Capitolo 7

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"Dando un'occhiata al sistema la soluzione è impossibile, dato che nel grafico non sono presenti linee continue e quindi non prendiamo alcun numero dal sistema. Avete capito tutti?" Spiega il professore.

Non presto attenzione, ho troppi pensieri nella testa.

Come quello di stamattina in cui c'era Chris addormentato in divano e non nel letto della camera degli ospiti, a petto nudo.

"Signorina Brown è impegnata a pensare ad altro? Bene allora venga alla lavagna a risolvere questa disequazione con tre valori assoluti" dice il professore.

Così mi alzo, vado alla lavagna e inzio a svolgere la disequazione.

Dopo 10 minuti finisco e confrontando la soluzione del libro l'esercizio è riuscito senza nessun errore.

"Eccellente Lucy, dopo il suono della campana resta un attimo devo parlarti" annusico e torno al mio posto.

Matematica è sempre stata una materia che mi piace e sono abbastanza capace.

La lezione continua e suona la campana, tutti escono tranne io.

"Lucinda, fra 2 settimane ci saranno le olimpiadi di matematica a Washington, spero di contare sulla tua presenza per rappresentare la nostra scuola" dice il mio professore.

"Ci penserò su, non sono molto convinta. Però le farò sapere" Dico e lui annuisce così io esco dalla classe e mi dirigo verso la mensa.

Vado a sedermi vicino Tessa, non vedo Chris da stamattina, non so nemmeno se sia venuto a scuola.

"Stasera c'è una festa a casa di Luke... Non credo tu voglia venire-" inizia a dire ma io la interrompo "Invece vengo, ma con un amico però." Dico e lei sorride "Così ti voglio, ma parlando dell'amico... È quello lì che ti sta fissando da quando sei entrata?" Chiede guardando dietro di me, così io mi giro e vedo Chris fissarmi dall'altra parte della mensa "Beh può essere..." Dico io sorridendo "Beh niente male, se non sbaglio è l'amico di Daniel, quello con la faccia da teschio per Halloween" dice lei ed io annuisco.

Suona la campana e tutti gli studenti si recano nelle varie aule mentre io vengo bloccata da Chris "Vai alla festa stasera?" Chiede lui "Ma come diavolo sai che vado ad una festa stasera?!" Chiedo sbalordita dalle sue doti di stolker "Daniel ci va e mi ha chiesto di andarci, vuoi venire insieme a me?" Chiede lui "Volevo chiederti la stessa cosa" Dico io.

"Allora ti passo a prendere alle 9 stasera" dice sparendo dalla mia vista.

Subito dopo mi reco in aula di chimica ad iniziare una noiosissima nuova lezione.

***

Sono le 8:45 di sera e fra poco arriva Chris per andare alla festa.

Non capisco il motivo per cui abbia accettato di andarci.

Chi diavolo organizza una festa di martedì quando il giorno dopo c'è scuola?!

Ma d'altronde stiamo parlando di Luke, non so come ho fatto a starci un anno.

Sento il rumore di un clacson, così prendo la borsa ed esco fuori e vedo Chris dentro un porsche nera opaca.

"Così non daremo troppo nell'occhio?" Chiedo io entrando in macchina "Che ci guardino pure. La gente guarda a lungo ciò che non può avere." Dice lui.

Sfrecciamo per le vie di New York e arriviamo a casa di luke piena di persone.

Entriamo dentro casa e vediamo molte persone già ubriache tra cui Luke che viene verso di me.

"Ehi bellezza, non pensavo venissi" dice Luke restando a fissare le mie cosce mezze nude dato che indosso un tubino nero.

"Ricordami il motivo per cui ci siamo lasciati noi due? Ah si perché non volevi che ti scopassi" Dice con un sorrisetto.

Sento Chris irrigidirsi accanto a me, poi passa un braccio nei miei fianchi e mi tira verso di sé.

"Parlale di nuovo così e ti giuro che ti farò rimpiangere il giorno in cui i tuoi genitori non abbiamo usato il preservativo quel giorno" dice Chris allontanandomi da lui.

USCITA DI SCENA.

"Vuoi da bere?" Dice ancora con la mano sul mio fianco "No grazie non bevo" Dico io "Pensavo fossi l'unico in questo mondo che non bevesse" dice lui sedendosi sul divano.

Mi siedo vicino a lui e dopo un po' inizio a sentirmi stanca e ad annoiarmi.

"Andiamo a casa? Mi sto annoiando qui dentro" Dico io.

"Vabene. Ma non torniamo a casa, andiamo in agenzia. Voglio mostrarti una cosa." Dice lui con un ghigno in faccia.

Così usciamo dalla casa e ci dirigiamo all'agenzia.

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