capitolo 3

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A: "Vi va di giocare a sette minuti in paradiso?" Chiese Alex, mentre stavamo seduti sulle gradinate.
Io non ero in vena di giocare, per tutto quello che mi era successo, ma  avevo bisogno di staccare la spina da tutti i pensieri negativi.
G:" si per me va bene, solo che vado prima a lavarmi e cambiarmi e sono da voi in un attimo". Ero tornata dalle lezioni pomeridiane e siccome ero tutta sudata, decisi di farmi una doccia e mettermi direttamente il pigiama. Dopo la doccia, indossai il mio pigiama, che era composto: da un pantaloncino e una maglia lunga oversize, non riuscivo a dormire con il pigiama mi era scomodo.

 Dopo la doccia, indossai il mio pigiama, che era composto: da un pantaloncino e una maglia lunga oversize, non riuscivo a dormire con il pigiama mi era scomodo

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Dopo che mi vesti, andai dagli altri.
S:"amo che bella quella maglia è vero che poi me la presti?" Io e Serena eravamo riuscite a legare di più rispetto che con le altre.
G:"va bene amo, ma ti avviso questo è il mio pigiama" dissi io ridendo. Da quando sono entrata nella stanza, mi sentivo osservata, girai di poco la testa e mi trovai LUI fissarmi, io feci finta di nulla e andai a sedermi in braccio a Christian, non potevo fargli vedere che  stavo male per colpa sua, lui non merita le mie lacrime.
C:"madò amo sei bella anche quando vai a dormire" mi disse Christian con un bacio sulla guancia.
A:"bhe dai giochiamo". Iniziammo a giocare e al primo giro, si fermò prima su LDA e poi su Elena, che andarono nella stanza per poi lei uscire con un sorrisetto felice, chissà cosa sarà successo li dentro. Il secondo giro però toccò a me, e indovinate un po' su chi si è andata a fermare la bottiglia?... Sì, lui, quella testa di cazzo di Luigi.
G:"no non vado con lui nella camera per sette minuti" lui mi guardò e dopo un po' annuì anche lui dandomi ragione. A:"se non andate, sta la penitenza"
G:"sentiamo quale sarebbe questa penitenza?" Odiavo le penitenze sui giochi.
A:"bisogna togliersi la maglia" ma che razza di penitenza è ma io non li capisco certe volte i ragazzi.
G:no la maglia io non la tolgo anche perché non ho il top sotto, quindi Strangis alzati e andiamo.
Una volta dentro la stanza, mi sedetti il più lontano possibile da lui e mi stetti in silenzio aspettando che sarebbero passati in fretta i famosi sette minuti.
L: "Grace, mi spieghi che ti ho fatto?" No vabbè non ci potevo credere, aveva anche il coraggio di chiedermelo.
G: "vaffanculo Luigi" lui si alzò di corsa e si avvicinò a me.
L: "senti Grace mi hai rotto il cazzo, ti comporti come una bambina, mi spieghi che cazzo vuoi da me?" Ma sì sentiva quando parlava? Non credo.
G: "tu mi stai rompendo il cazzo non io e poi dopo quello che è successo tu te ne vai da Carola? Vaffanculo" oh cazzo l'ho detto, ora vediamo che dice. L: "quindi è questo il tuo cazzo di problema eh? Il fatto che io scopi con Carola?" G: "no luigi, non me frega un cazzo di quello che fai, di chi ti scopi lasciami in pace e basta ognuno per la propria strada" L: "È QUESTO IL CAZZO DEL PROBLEMA, NON CI RIESCO A LASCIARTI STARE" disse lui gridando a un palmo dal mio viso.
G: "non gridare" dissi io a bassa voce, stavo andando a fuoco, perché nonostante questo coglione mi faceva stare male, avevo capito di provare qualcosa per lui, non so se è amore ma ogni volta che mi sta vicino ho voglia di baciarlo, abbracciarlo e non lasciarlo più andare. L: "non gridare un cazzo" disse lui mentre mi fissava le labbra, smettila Strangis ti prego, pensai in mente. G: "Luigi ti prego allontanati" dissi io cercando di spingerlo lontano da me, ma la mia forza era pari ad un neonato, rispetto alla sua. L: "bambolina, so l'effetto che ti faccio e la cosa che mi fa rabbia e che fai lo stesso effetto anche a me" ma che cosa? Non stavo capendo