Selenia sedeva sul ramo di un albero con lo sguardo basso, staccando ogni tanto qualche foglia disidratata e arancione. E pensava.
Pensava, pensava... ricordava.
Aveva cercato ogni giorno, da quando era diventata regina, di sotterrare i propri ricordi nell'angolo più buio della propria mente. C'era anche riuscita, a un certo punto. Quando aveva deciso di raccontare la verità, ciò che aveva fatto, alle uniche due persone di cui si fidava in tutto il mondo: Jonathan e Catherine.
Loro l'avevano aiutata ad andare avanti, a seppellire quella che lei considerava una debolezza, anche se Cath le aveva detto più volte che quel gesto compiuto un anno prima era stato solo un atto di clemenza.
Di cui molto probabilmente si sarebbe pentita, aveva aggiunto Jonathan.
Forse la morte di Logan era l'inizio di quella punizione.
E lei se la meritava, fino all'ultima goccia.
Il gesto che aveva compiuto l'anno precedente però, quel gesto che le aveva permesso di diventare il capo branco di tutti i lupi mannari del mondo –o almeno di coloro che le giuravano fedeltà fino alla morte- non era l'unico pensiero che la preoccupava.
Nella sua mente continuava a rivivere la scena della sera prima, la testa del suo amico che rotolava ai suoi piedi, l'urlo di Catherine.
Logan, Logan, Logan.
Catherine aveva gridato per tutta la notte da quando Eric l'aveva riportata al castello. Non era riuscita a chiudere occhio nemmeno per cinque minuti e aveva fatto un giuramento di vendetta a sé stessa: avrebbe trovato l'assassino di suo fratello e lo avrebbe torturato fino a quando quello non le avesse implorato pietà.
Selenia era piuttosto sicura che Catherine avesse tutte le capacità per riuscirci, ma era proprio per questo che doveva essere lei a iniziare quel lavoro. Catherine si sarebbe lasciata trasportare dalle emozioni, non avrebbe seguito le regole e avrebbe dato di matto nel giro di dieci minuti. Ma Selenia no. Lei era la regina, e sapeva bene cosa significasse mantenere una certa concentrazione.
Anche quando la testa del tuo amico rotolava ai tuoi piedi.
Logan, Logan, Logan.
Logan è morto.
Il vento sembrava sussurrarle all'orecchio quelle terribili parole su cui lei aveva rimuginato tutta la notte, dopo aver condiviso il letto con Jonathan una volta tornati al castello. Logan non era solo il fratello di Cath, era suo amico, era un ottimo combattente e un cacciatore fenomenale che stava sempre in prima fila durante le notti di Brahama. Era stata lei ad affidargli quel compito.
Logan Moorspear è morto.
Logan era stato assassinato, e per il bene di Cath e dell'intero branco lei avrebbe trovato il colpevole.
E lo avrebbe fatto a pezzi.
Selenia alzò lo sguardo sulla foresta, ne inspirò i profumi e tese le orecchie. Quando si era svegliata poco prima dell'alba a causa di un incubo non era riuscita a riaddormentarsi, neanche fra le braccia di Jonathan che aveva continuato a riposare indisturbato. Era sgattaiolata fuori dal letto, aveva fatto un bagno veloce ed era corsa via dal castello prima che gli altri si svegliassero. Rhisiart era di guardia alle porte, le aveva chiesto se poteva fare qualcosa per lei, ma non c'era nulla che lui potesse fare per aiutarla.
Logan era morto e nessuno poteva riportarlo in vita. Logan era morto e la colpa era sua.
Giuri di proteggere il tuo branco, la tua famiglia, i tuoi amici, fino a quando la morte non ti separerà da loro?
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La regina dei lupi
AdventureSelenia Axman odia le sorprese, gli ospiti indesiderati e soprattutto le teste mozzate. La sera in cui assisterà a tutte queste cose però cambierà tutto. Un membro del suo branco è stato ucciso, l'unica parte rimasta del suo cadavere è stata la te...