Capitolo 8

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"Che ci facciamo in agenzia?" Chiedo io scendendo dalla macchina "Tu seguimi" dice Chris entrando dentro la villa.

Entriamo dentro la villa, scendiamo delle scale e Chris entra dentro una camera.

"Vieni, ti voglio insegnare una cosa" dice lui trascinandomi per il polso dentro quella stanza.

Mi giro intorno e vedo pistole di ogni tipo.

"Scegline una" Mi sussurra Chris nell'orecchio.

Così mi avvicino alla parete e scelgo una che mi ispira.

"Calibro 9. Un classico" dice lui "Adesso girati verso il manichino e cerca di mirare al centro." Dice lui mettendosi in disparte.

"Ma non ho mai usato una pistola che devo fare?" Dico io confusa.

Lui si avvicina a me ridendo.

Che simpaticone.

Si posiziona dietro di me. Sento il suo corpo poggiarsi delicatamente alla mia schiena e un profumo di arancie e menta mi invade le narici. Allunga la sua mano verso la mano dove tengo la pistola; la alza e mi fa vedere come impugnare bene una pistola. Con l'altra mano sistema la mia mano libera e finalmente impugno perfettamente la pistola.

I nostri respiri si mescolano, i nostri battiti cardiaci battono all'unisono.

Ci siamo solo io e lui. È come se attorno a noi si sia creata una bolla.

"Bene ora..." dice avvicinandosi al mio orecchio "premi il grilletto" sussurra.

Faccio come mi dice. Premo il grilletto e il proiettile via finire dritto nel "cuore" del manichino.

Mi giro per guardalo in faccia e vedo che mi guarda con soddisfazione.

I suoi occhi grigi mi guardano intensamente come se volesse penetrare la mia anima.

Il suo sguardo scivola dai miei occhi alle mie labbra.

Rimango senza fiato alla vista di quei suoi meravigliosi occhi.

Sto per avvicinarmi fino a che lui indietreggia bruscamente ed esce dalla stanza, lasciandomi a fissare il punto in cui stava fino ad un minuto fa.

***

Dopo aver esplorato un po' la villa, torno a casa accompagnata da Alex, il vice-capo dell'agenzia.

Adesso sono seduta sul divano a fissare il vuoto.

Il mio gatto si accomoda sulle mie gambe in cerca di coccole.

Qualcuno bussa alla porta così dallo spioncono della porta vedo che è Tessa.

Ma che ci fa qui alle 3 di notte?

Apro la porta e vedo che è in lacrime.

"Tessa tutto ok? Cos'è successo?!" Dico facendola entrare e lei mi abbraccia.

"Alla f-festa ho visto D-daniel scoparsi un'altra" dice lei con la voce spezzata e singhiozzando.

Quel gran pezzo di merda.

"Tessa sapevo che era così. Non bisogna sprecare le lacrime per uomini del genere. Adesso, domani appena lo vedrai fagli un bel dito medio, lanciandogli un bacino." Dico io facendola ridere.

"Resta a dormire da me. Domani è sabato e possiamo dormire fino a tardi che ne dici?" le chiedo "No è meglio che vada. Mia madre domani vuole andare a pranzo fuori quindi vado a casa, ci vediamo lunedì" dice uscendo di casa.

Così vado nella mia stanza, mi stiro sul letto e piano piano mi addormento.

A Touch of CaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora