Capitolo 8

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Una fredda giornata Chris e Deacon bussarono ad una porta. - Polizia di Los Angeles. Apra. - Metro Swat. Apra o useremo le maniere forti. - Chris forzò la serratura della porta. - Deacon, ecco perché non rispondeva. È morto. - Dannazione. Ora chi lo spiega a Hondo? - Io no di certo. Ci tengo alla mia vita. - In quel momento un terremoto scosse l'edificio. Il muro esterno crollò addosso a Deacon e Chris. Nel quartier generale, Street correva da una parte all'altra ammucchiando cibo e acqua. - Street hai sentito Deacon o Chris? - Non ancora. - Ehi ragazzo fermati un attimo. E se fossero nei guai? - Di che parli? - C'è stato un terremoto, e loro due erano fuori. E se avesse fatto crollare qualche edificio? - Hondo sto lavorando il doppio per non pensarci. Non riesco nemmeno a immaginare che Chris o Sofie possano essere bloccate o ferite da qualche parte. - Chris aprì gli occhi nella polvere. Mosse la mano in cerca di quella di Deacon, la strinse. - Ehi Deacon ci sei? Deacon? - Ci sono Chris. Stai bene? - Io sì. Tu? - Sì. - Sei bloccato? - No. Dimmi che non sei bloccata. - No. Sto bene. - Chris la tua radio funziona? La mia si è rotta. - La mia va. Aspetta. Comando qui 24 e 30 David siamo bloccati al secondo piano di un edificio. Il muro esterno è crollato. Noi stiamo bene. - Street alzò la testa di scattò sentendo la voce di Chris nella radio che aveva alla cintura. - Ehi Chris, ci sei? - Street? - Ho io la radio. Hondo, Luca e Tan sono in giro per il comando. Siete soli Chris? - Credo di sì, ma qui c'è tanta polvere Street. Già è tanto se vedo Deacon. - Street bloccò Hondo per un braccio. - Capo stanno bene. Sono bloccati, ma sono vivi. - Mettiamoci al lavoro. - Dannazione. Dannazione. - Che cosa succede Chris? - L'impianto antincendio. È esploso. - State bene? - Stiamo bene, ma siamo fradici. - Almeno l'acqua vi ha tolto un po' di fumo dagli occhi. Vedete di non fare pazzie. - Ricevuto. - Chris ho bisogno che tu mi ascolti ora. Sofie sta bene. Ho sentito tua madre, è con lei d'accordo? Sta bene. - Grazie Jim, ma qui sta iniziando a fare davvero freddo. - Hondo sono esposti, dobbiamo tirarli fuori di lì al più presto. - Non possiamo fare troppo in fretta Street se li vogliamo riavere qui vivi. - Street imprecò afferrando il caricatore della pistola. - Ehi che vuoi fare? - Il mio lavoro. Tirare fuori mia moglie da questa situazione. - Siamo ancora fidanzati Jim. - Street staccò la mano dalla radio. - Hondo ti prego. Chris congelerà se non li portiamo subito fuori di lì. - Andiamo. - Pochi minuti dopo Chris e Deacon cercavano un modo per scappare attaccati ai resti del muro. - Deacon sono i nostri. - Chris! Deacon! - Stiamo bene. Doloranti, ma tutti interi. - Come facciamo a farli scendere? Sono troppo in alto per saltare. - Lo sguardo di Street si posò su un camion dei pompieri poco lontano. - Luca pensi di riuscire a farlo funzionare? - Ci posso provare. - Provaci. - Luca annuì scattando verso il camion. - Ehi Chris come va? - Fa freddo. Tu Jim? - Tutto intero, solo preoccupato per voi. - Stiamo bene Street. - Mi fa piacere sentirlo Deacon. - Qualche minuto dopo Street avvolgeva Chris in una coperta. - Ehi stai bene? Non mentirmi. - Sto bene. - Hondo gettò una coperta sulle spalle tremanti di Deacon. - Annie e i ragazzi? - Stanno bene. Stanno tutti bene. Solo voi due eravate dispersi. - Dov'è Sofie? - Da tua madre. - Ho bisogno di vederla. Di abbracciarla. - Andate. - Hondo con un cenno del capo indicò la macchina. - Su avanti muovetevi. - Grazie capo. - Filate via, prima che cambi idea. - Street spinse sull'acceleratore. Si fermò sgommando davanti casa della madre di Chris. - Vieni. - Bussò. - Chi è? - Anna sono io Jim. - La donna aprì cautamente. Sorrise nel vedere Jim e la figlia. - Chris grazie al cielo stai bene! Non rispondevi ci hai fatto preoccupare. - Ci? - Mamma! - Sofie Street si gettò tra le braccia della madre. Chris la strinse in un saldo abbraccio, i capelli umidi bagnavano il viso della figlia. - Stai bene Sofie? - Io sì. Tu? - Jim sorrise alle spalle di Chris. - Sta bene. Siamo solo infreddoliti. - Siamo? - Più che altro, io sono preoccupato. Ho paura che ti ammali. Forse dovresti restare qui. - Neppure per sogno Jim Street. Devo lavorare. - Chris posso portarli io a casa un po' di soldi per questa volta. - Torno anch'io al lavoro. - Street alzò gli occhi al cielo, sorridendo. - D'accordo. - Si avviarono verso la macchina. Quando erano a pochi passi la macchina esplose. Street si girò coprendo Chris con il proprio corpo. Atterrarono sull'asfalto. Quando si tirarono in piedi, Street aveva un rivolo di sangue che gli scendeva lungo la guancia. - Jim stai bene? Jim? - Street indietreggiò fino ad andare a sbattere con la spalla contro un lampione. - Che hai Jim? - Chris fissò la spalla di Street. Un lungo strappo correva lungo tutto il braccio, mentre il sangue colava sull'asfalto. - Jim! - Chris gli corse incontro, sorreggendolo per quanto potesse. - Jim ehi guardami. Starai bene d'accordo? Starai bene. - Scusa Chris. - Street parlava in un sussurro. - Non osare mollare. - Chris prese la radio che ciondolava alla cintura di Jim. - 24 David, richiedo sostegno medico. Agente a terra. - Papà? - Vieni qui tesoro. - Chris passò un braccio dietro le spalle di Sofie stringendola a sé. - Starà bene piccola mia. - Una macchina sgommando parcheggiò poco distante da loro. - Chris! Street! State bene? - Jim è ferito. Io sto bene. - Sofie tu stai bene? - La bambina annuì. - Su forza vieni. - Deacon prese Sofie in braccio, e si allontanò. Chris si passò una mano sul viso. - Chris guardami. - Luca le prese il viso tra le mani controllandole il viso. - Sto bene. - Hai un taglio in fronte. - Starò bene. Non è nulla. - Poco dopo erano in centrale. Chris era seduta a un tavolo. Tra le mani aveva una tazza di caffè. - Ehi Chris. Possiamo parlare? - Sì. - Hondo le si sedette davanti. - Cosa puoi dirmi di quello che è successo? - Non lo so, stavamo andando verso la macchina, quando è esplosa. Jim mi ha protetto, alcune schegge gli hanno trapassato la spalla. - Starà bene lo sai vero? - Lo so, però ho paura. - Troveremo chi ha tentato di uccidervi. - Lasciami lavorare. - Chris no. Sei troppo tesa. - Jim è tutto quello che ho. - Hai anche Sofie. - Sofie è identica a Jim. - Andiamo, su vieni. - Hondo la strinse in un dolce abbraccio, mentre Chris singhiozzava sulla sua spalla.

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