31. bank

217 10 26
                                    

si sto aggiornando veramente tanto raramente lo so, sono da picchiare
-C

*

"Louis, andiamo fuori? non ho più voglia di stare qui" mi chiese lui ed io acconsentii

andammo in un parco, ci sedemmo sotto un ciliegio fiorito, con lui il tempo passava velocemente, troppo velocemente. mi dimenticavo del mio telefono, del mio lavoro, di tutto e mi perderdevo nei suoi occhi verde smeraldo

il suo sorriso era talmente bello da poter illuminare tutto il mondo

e cazzo, nessuno mi aveva mai fatto quell'effetto

talvolta non lo ascoltavo neanche, lo guardavo e basta, anche quando lui non se ne accorgeva

"Harry... io-" iniziai
"si?"
"tu mi odi?" chiesi
"NO- intendo... no perché dovrei?" rispose io sorrisi

"quanto sei bello, cazzo" dissi per poi accorgermi un secondo dopo di averlo detto ad alta voce, arrossii, i miei occhi ai spalancarono di botto e mi alzai allontanandomi

"scusa, io non- devo andare" dissi

sentii una stretta forte al mio polso che mi impediva di andare avanti, non mi girai, non riuscivo a muovermi

"anche tu sei bellissimo Louis, non scappare, ti prego." disse la sua voce profonda quasi spezzata

mi girai ed aveva gli occhi lucidi, lo abbracciai di scatto, forte, più forte che potessi

"non lasciarmi anche tu, perfavore" disse lui

cos- che gli era successo di botto?

una voce ci interruppe, niall
era con zayn e gigi

"ECCOLI!" disse
quando si avvicinarono gigi chiese "che succede? ragazzi tutto okay?" e noi annuimmo

"sentite l'altro giorno Chloe mi ha chiesto delle cose e ora ho le domande esistenziali" disse niall mentre zayn fece face palm

"sentiamo genio" chiesi io

"numero uno. adamo aveva l'ombelico?
numero due. di che colore è un camaleonte davanti al ghiaccio?
numero tre. se dovessimo descrivere il gusto dell'acqua come lo faremmo?
numer-"
"okay può bastare ní" disse harry

"mi sognerò di notte ste domande mi hai messo dubbi" disse gigi
"È COLPA DI CHLOE!!"

*

tornammo in hotel e la mattina dopo non mi sarei alzato pee nessun motivo al mondo, tuttavia dovevo lavorare, avevo una missione molto importante con chloe

mi alzai, purtroppo.

feci una doccia calda che quasi mi fece ri-addormentare poi
misi una camicia azzurra, una cravatta grigia abbinata a uno smoking grigio a righe, cercai di sistemare i miei capelli spettinati mettendoci su un po' di gel e come tocco di classe misi una finta fede al dito per la copertura

era una missione completamente al di fuori di quella "grande" a cui stavo partecipando con gli hostess, questa doveva durare solo un giorno massimo due

uscii dalla stanza e come previsto c'era lì fuori la ragazza ad aspettare, indossava un tubino elegante beige che le arrivava alle ginocchia abbinato a delle décolleté nere lucide ed una borsa come le scarpe

la salutai con un cenno della testa e lei fece lo stesso

presi un caffè nero e subito dopo salimmo sulla macchina che ci portó esattamente sul luogo

dovevamo fingere di essere nuovi dipendenti in una banca molto famosa e riuscire ad entrare nelle due cassaforti, si sospettava che una tenessero i soldi, ovviamente e in una ci fosse traffico di armi illegale

problema base io non sapevo parlare spagnolo. ma qualcosina lo sapevo dire tipo buonosdias, hola, como estas, PUTA e BURRO

almeno lei lo spagnolo lo sapeva

entrammo, salutammo i nostri colleghi io dissi solo 'buonos dias'

"hola mi nombre es Chloe Williams"
"holaa, yo soy Maria, ¿Eres nueva aquí?"
"si soy nueva pero Conozco muy bien este banco también porque mi tío trabajó allí hace muchos años, muéstranos nuestra estación, gracias"
"Sí, por supuesto que es eso, en cambio el que está al lado es del otro Chico que habla poco."

( "ciao mi chiamo Chloe Williams"
"ciaoo, sono Maria, sei nuova qui?"
"si sono nuova ma conosco molto bene questa banca anche perché mio zio ci ha lavorato tanti anni fa, ci mostri la nostra postazione? grazie"
"Sì, certo è quello, invece quello accanto, è per l'altro ragazzo che parla poco." )

si no perché io ho capito tutto eh, vabbè

aspettammo qualche ora in cui io sistemai le scartoffie e lei parlava ai clienti

quando tutti andaeono in pausa pranzo andammo sul retro, serviva l'impronta digitale per entrare nelle cassaforti

"cazzo" disse lei

presi il computer base e lo hackerai mettendo anche le nostra imporonte in 5 minuti circa

"ma come caz-"

lei entrò in una ed io nell'altra

perfetto in quella, solo soldi, niente di importante, uscii e la chiusi

solo che quando uscii in lontananza vidi harry con il direttore, la mia copertura rischiava di andare a puttane

"porca troia louis, non sono armi, peggio"

double life || Larry Stylinson  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora