Capitolo 27

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La stanza è bianca.
Totalmente bianca.
Non c'è nessuna porta, nessuna finestra, nessun mobile.
Sono da sola qui dentro.
Ma dietro di me sento una voce "Bluebell" sussurra qualcuno, mi giro e vedo Chris venire verso di me.
Io vado verso di lui sorridente, ma qualcuno lo spara da lontano.
Sulla sua maglietta bianca, iniziano ad esserci delle macchie di sangue che la sporcano.
Cerco di urlare, ma dalla mia bocca non esce nessun suono. Afferro Chris, in lacrime.
Mi giro verso la persona che lo ha sparato e ciò che vedo mi fa tremare.
Vedo me stessa con una pistola in mano, con un sorriso compiaciuto in faccia. Vicino a me c'è Dylan.

*

Apro gli occhi di scatto, ansimando.
Ma non appena vedo dove sono, rimpiango il momento in cui stavo dormendo avendo quell'incubo.

Sono in una stanza a me sconosciuta, senza finestre. C'è solo un letto, una porta, un comodino e uno stanzino senza porta, con un gabinetto, un lavandino e una doccia.

Sono legata ad una sedia. Ho i piedi e le mani legate e la mia maglietta è sporca di sangue. Cerco di muovermi, ma un dolore lancinante al fianco destro me ne fa pentire.

Sento la porta aprirsi, così mi volto di scatto verso la sua direzione. Vedo un ragazzo, sulla ventina, biondo venire verso di me. Al suo fianco c'è Dylan.

"Ma guarda, la bella addormentata si è svegliata." parla il biondo.
La sua voce traspira timore, farebbe paura a qualsiasi persona, ma non a me. "Dormito bene?" continua a parlare il biondo. Io non gli rivolgo la parola, sostengo solo lo sguardo di Dylan, che mi guarda mortificato.

"Dove sono? Chi sei tu? Perché sono qui? Ti starai chiedendo tutte queste domande... Beh, sei allo stabilimento della Slote Gang, più di preciso nelle segrete della slote Gang. E io..." dice il biondo avvicinandosi verso di me "Sono Nick, il capo della Slote Gang" dice passando due dita sul mio volto, io sposto il viso, liberandomi dalla sua presa. "Ooh... Fredda e incazzata come la madre..." dice "Non nominare mia madre, brutto figlio di puttana" sbotto.

"Dylan, esci da qui. Voglio parlare da solo con la nostra ospite" Ordina e Dylan, prima di uscire mi lancia un'occhiata come per dire: mi dispiace.
"Che cosa ci faccio con te?" Dice rotolandosi nella mano una mia ciocca di capelli.

Se solo avessi le mani libere...

"Che cosa vuoi?" Chiedo ansiamando per il dolore al fianco "Lo sai che cosa voglio, Lucinda cara. Voglio vendetta e... soldi" dice "Non avrai niente da me" dico avvicinando il viso al suo con fare minaccioso "Oh che paura! Ti prego non mi uccidere" dice ghignando e mettendo una mano sul mio fianco destro e premendo, facendomi urlare dal dolore. "Se non farai come ti dico, tutti coloro che ami saranno fatti fuori, e beh, sarebbe un peccato dato che ieri notte Chris ti ha scopato" dice ma io lo interrompo sputandogli in faccia.

Lui chiude gli occhi, passa una mano sul suo viso per pulirsi e mi guarda infuriato "Bene. Resterai chiusa qui dentro fino a quando non farai ciò che voglio io" dice lui tirando un pugno sulla mia ferita sul fianco, facendomi gemere dal dolore. Ed esce dalla stanza.

Rimango persa nei miei pensieri, per non so quanto tempo, fino a quando qualcuno apre la porta che mi separa dal mondo esterno.
Scatto sulla difensiva "Stai calma sono io" dice Dylan avvicinandosi a me "Perché sono ancora qui?! Dovresti liberarmi e farmi andare via!" Sbotto io "Eh secondo te, Nick non si insospettirebbe? Non ti facevo così stupida Lucy" dice "Aspettiamo ancora un po' ho già avvisato Chris, ma gli ho detto di non agire subito, dapprima mi voleva uccidere con un manganello, ma poi gli ho promesso che mi sarei preso cura di te e ha acconsentito. Gli passerò tutte le informazioni possibili. Agirà il più presto possibile, quando avrà così tante informazioni da averlo in pugno. Sta solo cercando il momento più adatto" mi spiega.

"Ok allora potresti togliermi queste cose" Dico indicando le corde che mi legano alla sedia, lui senza dire niente mi scioglie le corde. Cerco di alzarmi, ma appena mi muovo, il fianco destro mi fa gemere dal dolore "Non ti muovere, ti aiuto io" dice e, dopo le mie lamentere e borbottii "Non ho bisogno del tuo aiuto", mi prende il braccio e mi posa delicatamente, senza farmi male, sul letto.

Alza la mia maglietta, scoprendo una ferita enorme sul fianco destro. Inizia a disinfettarla e successivamente mette un cerotto su di essa "Dovrebbe passarti entro due giorni, non è grave" Mi spiega sedendosi sul letto "Grazie" borbotto io.

"Come ci sono finita qui?" Affermo coprendomi il viso con le mani "Pochi giorni è sarà tutto finito, tranquilla" dice togliendo le mani dal mio volto e accarezzandomi i capelli.

Dopo due minuti passati a spiegarmi un po' di cose, tra cui il fatto che Nick ha in mente di sabotare la Corporation Agenzy, se ne va.

Mi informa che è notte fonda e che devo dormire.
Ma non ci riesco a causa dell'ansia e delle paranoie che mi salgono.

Non voglio che Chris si faccia del male per me.
Non voglio che Tessa si faccia del male per me.
Non voglio che Alex si faccia del male per me.
Non voglio che NESSUNO si faccia del male per me.
Magari se accettassi le condizioni di Nick, posso metterli in salvo...

Ma non lo farei mai.
I miei genitori non ne sarebbero affatto fieri.

È il momento di capire come uscire da questo posto di merda.

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