangere.
E le ore in fila passarono così.
Chissà dove era finito quell'uomo barbuto di cui non sapevo il nome. Magari anche lui era riuscito a farsi fare un autografo.
Proprio sfigata io.

•••••••••••••••••

- Chiara, una foto! - Mi urlò Daisy sopra il chiasso che stava facendo la band di apertura. Non li conoscevo e non mi piacevano, ma non mi importava.
Sentivo il cuore scoppiarmi nel petto.
Pochi minuti e i 5 sarebbero stati li, a due metri di distanza.
Stare in prima fila era nei nostri piani dal primo momento in cui erano usciti i biglietti. Ed eccoci li, avvinghiate alla ringhiera tutte e tre. Con un enorme cartellone attaccato sopra che diceva 'we can be bad together and never be caught.'
Lo avrebbero visto di sicuro.
Mi sforzai di contenere l'entusiasmo per quando sarebbero apparsi davanti ai miei occhi.
E finalmente eccoli, letteralmente apparsi dal nulla.
Le urla mi sovrastavano, sia le mie che quelle di tutti i 20.000 fans che erano li.
Il primo che vidi fu Luke, e la sua enorme bocca che si apriva per salutarci.
- BUONASERA SIDNEEEEY, SIAMO TORNATI!
Urlavo mettendo in mostra la mia anima, potevo sentirla vivere in tutto il mio corpo.
Iniziarono subito con 18, seguendo la solita scaletta.
Erano li sul palco. Davanti i miei occhi.
Era la prima volta che mi capitava di vederli e adesso poterli sentire dal vivo sarebbe stata l'esperienza più bella della mia vita.
Anna non aveva mollato la sua foto con ash nemmeno per un attimo.
Non si spaventava di perderla?
Persi la cognizione della buona condotta quando Michael si sporse in avanti verso di me suonando la chitarra.
Dannatamente. Sexy.
Urlai come se qualcuno mi stesse graffiando la gola protendendo le braccia verso di lui.
Mik mi vide e mi fece la linguaggia muovendo la testa su e giù.
Persi il controllo.
Non vedevo altro che lui e sentivo l'eccitazione crescere sempre di più, mentre si esibiva nel suo assolo di heartache on the big screen.
Fino a quando Luke non parlò.
- Vorrei un attimo salutare mio padre, che si trova proprio qui di fronte, in prima fila!
OMIODIO lo cercai con lo sguardo e non potei credere ai miei occhi.
Era alla mia sinistra. Ed era quell'uomo barbuto con la maglia dei 5sos che avevo già incontrato 3 volte.
Spalancai la bocca pensando fosse uno scherzo.
Luke si avvicinò dalla nostra parte e mandò un bacio a suo padre, per poi guardare me e farmi l'occhiolino.
In quel momento non ci vidi più.
Fangirlare era il mio forte, e quella volta lo feci nel migliore dei modi perché i Muke mi avevano notata.
Ero elettrizzata al massimo, li avrei baciati tutti, se avessi potuto.
E i miei pensieri non si fermavano di certo ad un bacio.

Walking Disaster || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora