Jily AU
Una dottoranda frizzante e vivace, un avvocato sull'orlo di una crisi esistenziale, una bufera di neve interminabile e un viaggio apocalittico nel tentativo di tornare a casa.
O, il Natale in cui le vite di Lily e James si incrociano per la...
Il salotto era quasi completamente immerso nel buio.
L'unica fonte di luce – lo schermo acceso del televisore – proiettava un alone azzurrino su ogni cosa. La libreria carica di tomi universitari. La mensola, su cui spiccavano un paio di solitarie fotografie incorniciate. Il tavolino al centro del salotto, carico di quaderni scribacchiati, fogli volanti, tazze di caffè da tempo dimenticate e l'occasionale bottiglia di birra vuota. Il divano, straordinariamente grande per la modesta metratura della stanza, e infine il ragazzo che vi era sdraiato sopra, profondamente addormentato. I suoi capelli neri e arruffati sembravano avere vita propria. Un paio di occhiali dall'elegante montatura argentata gli erano scivolati lungo il naso.
Sullo schermo, la presentatrice del telegiornale della notte sorrise al suo incosciente spettatore.
«E ora passiamo la linea al nostro centro meteo per le previsioni dei prossimi giorni»
Un uomo vestito di tutto punto comparve al posto della presentatrice. Alle sue spalle, brillava una mappa stilizzata del Regno Unito.
«Continua l'ondata di eccezionale maltempo che ha colpito le isole Britanniche. Dopo le temperature glaciali delle ultime settimane, la tempesta invernale che ha messo in ginocchio il Galles si sta spostando con grande rapidità a nord-ovest. Venti gelidi e bufere di neve sono attese nella giornata di domani, in particolar modo lungo la costa orientale dell'Irlanda, dove le autorità civili hanno già predisposto la stato di allerta nazionale. Si prospetta un bianco Natale per i cittadini di Dublino e dintorni, con temperature che arriveranno a sfiorare i quindici gradi sotto zero. Incerti i collegamenti via mare e terra con il resto del continente –»
In quel momento, lo schermo di un cellulare, abbandonato pigramente sulla coperta in cui era avvolto il ragazzo, si illuminò.
Notifica Whatsapp – 20:47 Papà: Tutto pronto per domani? A che ore arrivi in aeroporto? Sicuro che non vuoi che veniamo a prenderti?
Notifica Whatsapp – 22:02 Mamma: Rispondi a tuo padre, tesoro Sta cercando di non darlo a vedere, ma la sta prendendo sul personale
Notifica Whatsapp – 23:55 Padfoot: Sei vivo? Mamma e papà si stanno preoccupando Ehi?
Il ragazzo sussultò, rotolò sul fianco, emise un grugnito incomprensibile e poi continuò a dormire come se nulla fosse.
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La porta del pub traballò minacciosamente quando la ragazza dai capelli rossi se la chiuse alle spalle.
La strada su cui si affacciava il locale era talmente vuota e silenziosa che il rumore delle chiavi nella serratura parve quasi amplificato. In fretta, tremando per il vento gelido, la ragazza chiuse la porta, si assicurò che il lucchetto reggesse, poi si calcò meglio la tracolla della borsa sulla spalla e infine si avviò lungo il marciapiede deserto, affondando con tutto il corpo nell'enorme cappotto che indossava.
Era così freddo che ogni suo respiro si cristallizzava in aria in nuvolette di condensa.
I cofani delle auto parcheggiate a lato della strada erano ricoperti da uno strato di ghiaccio francamente preoccupante. La ragazza osservò il bagliore dei lampioni riflettersi nei vetri appannati e pensò che non le era mai successo prima di trovare un tempo del genere a Dublino.
Era quasi in grado di rendere più digeribile l'idea di tornare a casa, rifletté con un sorriso storto, ma non aveva ancora finito di formulare il pensiero che il pling ovattato di una notifica giunse dalla tasca in cui teneva il cellulare.
La ragazza dibatté per un istante se controllare subito di che cosa si trattasse – e rischiare di conseguenza di perdere la mano destra per esposizione al gelo – o se ignorarlo finché non fosse giunta a casa. Poi però nella sua mente balenò il viso della sua coinquilina, che quella sera aveva deciso incoscientemente di uscire con alcuni compagni di università, e la parte più apprensiva e premurosa di lei ebbe la meglio.
Quando, tuttavia, estrasse il cellulare dalla tasca, le parole scritte sullo schermo le fecero rimpiangere di averlo fatto.
Notifica Whatsapp – 2:01 Petunia: È confermato, Vernon mi farà la proposta al pranzo di Natale! Quindi vedi di arrivare a Londra entro domani Ah, e pensa a qualcosa di decente da indossare, GRAZIE
La ragazza storse il naso, lasciò scivolare di nuovo il cellulare nella tasca del cappotto, affondò la faccia nella pesante sciarpa che si era avvolta intorno al collo e continuò a camminare lungo la strada deserta.
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Prenotazione Ryanair numero 3482904 Cognome del passeggero: Potter Nome del passeggero: James Dettagli del volo: Dublino (DUB) » Londra Stansted (STN), 24 dicembre, 16:45 Posto del passeggero: 16A
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Prenotazione Ryanair numero 3483004 Cognome del passeggero: Evans Nome del passeggero: Lily Dettagli del volo: Dublino (DUB) » Londra Stansted (STN), 24 dicembre, 16:45 Posto del passeggero: 16B
to be continued...
Nota dell'autrice
Disclaimer: questo è quello che succede quando guardi troppi film natalizi e decidi di scrivere la cosa più diabetica e zuccherosa che ti sia mai venuta in mente.
Benvenuti amici e amiche alla prima storia di Natale by GwendolynMontrose™ ✨
Probabilmente sono pazza a cominciarla senza aver prima finito Dieci Promesse (di cui nonmi sono dimenticata, giuro!), ma avevo bisogno di staccare un po' dal canon e di scrivere una bella AU senza guerra e morti, per cui eccoci qui! L'idea sarebbe di postare un capitolo al giorno, da oggi fino al 2 gennaio, ma siccome mi conosco e so che i miei piani non vanno mai come dovrebbero, metto già le mani avanti e ammetto che potrebbero esserci dei ritardi, specialmente alla fine.
Detto questo, ci vediamo domani con il primo capitolo! Alias, il primo incontro di Lily e James, l'entrata in scena di un personaggio moooolto amato di QMEUF e una serie di sfortunati eventi che daranno il la ad un'altra serie di sfortunati eventi... ❄
