Capitolo 1.

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La luce della mia stanza improvvisamente si accese.

-Sveglia Mathilde!- strilló mia madre
-Mamma sono le sei.- dissi con voce cupa e assonnata.
-Devi studiare storia. Non commentare.-
-Ma mamma..- la mia voce si spezzó dalla sua.
-Ho detto che devi studiare. E basta! - urló.
Feci una smorfia e lentamente mi alzai dal calore delle coperte.
"Esisterá un mondo dove tutto giri al contrario? Dove il verbo "vivere" non é solo un verbo. Dove il sole sorge quando tramonta."
Ero una ragazzina sola e senza più speranze dalla morte di papá. Timida, riservata, educata ma ancora con tanta voglia di sognare come tutte le ragazzine della mia etá. A scuola ero abbastanza brava. Le mie materie preferite erano matematica, inglese e italiano mentre odiavo solennemente storia. Odio storia, non esiste materia piú noiosa e strana. Non capisco come faccia a piacere a certa gente.
Dopo essermi vestita andai in bagno a lavarmi la faccia e poi scesi per andare a ripassare storia.
-Buongiorno Eli.- dissi a mia sorella. -Già sveglia a quest'ora?-
-Si, problemi? - Mi rispose lei con aria irritata.
Da quando é morto papá la famiglia é cambiata. Mamma ha ripreso a fumare e a bere, mia sorella é diventata isterica e capricciosa e mio fratello se ne é andato in America con la ragazza perché non vuole piú vedere nessuno dei suoi familiari. Io forse non sono piú la Mathilde di una volta. L'altra era energica, piena di vita e di speranza, ma soprattutto di felicitá. Dalla sua morte il mio unico interesse sono diventati i libri. L'unico mio sfogo.
-Mathilde non fai colazione?- Mi chiese mamma.
-No, non ho fame, scusa.- Dissi io alzandomi a prendere il libro di storia.
-Che sfigata devi ancora studiare.- Mi disse mia sorella
-Almeno io studio, Eli-
Elisa aveva abbandonato la scuola a 15 anni, la mia età.
-Senti, non rompere e... - Si interruppe e guardó il libro che avevo sotto la mano.
-E questo? - Disse prendendolo brutalmente.
-Ridammelo Eli! Ridammelo subito o chiamo mamma! - Le urlai.
-Ahahahah! Il bacio dell'angelo.- Disse leggendo il titolo.
-Smettila Elisa! Ridammelo subito o dico a mamma che fumi di nascosto in bagno. -
-E tu come lo sai? Brutta ficcanaso. Vedi di non aprir bocca o sei morta. Capito?- Mi disse prendendomi per la camicia.
Si aprí la porta della cucina ed entró mamma con il secchio dell'acqua e subito Eli mi lasció andare ridandomi il libro.
Quando fa cosí la odio. Anche se é piú grande di me di tre anni non vuol dire che può trattarmi male. Prima anche lei era diversa.. No non é vero, é sempre stata isterica e capricciosa. E odio quando toccano i miei libri. Mi fa andare in bestia.
-Mathilde sono quasi le otto, preparati. - Disse mamma mettendomi un panino al prosciutto nello zaino.
-Si, arrivo.- Dissi io.
Mentre prendevo la cartella arrivó il pullman e suonó il clacson due volte come il solito.
Salutai mamma e mia sorella ed entrai nel pullman.

La voce dell'angelo cadutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora