Jess

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Guardai tutti i presenti nella stanza senza riuscire a proferire parola.
Con gli occhi, Liam indicò la busta che tenevo tra le mani e la aprii.
Stavo tremando e il foglio non rimaneva fermo, ma riuscii comunque a leggere ciò che mi serviva: ero incinta ed avevo perso il bambino.

Guardai nuovamente mio fratello cercando di non piangere nonostante fosse difficile.

Niall si avvicinò e con voce rotta mi chiese perché non gli avevo detto nulla.
La realtà è che neanche io sapevo.

Aprii la bocca per rispondere ma ne uscì solo un suono strozzato.
Vidi mio fratello chiudere gli occhi e riaprirli un attimo dopo. C'era una luce diversa, un qualcosa era cambiato.
E poi capii.

"Tu sapevi?"

Non esistevano più Niall e Louis, in quella stanza c'eravamo solo io e lui. Volevo disperatamente sapere la verità.
Abbassai gli occhi sul foglio e guardai la firma in pedice: il nome di mia madre.

"Lei te l'ha detto?"

Fu solo un sussurro, quanto basta per essere sentita.

"Al, io.."

Mi portai una mano sulla bocca, lottando contro le lacrime.
Lui sapeva, ha sempre saputo ma non me l'ha mai detto.

Tutto divenne soffocante in quella stanza e neanche la mano di Louis sul braccio riuscì a fermarmi.

Uscii velocemente, corsi per le scale nonostante la voce di Niall che mi chiedeva di non andare, e Liam rassegnatosi già in partenza.

Come aveva potuto fare una cosa del genere? Mio fratello, il mio punto di riferimento.

Continuavo a piangere, attirando le occhiate dei passanti.
Stavo piangendo per me, per quel piccolo agglomerato di cellule che stava crescendo in me, ed io non me ne ero nemmeno accorta.

Portai una mano sul ventre, automaticamente.
Ma come ho potuto non accorgermene?

Corsi ancora un altro po', in modo da essere lontana da casa, da loro e soprattutto da Liam.

Mi sedetti nell'androne di un palazzo e guardai la cartellina ancora stretta tra le mie mani.
Lessi ogni singola parola finché non trovai ciò che cercavo: "quarantacinquesimo giorno"
Ero incinta di quasi due mesi ed io non me ne ero accorta.
Ero incinta di quasi due mesi, ed adesso se tutto fosse andato in un altro modo sarei stata a casa con una famiglia.

Ho sempre amato i bambini e ne ho sempre desiderato uno mio.
L'ho sfiorato e l'ho perso.
Senza saperlo.
Mi sentii così in colpa.

Sarebbe stato tutto diverso, probabilmente, se lui fosse stato qui. Io sarei stata diversa ed anche Niall.

Smisi di trattenere i singhiozzi e lasciai che uscissero liberi, violenti, pesanti come il mio cuore in quel momento.

"Allison?"

Avevo cercato di andar lontano per non essere trovata da nessuno, ma evidentemente non era stato abbastanza.

Tentai di asciugare le lacrime, mentre chiunque avesse parlato mi raggiungeva da dietro.

"Tutto bene?"

Non avevo riconosciuto la voce di Jess fino a quando non fu davanti a me e le palpebre riuscirono a spazzare per un momento le lacrime, rendendo più nitida la mia vista.

"Domanda stupida, lo so"

Continuava a parlare lei perché io non avrei avuto la forza di rispondere ne tantomeno di spiegare cosa fosse successo.

Questione di sguardi // Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora