The sea.

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Lydia

‘Non prima di avermi spiegato come fate a conoscervi.’

La voce di Liam non ammetteva repliche. Quel ragazzo sapeva essere davvero esasperante. Guardai Louis spostare la sedia e sedersi proprio di fronte all’amico, per iniziare a parlare. Era provato, preoccupato. Non sapeva cosa fosse successo ad Allison ma probabilmente ci aveva pensato Harry a riassumergli velocemente la questione.

‘Io vado a vedere come sta, voi non fate i bambini.’ Non aspettai neanche una risposta e mi voltai per uscire. Harry mi rivolse un sorriso e valutai la possibilità di restare lì a guardarlo sfacciatamente. Mi sembrava così strano che uno come lui si interessasse a una come me. In fondo non ero sicura nemmeno di interessargli. Probabilmente si era mostrato gentile solo per Liam o per Louis. Scacciai il pensiero e bussai alla porta di Als.

Non rispose e quando aprii tutto era buio. Sapevo cosa stava facendo, era già successo. Quando Niall l’aveva tradita, ancora, si era rintanata nella sua stanza per mesi, senza voler parlare con nessuno. Solo dopo il loro riavvicinamento aveva ricominciato ad uscire.

‘Allison, so che non stai dormendo. So esattamente cosa stai cercando di fare, o dovrei dire rifare? Ma sappi che stavolta non te lo permetterò. Ti trascinerò di peso, in pigiama e con i capelli sconvolti, anche a costo di legarti e caricarti sulla spalla..di Louis. Sai di essere troppo pesante per me. A proposito, lui è qui e vuole parlarti. Lo farò salire e gli dirò tutto. Sempre se tuo fratello lo lascerà vivere dopo la loro chiaccherata.’ Aspettai con la speranza si voltasse, ma ancora niente. ‘Als, ti voglio bene e sono stufa di vederti così. Non ti merita. Se dopo tutti questi anni non lo ha ancora capito, lascialo andare. Puoi avere di meglio. E non sto parlando di Louis, parlo in generale. Naturalmente. Per stasera ti lascerò qui a disperarti, ma domani mattina non pensare di scampartela.’ Sapevo non avrebbe risposto, ma andava bene comunque. Mi avvicinai per abbracciarla e solo a quel punto mi accorsi che fino ad allora non avevo parlato a lei, ma alle sue coperte. Le aveva sistemate in modo tale da far sembrare ci fosse.

‘Non è possibile. Liam! Liam!’ urlai scendendo di corsa le scale.

Louis

‘Cosa vuoi sapere?’ chiesi ad un Liam molto nervoso.

‘Tutto.’ Fu la sua risposta. Prevedibile, pensai. Guardai Harry spostarsi il ciuffo, come era solito fare.  

‘Okay.’ Massaggiai le tempie pulsanti prima di iniziare. ‘L’ho vista uscire dalla facoltà lo scorso anno e mi è piaciuta subito. Poi è sparita e io non la ho neanche cercata, a dire la verità.’

‘Perché?’ mi interruppe lui.

Avrei potuto sparare qualche cazzata come il non volerla ferire perché io sono inaffidabile oppure perché volevo divertirmi, ma la realtà era che non sapevo nemmeno io il perché.

‘Non lo so. Ma quest’anno avevamo un corso insieme e l’ho rivista. Non ho potuto non fissarla, era bellissima.’ Mi dimenticai di Liam ed Harry ed improvvisamente non ero più in quella stanza, ma in aula con Allison davanti. ‘I nostri sguardi si sono incrociati, ma lei ha subito guardato da un’altra parte. Io no. Il giorno dopo erano sedute davanti a noi’, in fondo non era importante il fatto che fossi stato io a volermi sedere dietro loro, no? ‘le ho sentite parlare di mia madre e forse anche di me. Così..’ presi un respiro profondo preparandomi a qualsiasi reazione del mio amico, ‘la ho aspettata in bagno e quando è passata di lì, l’ho attirata dentro.’

‘Tu cosa?!’ prima che Liam potesse dire o fare qualcos’altro, mi affrettai a precisare di  non aver fatto nulla. ‘Abbiamo solo parlato e le ho chiesto il numero di telefono. Non sapevo fosse tua sorella. E non ho detto nulla a nessuno, Harry lo sa perché era lì anche lui. Zayn non sa nulla..per esempio. Ecco tutto.’

Questione di sguardi // Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora