Capitolo 4

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Louis non era più andato a dormire dopo essersi svegliato nel bel mezzo della notte. Si era girato e rigirato per un po' prima di arrendersi e guardare Netflix fino al suono della sua sveglia.

Ovviamente, non avendo dormito tutta la notte, la mancanza di riposo lo aveva assalito a metà della prima ora. Le sue ciglia sembravano molto più pesanti di quando stava guidando verso scuola, e la sua testa stava lentamente ma indubbiamente cedendo alla gravità. Liam dovette dargli una gomitata nelle costole due volte.

Stava trascinando i piedi odiosamente lungo il corridoio, guadagnandosi un sacco di occhiate di traverso da parte degli altri studenti. Non gli era mai importato di quello che pensavano di lui prima, comunque, quindi perché cominciare ora?

Ebbe la decenza di ricambiare il saluto entusiasta di Niall quando si incrociarono nel corridoio, cosa che lasciò Louis allo stesso tempo confuso e scontento. Da quando Louis era in rapporti da ci-salutiamo-per-i-corridoi con Niall Horan? Louis avrebbe dovuto odiare Niall Horan. Eppure quel ragazzo era semplicemente un impressionante essere umano dal cuore buono...chi avrebbe mai potuto non dire 'ciao' a Niall nel corridoio?

Quando Louis arrivò a fatica all'ultima ora, era sicuro che si stesse deteriorando dall'interno. Sospirò mentre si lasciava cadere sul suo posto affianco a Harry.

"Tutto bene?" Chiese Harry, l'espressione d'un tratto divertita.

"Tutto fantastico, Harold."

Harry sbuffò e tirò fuori il loro compito. Aspettarono che Stan entrasse, di solito era due minuti in ritardo. C'era casino intorno a Harry e Louis, tutti parlavano con il loro partner e i loro amici. Louis borbottava ogni tanto, ma questo era tutto quando si trattava di conversare con Harry.

Stan entrò con tutta la nonchalance del mondo, lasciando cadere la sua borsa sulla sedia girevole dietro alla cattedra e posizionandosi in un banco vuoto in prima fila.

"So bene che state tutti pensando al vostro compito assiduamente, per questo vado dritto al punto. Non c'è bisogno di aspettare oltre." Persino Stan sembrava annoiato da quel lavoro. "Voglio che voi ragazzi consideriate il vostro partner. La vostra opinione di loro, come pensiate sia andata la loro giornata eccetera eccetera. Rileggete le poesie che avete scelto e fatevi venire in mente qualcosa del vostro compagno che si collega alla poesia. Per esempio, se avete scelto una delle poesie riguardo al sentirsi tristi la notte, magari il vostro partner è triste, o era di cattivo umore quando avete scelto la poesia."

Louis e Harry si scambiarono uno sguardo, Harry mostrando un sorrisetto e Louis con un luccichio negli occhi.

"Avete fino a mercoledì per finirlo. Mi basta un paragrafo, niente di elaborato. Dovete solo essere creativi. Non mi piacciono i compiti, quindi potete lavorarci in classe. Se non lo finite, potete organizzare un incontro martedì sera." Stan battè le mani una volta per far capire che avesse finito di parlare, e aggirò la cattedra per sedersi davanti al suo computer.

"Non ho idea di cosa mi aspettassi da questo corso, ma fare da terapista non era sicuramente nella mia agenda," mormorò Louis. Non lo disse con l'intento di farsi sentire, ma Harry fece una risatina - sì, una risatina - quindi doveva averlo sentito. "D'accordo, Styles, quindi perché hai scelto questa poesia?"

"Oh, vaffanculo. Non lo faremo nel modo facile. Devi indovinare!" Harry sporse il labbro inferiore in un broncio. Era il più lontano possibile dall'essere adorabile, davvero.

"Dai, Harry, la poesia è super corta. Non ho nemmeno potuto leggere i tuoi commenti per più di, tipo, tre secondi venerdì," ribattè Louis, rifiutandosi di cedere agli oltraggiosi occhi da cucciolo di Harry.

The Admiration Project (Italian Tranlsation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora