Capitolo 23

1.3K 34 4
                                    

Passammo la serata a parlare di Juliette, dal suo sguardo vedevo la sofferenza che provava, era molto difficile per lui parlarne. Era davvero innamorato di lei.

Mi convinco che questa sia la verità, se non fosse così significa che è bravo come attore, ma dai suoi occhi, vedo che dice la verità.

Poco dopo arriva Chris, apre la porta d'ingresso e vede me e Dylan mangiare una pizza sul divano. "Chris" lo saluto io incerta su cosa fare, però lui mi guarda comprensivo "Ho sentito tutto" dice avvicinandosi verso Dylan, quest'ultimo si alza e guarda Chris guardingo.

Però Chris gli porge la mano e i due si stringono le mani come un segno di pace. "Se hai informazioni, ti prego di rivolgerti a Lucy o a me. Mi dispiace per ciò che ti è successo" dice e io annusico "Perchè vi state fidando di me?" Chiede Dylan

"Perché riconosco quando una persona mente e tu non sei una di quelle. Stai dicendo la verità" dice Chris.

*

Dopo qualche ora passate tutte a parlare, quando ormai si è fatto davvero tardi, io e Chris torniamo a casa.

La villa è silenziosa, sono le 2 di notte, saranno tutti a dormire.

Salgo di sopra nella mia camera ma poi mi ricordo di ridare la collana con il microfono a Chris. Così vado nella sua stanza che è a due porte dalla mia.

Entro senza bussare, e me ne pento subito perché ciò che vedo mi fa tremare le gambe.

Chris a petto nudo, con solo dei jeans neri addosso e i capelli umidi.

Mi fermo a fissare i suoi muscoli scolpiti, concentrandomi sulle sue spalle, il mio punto debole.

Quando si gira e mi punta addosso il suo sguardo, le mie gambe tremano e un'ondata di calore nel basso ventre mi invade tutto il corpo.

"C'è qualche problema?" Mi chiede con voce roca e squadrandomi da capo a piedi, e guardandomi come se si stesse trattenendo. "Io... ti... Ti ho riportato la collana" parlo balbettando.

"Ok puoi lasciarla li, adesso vattene da qui" dice poggiandosi al comodino.
"Ok, stai calmo però" Dico togliendomi la collana e curiosando un po' nella sua stanza. "Cos'è che non capisci dalla parola vattene?" Dice a denti stretti stringendo così forte il comodino da far diventare le sue nocche bianche "Chris stai bene?" Gli chiedo non capendo il suo improvviso cambio d'umore "No, fino a quando non esci non starò bene" dice lui "Ma che cosa stai dicendo?!" sbotto io.

Poi succede qualcosa di inaspettato.

Lui si avvicina pericolosamente a me facendomi sbattere violentemente contro la parete e bloccandomi le braccia per i polsi al muro.

Trattengo il fiato "Succede che quando sono con te faccio fatica a controllarmi" sussurra sulle mie labbra.

Siamo talmente vicini che posso sentire il suo battito accellerato. I nostri respiri si fondono diventando unici.

"Io non ti seguo" sussurro. Lui però stringe la presa ai polsi "Allora te lo mostro" dice e prima che io riuscissi a dire qualcosa...

Lui preme le sue labbra sulle mie.

Inizialmente rimango immobile a quel gesto improvviso, ma poi ricambio il bacio.

Sposta la sua presa sui miei fianchi, facendomi sbattere contro il suo bacino. Affondo le mani su i suoi capelli attirandolo verso di me. Sposta le sue mani sul mio sedere. Mi sfugge un gemito, cosa che innesca qualcosa in lui tanto da prendermi in braccio e buttandomi sul letto. Si mette sopra di me e mi inizia a baciare il collo, trattengo il fiato nel sentire la sua lingua sull'incavo del mio collo.

Fa scorrere le sue mani dentro la mia felpa, toccandomi dappertutto, facendomi venire i brividi. Stringo le mani dietro la sua schiena, affondando le unghie sulle sue spalle.

Una parte di me in questo momento vorrebbe solo spingerlo via, ma la maggior parte di me vuole soltanto baciarlo fino a finire il fiato. Voglio solo godermi questo meraviglioso momento...

Tutto d'un tratto però, si stacca da me come se fosse ritornato in sé stesso.

"Cazzo." Dice "Cazzo, cazzo, cazzo" si alza dal letto e si mette una maglietta "Che cosa stai dicendo?" Dico io alzandomi "È sbagliato Lucinda, è fottutamente sbagliato. Fai finta che non sia successo niente." dice passandosi una mano sui capelli.

Rimango impietrita nel vederlo così pentito di ciò che ha fatto. "Via da qui" continua poi "Chris perchè stai facendo-" inizio a dire ma lui mi interrompe "HO DETTO VIA!" urla facendomi sussultare, così esco dalla sua stanza di corsa.

Non so cosa sia appena successo.
Non so perchè si sia comportato così.
Non so perchè mi ha baciata se poi mi caccia via dalla sua stanza.

So solo una cosa: ecco cosa succede quando lasci che le tue emozioni offuschino il giudizio.

A Touch of CaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora