Mi sveglio di soprassalto.
Un'altro dei miei incubi.
Sono passati due giorni da quando la Slote Gang mi ha rapita, due giorni in cui Nick cerca di corrompermi e accettare il suo accordo e due giorni in cui rifiuto.
Dylan ogni tanto passa da qui, mi porta cibo, acqua e qualcuna delle sue felpe.
Non credo che sia così antipatico, si sta rivelando tutt'altro, ha anche convinto Nick a togliermi le manette...Mi alzo dal letto, indolenzita, e vado verso il bagno a lavarmi il viso. Mi guardo in faccia e vedo il mostro che sono diventata: occhiaie violacee sotto gli occhi, capelli disordinati raccolti in uno Chignon e la ferita che ormai non è altro che una macchia gialla e viola.
Sento la porta aprirsi, con scatto fulmineo esco dal bagno e vedo chi è entrato: Nick.
"Non accetto" Dico subito, sapendo perché è qui "Oh Lucinda cara, io non sono qui per questo" dice Nick avvicinandosi a me mentre io indietreggio "Che cosa vuoi?" Chiedo a denti stretti "Beh, sei diventata uno zombie, e posso volerti morta quanto voglio, ma non voglio che muoia di fame o di asfissia, quindi ho deciso di darti una camera tutta per te. Se devi morire, devo ucciderti io e non i tuoi problemi fisici" afferma.Che gran pezzo di...
Sta cercando di corrompermi!"Puoi comprare tutte le ragazze che vuoi, ma non me. Non ho bisogno della tua stanza" affermo voltandomi.
Lui mi prende per i polsi facendomi ruotare e mi sbatte al muro, bloccandomi tra lui e la parete "Ascolta razza di puttanella, avrei potuto ucciderti appena ti ho presa in quel vicolo, sarei potuto andare nella tua banca e prendere la carta di credito nella tua borsa, ma non l'ho fatto. Voglio che tu soffra come hanno sofferto i miei genitori e come ho sofferto io quando i tuoi genitori hanno fottuto il lavoro ai miei. Quindi adesso, vai in quella fottuta stanza" afferma a due centimetri dal mio viso "Preferisco morire che avere qualcosa da te" sputo io a denti stretti.
Lui mi lascia andare e si dirige verso la porta mentre dice: "Bene, se non vuoi andarci di tua spontanea volontà, sarà Dylan a portarti" dalla porta, spunta Dylan che mi guarda con aria mortificata, prima di prendermi di peso e facendomi uscire dalla cella "METTIMI GIÙ!" Urlo io dando dei colpi alla schiena di Dylan. So che Dylan non mi farebbe mai del male, ma se non urlassi Nick si insospettirebbe."Stai zitta, mi stai rompendo i timpani" dice Dylan.
Passiamo 5 minuti a camminare, o meglio passa 5 minuti a camminare, io sono sopra la sua spalla.Apre una porta, che rivela una stanza e da ciò che riesco a vedere, è una semplice camera: letto a 2 piazze, un armadio (che non mi servirà più di tanto), e una porta con il bagno.
Dylan mi butta sul letto in modo violento, dato che siamo ancora insieme a Nick, e va vicino a lui "Spero che cambi idea" dice Nick andando via.
Dylan lo osserva fino a che non sia andato via da questo piano, poi viene vicino a me "Scusami, ti ho fatta male?" Dice sedendosi sul letto vicino a me "No" rispondo io."Lucy, in questi due giorni mi sono venute in mente delle idee" dice e io annusico così lui continua "Ho un piano" io lo guardo seria
"Ti ascolto" Dico.
*
Chris pov's
Mi manca come l'aria.
Non riesco a pensarla chiusa la dentro con il nemico.
Non ci riesco.
La mia stanza è ridotta a brandelli: specchi rotti, cartacce sul pavimento e mobili ribaltati.
L'unico mio sfogo è la rabbia.Spero che Dylan abbia mantenuto la sua parola, perchè se non è così... Giuro su dio che gliela farò pagare cara.
"Chris ci sono novità. Dylan è qui e vuole parlarti del suo nuovo piano. Lucy è d'accordo con lui" dice Alex entrando nella mia stanza.
Spero che questa volta sia un piano adatto, perché se non lo è, non credo che possano controllarmi da andare la dentro e uccidere tutti con le mie mani.
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A Touch of Caos
Teen Fiction•COMPLETA Lucinda Brown, da tutti chiamata Lucy, è una giovane studentessa dell'ultimo anno di liceo a New York. La sua vita, sebbene avesse dei genitori completamente assenti, era una favola: aveva un fidanzato, ottimi voti e una pazza migliore am...