7. Incarico

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-Vedo che ci siete tutti.-

-Benvenuto, capo!- risposero in coro i sette uomini che, in attesa del loro leader, avevano già preso posto nella sala riunioni e si erano alzati inchinandosi al suo ingresso.

L'uomo con i capelli bianchi, senza curarsi troppo di quel gesto di riverenza, si sedette a capotavola pronto per iniziare l'incontro settimanale. Fece girare il suo sguardo da sinistra a destra, per poi prendere la parola e chiedere aggiornamenti sulle proprie attività.

Sembrava filare tutto per il meglio, dopo che Kokonoi ebbe rassicurato il capo circa l'ottimo livello degli incassi e dopo che Mochizuku confermò l'eliminazione degli obiettivi fissati per i giorni precedenti, finché Sanzu, seduto alla destra di Mickey, non prese la parola.

-Se mi è possibile capo, vorrei porre alla sua attenzione un piccolo imprevisto in cui mi sono imbattuto con Rindou.-

Quest'ultimo, dal canto suo, sapeva esattamente a cosa si stesse riferendo il braccio destro del boss, ma preferì non parlare e valutare come sarebbe stato più conveniente comportarsi alla luce di quanto detto da Mickey.

Non appena ebbe il permesso di continuare a parlare, l'uomo con i capelli rosa proseguì: -Vede, eravamo al bancone per bere qualcosa, quando abbiamo visto una coppia discutere animosamente con il signor Takahashi. Sembra che questi, un uomo e una donna, abbiano chiesto al barman delle informazioni su di noi. Ho preferito non far pesare la situazione a quel povero diavolo del proprietario, almeno sul momento, visto che dopo ho provveduto ad eliminare quel barista imbecille che aveva chiamato il signor Takahashi perché non sapeva come rispondere alle domande sul nostro conto. Tuttavia, credo che quei due possano esserci d'impiccio: ieri era il bar del signor Takahashi, ma chi dice che non faranno controlli anche altrove?-

Tutti i presenti trattennero il fiato, con il timore ed il sospetto che qualcuno stesse indagando sul loro conto o, peggio ancora, che qualche spia avesse rivelato i loro loschi giri alla polizia.

"Merda, non va per niente bene" pensò il giovane Haitani. Cercò di rimanere il più fermo e calmo possibile, ma sapeva che Mickey non avrebbe reagito bene a questa notizia.

Proprio quest'ultimo, rimasto impassibile fino a quel momento, decise di prendere una parola dopo l'attenta esposizione del suo braccio destro.

-Quei due sono stati identificati?- chiese con voce atona.

-Attualmente no: le videocamere non sono state in grado di riprendere i loro volti, ma ci stiamo muovendo per risalire ai loro nomi con tutti i mezzi possibili.- rispose Sanzu gongolante.

Calò il silenzio, che si ruppe solo un minuto dopo con il mandato definitivo del boss della Bonten: -Bisogna scoprire chi siano quei due, portarli qui e ucciderli. Non possiamo permetterci che le affiliazioni con altri locali vengano a galla: il nostro maggior guadagno deriva dal giro costruito intorno al gioco d'azzardo e non possiamo mandare tutto a monte.-

Il tono era perentorio e Rindou sapeva che le cose non sarebbero potute andare peggio: se avessero scoperto l'identità di Reiko, credendo che fosse una spia, come minimo l'avrebbero catturata, rinchiusa in un bunker e sottoposta alle peggio forme di tortura prima di ucciderla. Trattandosi poi di una donna, sicuramente degli squilibrati come Sanzu e Mochi avrebbero "approfittato della situazione".

Se davvero fosse successo ciò, probabilmente suo fratello Ran ne sarebbe uscito distrutto e non poteva permettere che una cosa del genere succedesse di nuovo.

-Allora? Chi si assumerà il compito di portare a termine l'incarico?- chiese Mickey con nonchalance indugiando con lo sguardo su ciascuno dei sette uomini seduti al suo cospetto.

Snuff (Ran Haitani FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora