Capitolo 7

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La primavera stava arrivando a massima velocità. Il polline volteggiava nell'aria e il venticello non era più tanto freddo. Era un giovedì sera particolarmente caldo quando Liam chiamò Louis assolutamente in panico.

Louis era nel bel bezzo della preparazione della cena (stava riscaldando cibo precotto nel microonde), pronto a passare il resto della sera raggomitolato sul divano a scrivere a Harry, con in sottofondo Netflix acceso alla televisione.

"Louis, sto per vomitare," disse di corsa, il rumore dei suoi passi agitati percepibile attraverso il telefono.

"Woah, calmati, Lima. Che succede?" Il microonde suonò e Louis prese la sua cena, scottandosi il mignolo durante il processo. Trasalì e si affrettò a metterlo sotto l'acqua fredda.

"Ho un appuntamento stasera!"

"Con Maya?" Chiese Louis.

"Sì, chi altri?"

"Okay..." Disse lentamente. "Sei stato ad un milione di appuntamenti con Maya. Perché sei così agitato?"

"Perché dovevo fare da babysitter ai figli di Mrs. Sander stasera e mi sono completamente dimenticato!"

Louis si pizzicò il ponte del naso e rilasciò un lungo sospiro. Questo poteva significare una sola cosa: Louis avrebbe fatto da babysitter ai figli di Mrs. Sander in un bellissimo giovedì sera invece di cazzeggiare sul divano.

"Sei fortunato che ti voglio bene, Liam."

***

"Dov'e che stiamo andando, per l'esattezza?" Domandò a voce assonnata di Harry dal sedile del passeggero. Era presumibilmente nel bel mezzo del suo solito pisolino infrasettimanale quando Louis lo aveva chiamato mentre era per strada, dicendogli di indossare qualcosa di comodo e di uscire perché avevano una cosa da fare.

"Liam ha un appuntamento con la sua ragazza e si è dimenticato di dover fare da babysitter stasera, quindi noi lo faremo al posto suo," spiegò Louis. Lanciò un'occhiata a Harry e lo vide illuminarsi, il sorriso così grande che probabilmente gli faceva male la mascella.

"Mi avresti potuto trascinare fuori di casa dieci minuti prima se mi avessi detto che saremmo stati con dei neonati, Louis!" Esclamò. Louis fece una risatina.

"Beh, non sono proprio neonati, il più piccolo ha cinque anni. Ma sono bambini."

"Non importa. Sono felice perché staremo con dei bambini. Mi rimangio quello che ho detto quando mi hai svegliato dal mio sonnellino."

"Mi hai chiamato uno 'stupido fottuto co'-"

"Shh! Non puoi parlare in quel modo con dei bambini vicino!" Lo interruppe Harry.

Louis ruotò gli occhi mentre entrava nel vialetto dei Sanders. Delle piante decoravano la strada fino al portone di casa, su cui era incisa una 'S'. L'intera casa era stata costruita con mattoni bianchi e il legno scuro della porta le dava un aspetto moderno e piacevole.

Harry stava praticamente saltellando dietro Louis lungo il tragitto per raggiungere la porta, e il castano si ritrovò a mordere un sorriso. Louis suonò il campanello, fin troppo consapevole di quanto Harry fosse vicino a lui. Sentì una risata dall'interno della casa e guardò Harry, che lo osservava a sua volta in completa meraviglia.

Oh mio Dio quanto mi piace oh mio Dio oh mio Dio.

La portà si aprì all'improvviso, risvegliando Louis dal suo stato di trance. Si concentrò sulla donna davanti a lui, che si stava mettendo un orecchino e che gli sorrideva confusamente.

The Admiration Project (Italian Tranlsation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora