capitolo 1

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Uffa, non ci credo che per colpa di mio fratello dobbiamo fare tardi ai provini.
G: "Alex, per favore muoviti che stiamo facendo tardi, non riusciremo ad arrivare a Roma in tempo di questo passo"... Mi chiamo Grace, ho diciotto anni e frequento il terzo anno di liceo. Un paio di giorni fa inviai un provino per amici, ma essendo che ormai erano passati, ci avevo perso le speranze, Fino a quando, mi hanno chiamato e mi hanno chiesto di raggiungere gli studi a Roma. Ma essendo che non sono di Roma ma della Sicilia, non penso che riuscirò ad arrivare in tempo e quindi mi sta salendo l'ansia.
 A: "Si Grace un attimo ho quasi fatto, tranquilla non facciamo tardi". Mio fratello è sempre stato ritardatario, ma non per questo è giustificabile il fatto che debba fare ritardo io per colpa sua.

Una volta che mio fratello, fu pronto ci avviammo verso l'aereoporto. Salutai mio fratello  e presi l'aereo. Una volta arrivata a Roma, non riuscivo ad orientarmi, perchè uno dei miei difetti, è non avere il senso dell'orientamento. Chiesi informazioni alla gente per riuscire ad arrivare a destinazione, fino a che non incontrai un ragazzo che doveva andare nel mio stesso posto. 
X: "hei ti sei persa"?
G: "No in realtà dovrei andare agli studi mediaset, ma essendo che non sono di qua non ci so arrivare".
X: "ah ottimo se vuoi puoi venire con me anche io vado li".
G: "ah va bene grazie mille"
X: "comunque piacere Christian"
G: "piacere mio Grace"
C: "Che bel nome, davvero"
G: "Grazie"

Io e Christian ci avviammo verso gli studi e appena arrivammo rimanemmo sbalorditi, era fantastico
C: "Wow"
G:" eh già"
Ci preparammo per esibirci e io avevo un ansia assurda. Christian se ne accorse e mi avvicinò a se, dicendomi di stare tranquilla e che sarebbe andata bene. 
G:" Ho paura... metti il caso dimentico il testo e faccio una brutta figura?"
C:" No Grace, stai tranquilla andrà benissimo ne sono convinto, vedrai che entrerai.
Volevo avere anche io la sua sicurezza, la sua determinazione.

Dopo che vedemmo le altre esibizioni, mi resi conto che erano davvero tutti bravi e che prima di noi si erano formati già dei banchi. Vidi dallo schermo che era appena entrato un ragazzo davvero ma davvero bravo e pensai che io non sarei mai riuscita ad arrivare ai suoi livelli.
Dopo di questo ragazzo fu chiamato Christian che fece un esibizione spettacolare, infatti entrò ed ebbe il banco dal prof Raimondo. Prima di andare Christian mi salutò e mi chiese il numero di telefono perchè se non sarei riuscita ad entrare nella scuola mi avrebbe voluto rivedere e risentire, poi mi diede un abbraccio e augurandomi buona fortuna se ne andò.

Dopo la pausa, venni chiamata anche io, entrai e subito l'agitazione prese di nuovo il sopravvento ma, guardai subito Christian che mi sorrise e mi mimò con le labbra, un "Andra bene" poi, vidi vicino a lui e stava il ragazzo che suonava la chitarra elettrica che non ricordavo il nome, fissarmi e sorridermi. Non so perchè se fosse per Christian o il chitarrista ma io ripresi sicurezza in me e iniziai a cantare.

Ero troppo felice, ero qui seduta al mio banco di fronte a Christian e Luigi... si, si chiama Luigi il chitarrista. Dopo l'isibizione, Rudy decise di darmi il banco anche se ha detto che avrei dovuto migliorare delle cose, cose che io già ne ero al corrente. Mi andai a sedere al mio banco e Christian subito si alzò per abbracciarmi. 

Ormai le esibizioni erano finite ed erano stati assegnati già alcuni banchi. Entrammo in casetta e subito feci amicizia con tutti, tranne che con Luigi. Lui parlò con tutti, tranne che con me, che maleducato pensai, ma non riuscivo a capire il motivo. Io non gli avevo fatto nulla, bho... .
Christian si avvicino a me e subito mi abbraccio contento, conobbi anche Serena e Carola che a prima vista sembravano molto simpatiche e decidemmo i letti da prendere. Siccome dovevo avvisare la mia famiglia, rimasi l'ultima a scegliere il letto e siccome gli altri erano tutti stati occupati, mi toccò andare nella camera di Christian.
G:" Ehi... Christian scusa se ti rompo le scatole ma... essendo che non ci sono più letti liberi, posso stare nella camera con te?" Mi vergognavo veramente tanto, ma non potevo fare diversamente.
C:" Certo che puoi, solo che nella stanza con noi, ci sarà anche Luigi se per te non è un problema"
Bhe perfetto... pensai, già non so perchè non mi parli poi dovrò dormire anche nella stessa stanza, prevedo litigi fra noi.
G:" va bene nessun problema, grazie Chri" dissi io abbracciandolo.

simili ma diversi //Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora