E se non è odio - Drarry

23- Lui è mio

Io e Harry siamo seduti davanti al lago nero, io poggiato su un albero mentre lui poggiato nelle sue braccia di fronte a me.

"Dray" volge il suo sguardo nella mia direzione "dimmi Harry" lui sorride e si avvicina a me "andiamo da Teddy domani? Ha un po che non ci andiamo, oltretutto Andromeda è molto preoccupata dopo quello che ti è successo" annuisco, mi manca quel nanetto "perfetto" volge il suo sguardo sul mio braccio "quando leverai le bende?" "Lunedì ho un appuntamento al San mugo" rispondo sorridente.

Sono molto in ansia, domani scoprirò se il marchio c'è ancora oppure no.

"Posso venire con te?" domanda con un tono tenero "voglio starti vicino, ma solo se tu non ti senti a disagio" pogia la sua mano nella mia guancia e l'accarezza dolcemente, abbasso leggermente la testa "ci sarà anche mio padre" lui sorride "Meglio mi piace farlo arrabbiare" scoppio a ridere e lui mi segue a ruota "sarà meno brutto coj te al mio fianco" rispondo, lasciando lui a bocca aperta e con uno splendido sorriso.

Ci avviamo verso Hogwarts, arrivati quasi all'ingresso del castello mi tira dietro un pilastro, si guarda intorno e mi bacia "Io sono pronto a urlare al mondo che tu sei il mio ragazzo, ma so che per te non è lo stesso" stavo per rispondere ma mi tappa la bocca con la mano "so quanto è importante per te ciò che pensa tuo padre, quindi aspetterò che sei pronto a dirlo a lui prima di dirlo a scuola" allontana la sua mano e io prendo con entrambe le mani il suo volto e lo bacio senza aggiungere una parola.

Torniamo ad avviarci e la mia mente si riempie di pensieri. Ricordo ancora cosa mi aveva detto mia mamma quando gli ho confessato i miei sentimenti per Harry "ti sostengo e ti sosterrò sempre, sei libero di essere chi vuoi essere'' oppure la frase di mia zia Andromeda "Draco l'amore è il sentimento più puro e importante al mondo e nessuno deve vergognarsi di amare, sai bene cosa ho affrontato per stare con tuo zio e anche se ora non è più qui con me, lo amo come il primo giorno e non mi pento di niente, si felice amore mio, la felicità non ha prezzo".

Volgo il mio sguardo verso Harry, non importa ciò che dirà mio padre o chiunque in questo castello, io amo quest'uomo...

Arrivati davanti alla porta del castello Harry mi guarda, io gli sorrido di rimando e stringo la sua mano "sono pronto" lui sorride, alza la mia mano che stringe la sua vicino alle sue labbra e la bacia, così mano nella mano entriamo a Hogwarts.

Alcuni studenti notano le nostre mani intrecciate, molti osservano curiosi, alcuni confusi e altri sembravano quasi eccitati all'idea.

Nessuno ha fatto commenti, per fortuna e con calma abbiamo raggiunto l'ufficio della preside, Harry ha detto la parola d'ordine e siamo entrati.

"Salve professoressa disturbiamo?" domanda Harry da dietro la porta "No entrate ragazzi, ditemi" noto il suo viso illuminarsi quando lo sguardo si pogia sulle nostre mani "finalmente signorini, non ci speravamo più" afferma rivolgendo poi il suo sguardo a Piton e Silente "Albus avevi proprio ragione, solo quando la pace avrebbe regnato i due innamorati si sarebbero trovati" il quadro di Albus sorride e Piton accenna anche lui un espressione compiaciuta, io e Harry diventiamo dello stesso colore della sua cravatta e facciamo ridere la professoressa.

"Allora ragazzi, come mai siete venuti qua" domanda la Mcgranitt "volevamo chiederle se domani potevamo uscire a trovare Ted" risponde Harry con voce tremante dall'imbarazzo "certo ragazzi, venite qua alle 9, aprirò il camino per voi, ci penso io ad avvertire Andromeda" la ringraziamo e usciamo dal suo ufficio.

Harry mi guarda e sorride "il nostro era proprio destino allora" io arrossisco di nuovo e annuisco.

Mi riprende la mano e ci dirigiamo nella biblioteca per studiare con i nostri amici.

Appena entrati veniamo accolti dalle risate e gli abbracci dei nostri amici, iniziamo a studiare e passiamo qualche ora tra risate e nozioni varie.

All'improvviso un gruppo di ragazzi del sesto anno si avvicina, sono sette serpeverde "Ey Malfoy, Zabini, Parkinson, Nott... Grifondoro" saluta il più alto, noi li osserviamo senza spiccicare parola "sentite vi dobbiamo parlare, senza questi Grifoidioti" mi alzo istintivamente, potendomi davanti al ragazzo "cosa vuoi?" lui ride e mi spintona via, Harry si alza e si avvicina incazzato, lo allontano con il braccio e mi avvicino minaccioso dal serpeverde "si può sapere cosa vuoi?" gli altri ragazzi si avvicinano al loro amico e così fanno anche Blaise, Theodore e Pansy, "pensavo che ormai frequentando questi Grifoidioti ti eri addolcito" mi avvicino ancora puntando la bacchetta sotto il suo mento "non osare parlare male dei notri amici" interviene Pansy "siete degli sfigati" interviene un altro serpeverde, anche Blaise e Theodore puntano la bacchetta "ora basta idioti" intervengo "lo ripeto un ultima volta, cosa volete?" il primo ragazzo risponde "senti Malfoy, volevamo sapere se il tuo papino sa che sei una checca? Sai perché mio padre sarebbe felice di comunicarglielo" Harry si alza di nuovo e sta per urlargli contro ma lo interrompo di nuovo "Fai pure, sono fiero della persona che sono e della persona con cui sto" mi avvicino a Harry, "anzi ora scrivo una lettera a mio padre e lo avverto che un... scusa quale sarebbe il tuo cognome?" lui accenna un sorrisetto beffardo e osserva Ron e Ginny "mio padre e Augustus Rookwood" risponde, Ron si alza e Harry gli punta la bacchetta.

Per chi non lo sapesse Augustus Rookwood è colui che uccise Fred durante la Battaglia di Hogwarts e oltretutto è stato quasi ucciso da Aberforth Silente ed ora è rinchiuso ad Azkaban.

Scoppio a ridere "quando tuo padre uscira da quel buco ad Azkaban e potrà parlare con il mio penso che io e Harry saremo già vecchi" rispondo "mio padre non è ad Azkaban" guardo Harry e Ron "ero la quando è stato condannato Rookwood, e so benissimo che presto ci sarà un altro processo per decidere sul bacio del dissennatore, smettila di fare lo sbruffone e pensare alla mia vita privata e pensa a tuo padre" rispondo, prendo le mie cose, Harry e seguito dagli altri vado verso la porta "chi ti dice che è ancora la?" risponde Rookwood, mi fermo e i serpeverde ci raggiungono spintonandoci.