dove voleva arrivare. G: "non mi fai nessun effetto, spostati" lui in tutta risposta si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia. Io chiusi gli occhi beandomi del suo tocco, ad un tratto si avvicinò alle mie labbra e mi disse. L: "allora se non ti faccio nessun effetto, non ti dispiace se ti rubo un bacio tanto tu per me non provi niente, se non ti faccio effetto posso fare questo" disse lui mentre mise le mani sui miei fianchi. A chi volevo prendere in giro, questo stronzo mi faceva effetto e come, anche quando mi guardava solo. L: "Guardami negli occhi e dimmi che non in questo momento non hai voglia di baciarmi e io me ne vado" non riuscivo a guardarlo negli occhi, perché avevo una voglia assurda di baciarlo. G: "I-o dobbiamo andare ci stanno chiamando" dissi levandomi dalla sua presa e scappando dagli altri cazzo me la sono scampata pensai.
Appena mi sedetti di nuovo con gli altri, Christian si avvicinò a me e senza farsi sentire mi sussurrò: C: "allora che è successo?" G: "nulla poi ti racconto" riposi io. Continuammo a giocare fino a quando la bottiglia non finì su me e LDA, anche lui era un bel ragazzo ma eravamo soltanto amici, quindi non mi feci problemi ad andare con lui in stanza. Notai che appena mi alzai, Luigi strinse i pugni e guardo Luca con uno sguardo arrabbiato, che cazzo voleva se ne stesse con Carola non rompesse il cazzo a me.
Luca chiuse la porta e ci sedemmo aspettando i minuti che passavano.
Lu: "Grace, che facciamo?"
G: "non lo so, tu che vuoi fare?" Lui si avvicinò a me e capii le sue intenzioni.
Lu: "una cosa che volevo fare da tempo, ma poi è subentrato Luigi e mi sono fatto da parte essendo che è un amico". Che c'entrava adesso Luigi?
G: "non ti seguo Luca" lui senza dire nulla si avvento sulle mie labbra e mi chiese l'accesso con la lingua che io non rifiutai, ma non provavo le stesse cose che ho provato quando ho baciato Luigi, mi sto innamorando di Strangis? No non è possibile non posso innamorarmi di uno stronzo. Ci staccamo quando vedemmo la porta aprirsi e vedemmo che era quella stronza di Carola.
Ca:" Ragazzi, i sette minuti sono passati e abbiamo deciso di cambiare gioco" lei mi guardò con un sorrisetto pervertito, cazzo non può essere, adesso va di sicuro dal suo Luigino e gli va dire tutto... Ma a me che frega io e lui non stiamo insieme, sono libera di fare quello che voglio o no?. Uscimmo e tornammo dagli altri.
A: "Grace giochiamo ad obbligo e verità" perché avevo il presentimento che nemmeno a questo gioco ero fortunata? Al primo giro la bottiglia di fermò prima su mattia e poi su serena.
A: "Sere obbligo o verità?"
S: "verità" A: "la ragazza con cui hai legato di più e che vuoi bene?"
S: "Grace" rispose lei sorridendomi e io ricambiai. Andammo avanti a giocare ed erano usciti obblighi veramente da stronzi, e li faceva Alex.
Fecero girare di nuovo la bottiglia e si fermo su luigi, quando la fecero rigirare sperai con tutta me stessa che non si fermasse su di me, ma la sorte stasera non era dalla mia parte.
A: "Luigi obbligo o verità?" Ovviamente lo sbruffone scelse obbligo.
A: "bacia a Limone la ragazza per te più bona che ti attrae di più" ecco bacia Carola e non rompermi il cazzo, almeno così sperai. Rimasi scioccata quando lui si avvicinò a me e poggiò le labbra sulle mie, mi chiese l'accesso e io all'inizio negai ma poi ricambiai, e per un momento ho provato dei brividi mai provati prima.
A: "ok basta, abbiamo capito" disse Alex ridendo, Carola mi guardava con uno sguardo incazzato. Luigi quando si staccò da me mi disse all'orecchio
L: "mi hai fottuto il cervello bambolina" cazzo ora si che ero morta, stavo andando a fuoco ed evidentemente lo notó anche Christian perché mi guardò sorridendo. Dopo aver giocato, siccome ero stanca andai in camera e mi misi a dormire,  e pensando al chitarrista stronzo mi addormentai.

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