10: Arrivo e fastidio.

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~Dimmi che anche tu ci pensi, che non sono giorni persi~
***

Io ed Harry siamo da circa cinque minuti pieni fuori dalla porta della nostra casa, faccia a faccia.

"Non voglio entrare"
"Devi"
"Ma non voglio"
"E invece devi"
"Ma c'è lui... cioè lui è lì... dentro casa... a pochi metri da me... ci divide solo un muro..."
"E quindi, Alex? Perché tutti questi problemi, non capisco" dice con una finta espressione pensierosa, a cui non riesco a dare una spiegazione, quindi decido di rimanere zitta e ferma, di nuovo.
Che strano.
"Alex, c'è qualcosa di cui vuoi parlarmi? Qualcosa che dovevi dirmi tempo fa e non hai voluto?" Ora sembra quasi... felice?
"No"
"Sicura?"
"Si"

"Allora prima cosa stavi iniziando a dire?"
"Niente"

"Una persona normale non inizia a parlare per poi non dire niente"
"Io non sono normale"
"E fin qui c'eravamo arrivati tutti"
"Per fortuna"

Ma dai, ma perché non glielo vuoi dire, cavolo!
"Si, ora entra" dice come se fosse arrabbiato. No per favore no.
Tiè, ti sta bene, pappapero.
"No"
"Si"
"E allora dimmi cosa succede"
"No"
"E allora vaf-"

"Alexander?" La sua voce, che fastidio.
Fastidio?
Em, volevo dire, che gioia!
"Eiii, quanto tempo!" Non mi sono neanche girata.
Ma che frase è Alexander...
"Non sapevi che sarei venuto?"
"Sisi ovviamente lo sapevo"
Silenzio.

"Em... sono qui?"
"Sisi, certo, che sbadata. Sai, l'emozione..." dico e mi giro lentamente, guardando in basso.
"

Ciao principessa" mi saluta mentre si avvicina alzandomi il viso e stampandomi un bacio sulle labbra, poi si stacca e mi abbraccia.
Cioè, ti strozza.
No, mi da un bellissimo abbraccio. Che sta anche durando tanto. Proprio come piace a me. Si.No.Si.

"Era da un po' che vi aspettavamo tutti a casa, sentivamo bisbigli fuori dalla porta, ho voluto controllare ed eccoti qua... finalmente"
"Già, eccomi qua..." purtroppo.
Purtroppo? C'è il tuo ragazzo davanti a te.
Cioè, wow, si! C'è Drew!
Tu non ce la racconti giusta.
"Entriamo?"
"Certo"
Rispondo, mi fa accomodare, mentre entra Harry lo saluta e poi chiude la porta, gli altri sono in salone dove ci dirigiamo noi.
"Fa freddo qui da voi, che ci facevi fuori? Mi hanno detto che eri con Harry in un posto a parlare"
Ma se lo sai allora perché lo domandi?
Perché come al solito si deve sempre e solo fare i fatti miei.
"Si, un po' di tempo felicemente insieme" rispondo solamente, immaginandomi di nuovo quel momento e sperando con tutta me stessa di ritornare lì, fallendo miseramente perché mi siedo sul divano.
Io non riesco a capirti, davvero, non ti sto capendo.

"Ti ho portato una sopresa"
"Davvero? Wow, non dovevi"
No, non doveva davvero.
Silenzio, ci guardiamo finalmente negli occhi, niente.
"Em, non vuoi sapere cosa?"
"Ah, sisi, certo, dimmi"
"Vado a prenderla ed arrivo subito" dice mentre si dirige verso l'ingresso.
"Fai con calma tranquillo"
No, non tornare proprio.
"Alexander, che succede?" Mi domanda subito Jennifer.
"Niente" rispondo.
"No, non è vero e si nota preciso" spiega, cerco di rispondere ma 'fortunatamente' (neanche troppo in realtà) "Eccomi" Drew sbuca dalla porta all'improvviso.
Almeno una cosa buona questo qui l'ha fatta fin'ora, salvarmi dalla ramanzina della mia migliore amica... Che comunque mi farà dopo, quindi niente, è proprio inutile.
"Ecco a te" dice mentre è arrivato dov'ero io, seduta sul divano.
Mi porge un mazzo di margherite.
"Sono bellissime, grazie mille, gentilissimo"
Margherite? Ma davvero? Ma serio?

