capitolo 14

124 9 31
                                    

«ci siamo baciati»
«no vabbè adoroo» «zitto, non gridare»

Fui svegliata da Alex che stava parlando con Christian.
«buongiorno» dissi io stiracchiandomi
«buongiorno bellissima» disse Christian dandomi un bacio a stampo, ormai questa cosa la facevamo sempre e non bisognava pensare a un secondo fine.
«ciao bimba» disse Alex.
«buongiorno bubi» gli diedi un bacio sulla guancia.
Non avevo dimenticato quello c'è fosse successo la sera prima ma per me non era una cosa brutta e che quindi non c'era bisogno di parlare.

Ma Alex non la pensava come me e quindi mi chiese se dopo le lezioni avremmo potuto parlare.
«va bene, appena torno dalla lezione con Rudy ti aspetto sulle gradinate».

Dopo aver fatto colazione andai nella mia vecchia camera perché ancora avevo alcune robe lì.
Entrando vidi che stava la luce ancora spenta, molto probabilmente hanno chiuso la stanza pensai.
Mi resi conto però che nel letto ancora stava Luigi che stava dormendo, non volevo svegliarlo anche perché era ancora presto e lui aveva lezione alle 10, io come sempre avevo lezione troppo presto.
Feci il più piano possibile, ma decisi di uscire dalla stanza per non rischiare di svegliarlo.
Era bellissimo anche quando dormiva, i suoi capelli scompigliati tutti sparsi sul letto che lo facevano sembrare ancora più sexy, le labbra carnose che erano socchiuse...avevo voglia di baciarlo in quel momento assurdo, ma era meglio uscire da quella stanza.

Feci per uscire quando nel buio della stanza udii una voce roca.
«resta» che fosse stato lui non c'erano dubbi anche perché nella stanza c'eravamo solo io e lui.
Mi fermai sul posto con la mano sulla maniglia, pensavo che stesse parlando nel sonno, abbassai la maniglia fino a quando non si accese la luce.
«Grace» non stava sognando allora, mi aveva visto.

Mi girai lentamente verso di lui.
«buongiorno Luigi»
«buongiorno a te» disse lui vedendo l'orario, effettivamente era presto perché l'orologio sul comodino di Luigi segnavano le 6:15 del mattino e io avevo lezione alle 8:00

«non volevo svegliarti scusa, torna a dormire» dissi io avvicinandomi alla porta. Lui si alzò e mi afferrò per il polso facendomi fermare sul posto.
«resta, questa sarà sempre la tua stanza» disse lui guardandomi fisso negli occhi.
Continuavo a fissarlo senza riuscire a dire una parola fino a quando annuii.

Mi avvicinai al mio vecchio letto che ormai apparteneva ad Albe e notai che era ancora sfatto, una cosa che non sopportavo era il disordine. Siccome mi sentivo particolarmente a disagio a stare con lui e in silenzio decisi di fare il letto ad Albe.

«bhe visto che ti trovi fallo anche a me il letto» disse Luigi ridacchiando. Io sorrisi appena guardandolo.
«scusa» disse lui ad un tratto.
Pensavo di aver sentito male, ma non avevo sentito male perché lui ripeté la stessa cosa.
«scusa Grace...scusa sul serio non volevo farti del male» non riuscivo a credere alle mie orecchie, veramente Luigi stronzo Strangis stava chiedendo scusa?.
«va bene, Luigi non ti preoccupare, sono io che mi sono illusa dal primo momento» dissi sedendomi sul letto.
«no, sono stato io a darti modo di farlo, sei importante per me bambolina, ma non sarò mai quel tipo di ragazzo che potrà darti certezza di poterti dire un giorno che ti ama» si stava aprendo e lo apprezzavo tanto ma purtroppo nella mia vita ora come ora proprio di quelle avevo bisogno.
«lo so...» dissi io chinando la testa verso il basso.

Lui si avvicinò a me piegandosi ai miei piedi e mi alzò il mento con due dita.
«rimaniamo amici ti va?» anche a me non mi andava di perderlo del tutto.
«riusciremo a restare amici senza litigare?» dissi io sussurrando e guardandolo negli occhi.
«non credo, ma se non litighiamo non saremmo noi stessi non ti sembra?» disse lui ghignando.

Tutto sommato aveva ragione.
«va bene Gigino, rimaniamo amici, anche io non voglio perderti» di istinto lo abbracciai.
Lui per un momento rimase freddo ma poi ricambiò stringendomi a se.

simili ma diversi //Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora