"No mamma, portami a casa. Ho cambiato idea, non mi va di lasciarti da sola" supplico.
"Io starò bene, non preoccuparti. E' giusto che tu comprenda meglio tuo padre. Poi ti farà bene stare lontano da casa per un po' di tempo" mi spiega.
Ovviamente ho raccontato a mia madre cosa fosse successo poichè dovevo giustificare la mia decisione. Era più sconvolta lei di me da quella notizia. Lei aveva affidato a Leo sua figlia esattamente come sua madre aveva fatto con mio padre. Mamma è una che crede nel primo, grande ed unico amore e ciò che è accaduto è stata la prova che conferma il contrario.
Saluto mia madre con l'abbraccio più caloroso che io abbia mai dato e le prometto che la chiamerò ogni volta che ne avrò la possibilità per assicurarmi che stia bene. Entro nella struttura grigia e poco accogliente dove trovo una guardia. Mi chiede di identificarmi e di spiegare il motivo per cui io mi trovo lì.
"Devi andare in fondo al corridoio dove trovi la segreteria" mi spiega frettoloso dopo aver controllato i miei documenti ed essersi accertato della presenza del mio nome su una lista.
Seguo le sue indicazioni ed entro in una stanza dove trovo una signora un po' avanti d'età, immersa nei documenti. Appena si accorge di me si alza, in modo maldestro, per salutarmi calorosamente.
"Tu devi essere Mal, mi hanno avvisato del tuo arrivo. Ho già tutte le carte pronte, se solo riuscissi a trovarle" mi spiega mentre fruga sulla sua scrivania incasinata.
"Posso aiutarla?" domando vedendola in po' in difficoltà.
"Oh tesoro, non preoccuparti. Sono sicura che siano qua. Eccoli! Devi solo mettere una firma qua. E' un onore incontrarti. Ho conosciuto tuo papà il giorno in cui si è iscritto. E' stato come un figlio per me" mi racconta con le lacrime agli occhi.
Per mia fortuna qualcuno ci interrompe bussando alla porta. Dopo aver ottenuto il permesso entra una figura maschile che riconosco subito. Lui saluta l'anziana segretaria con un cenno della testa e poi si rivolge a me:
"Oggi dovrai affrontare una serie di prove in modo tale che potrò assegnarti allo squadrone più adatto alle tue capacità. Di certo ti mancano molte basi ma vedendo il tuo fisico presuppongo tu faccia sport quindi non dovresti fare troppa fatica. Non voglio mentirti, dovrai faticare molto e capiterà che tu voglia abbandonare. Io non ti farò da padre, non sono qua per questo. Ho avuto l'onore di prendere il posto di tuo padre ed ho aspettative da mantenere. Dal momento in cui tu hai firmato quel foglio d'iscrizione, almeno per me, non sei più la figlia del sergente Smith. Riceverai lo stesso trattamento dei tuoi compagni" mi spiega mentre mi conduce al campo dove affronterò i primi test.
"Ti preferivo quando parlavi a stento" dico per rompere l'aria seria che si era creata.
D'improvviso si ferma ma me ne accorgo troppo tardi: vado a sbattere contro la sua possente schiena e due secondi dopo mi trovo con il sedere per terra. Si gira lentamente guardandomi dall'alto al basso. Non che di solito succede il contrario data la grande differenza d'altezza.
"Penso di non essere stato chiaro, ora te lo ripeto: in questo posto tu non vali niente, sei l'ultimo anello della catena. Qua se non te lo chiedono non devi parlare, devi fare tutto quello che ti viene ordinato. Se un'altra volta osi anche solo pensare di rivolgerti così a me avrai conseguenze che nemmeno immagini." per tutto il tempo ha mantenuto il tono di voce calmo, ciò nonostante è riuscito ad essere minaccioso.
Mi lascia sbalordita seduta sul pavimento mentre lui se ne va. Impiego qualche secondo a metabolizzare quello che è successo. Il giorno del funerale di mio padre è stato l'unico, nonostante non mi conoscesse, a preoccuparsi davvero di me. Mi ha aiutato, mi ha confortato e mi ha difeso. Ora mi guarda con disprezzo ed aria di superiorità; manco gli avessi fatto un torto. Con lo sguardo mi aveva assicurato che avrei potuto fidarmi di lui, che mi avrebbe fatto superare tutto il dolore che stavo provando in quel momento, un male che ancora avvolge il mio cuore e la mia mente.
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Tale padre, tale figlia
Teen FictionMal ha una vita perfetta, dei genitori che la amano, un ragazzo stupendo e una migliore amiche da invidia. E' il capitano della squadra di pallavolo e la ragazza più popolare della scuola. Suo padre le ha insegnato a vivere da campionessa; non ha id...