"Sapevo che ti sarebbero piaciute, ti conosco troppo bene"
I miei migliori amici si guardano a vicenda trattenendo una risata.
"Si, vado subito a metterli nell'acqua, aspettami qui" mi alzo.
Prova nel latte, come quella famosa volta a casa tua, magari funziona di nuovo.
"Vengo ad aiutarti"
"Nono tranquillo, non c'è bisogno" mi incammino verso la cucina ed entro, prendendo dei respiri profondi mentre cerco una brocca.
"Ecco a te l'acqua" sento all'improvviso dietro di me ed urlo, saltando in aria.
"Oddio scusami non volevo assolutamente spaventarti, volevo solo aiutarti"
"Ma ti avevo detto che non c'era bisogno! Perché mi domandi le cose se poi non rispetti la risposta!" Urlo.

"Che succede? È tutto okay?" Entra di botto Brianna.
"Sisi, tranquilla" risponde Drew.
No, no e no. Non lo è per niente.
"Alex sei bianca, vuoi qualcosa?" Domanda Bria.
"No, va tutto bene così" rispondo.
"Okay, io sono la se hai bisogno, vi lascio soli" spiega Bria.
"Si, grazie" risponde Drew.
Nonono per fevor-... chiude la porta.
Prendo l'acqua dalle mani di Drew senza guardarlo e la verso dentro la brocca, mentre lui leva la carta dai fiori e me li passa, io li infilo dentro la brocca e la posiziono vicino al microonde. Magari con le radiazioni che manda, che so, esplode. Lo spero.
Anch'io.

"Allooora... Ti sono mancato? Come sono stati questi giorni senza me? Mi volevi vedere?" domanda Drew.
"Si" rispondo semplicemente.
Wow, quanto amore.
"Che dolce, anche io"
Ma questo è davvero scemo comunque, e tu sei una falsa, cosa che non sei mai stata, quindi continuo a non capire.
Ed è meglio così, fidati.
"Per quanto rimani?"
"Per poco purtroppo, una settimana, già preoccupata?"
"Capito"
Devo dire che ti impegni molto a sembrare innamorata di lui, complimenti.
"Ti sono piaciuti i fiori?"
"Si"
Sembri un robot, di solito non stai mai zitta, oggi invece...

"Mi fa piacere" dice mentre si avvicina e mi intrappola al mobile della cucina senza che me lo aspettassi.
Io resto ferma ma lui avvicina con le mani il mio viso al suo e mi bacia, sento che cerca di più, quindi mi autocostringo ad aprire la bocca per accontentarlo, anche se non voglio.
Senza che te lo aspettassi? Ed anche se non vuoi? Uuu, lo sai che è il tuo ragazzo, giusto? Te lo ricordi, vero? Perché sembra di no, sono cose normali.
"Em, scusate il disturbo, ma hanno bussato alla porta e dovete venire in salone... Alexander, scusaci, preparati.  Io non lo sapevo, ha fatto tutto Brianna" dice Alex.
"Tranquillo, arriviamo" dico, senza pensare alla strana frase di Alex, staccandomi subito da Drew ed uscendo felicemente dalla cucina, con lui ovviamente sempre dietro ed arriviamo in salon-...
Ma. Che. Cavolo.
Perché cavolo lei è qui.
Menomale che avevi appena detto felicemente...

"COSA? CHE CAVOLO CI FAI TU NEL MIO SALONE? ESCI IMMEDIATAMENTE!" Mi avvicino subito a lei ma Harry mi blocca.
"Alterata la signorina" dice mentre si allontana sorridendo.
"Nonono, non sono io alterata, sei tu che mi fai alterare"
"Tranquilla, sto solo aspettando, mica voglio rimanere qui, è solo un punto di incontro che ci siamo dati"
"Ma che significa? Spiegati Molly"
Molly stava per iniziare a parlare ma Brianna la ferma, fortunatamente.
"Lo faccio io, per evitare altri equivoci indesiderati. Non conoscendo questo nuovo posto, i ragazzi che vengono qui usano la nostra casa come punto di incontro, quindi Molly arrivando prima si è fermata qui. Ma tranquilla, appena arriveranno lei se ne andrà subito, non rimane. Scusa per non averti avvisato ma avresti sicuramente detto di no, so il rapporto che avete, ma volevo solo aiutare."

"Ma ragazzi chi? Aiutare chi?" Detto ciò sentiamo un clacson, due sportelli e dei passi.
"Sono arrivati..." a queste parole mi giro subito vero la porta e... Non ho la forza di parlare o muovermi. Lo guardo subito negli occhi, ma me ne pento all'istante. I suoi occhi.
No, no, no. Assolutamente no. Sono tutti qui. Oggi non potrebbe andare peggio di così.

È arrivata la mia fine.
***

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