Mancavano 2 giorni al giorno fatidico e all'intervento di Alex. Io e Jev ci allenammo per tutti i giorni precedenti per affrontare la battaglia. Mi insegnó a padroneggiare il mio potere, a camminare con la schiena dritta per poi portare le ali un giorno e mi insegnó a stare in equilibrio. Si, stavo diventando una guerriera.
In pomeriggio, mentre andai a comprare il pane mi accorsi di qualche presenza strana ma non riuscivo a capire che sensazione fosse.
Entrai in panetteria e vidi che un uomo strano sulla cinquantina mi fissava e poi si toccava l'orecchio dicendo qualcosa. Era vestito con dei pantaloni scuri e un giubbotto lungo di pelle nera. Il viso era altrettanto scuro, i capelli tendenti al grigio e gli occhi castani-verdi con una profonda cicatrice sotto quello sinistro.
Appena mi girai verso la vetrina per controllare che nessuno mi avesse fregato la bici, vidi Jev che si sbracciava facendomi segno di uscire subito dal negozio.
Subito lo guardai stranita, ma vedendo che la sua espressione era seria, uscii.-"Ma che ti prende?"- gli dissi prendendo la bici.
-"Ora dobbiamo correre Mathy! Ci hanno trovati.-" mi disse guardandosi bene intorno.
-"cosa? Ma chi?"-
-"i demoni! Sbrigati."-Presi la bici e cominciai a pedalare più forte possibile mentre intravisi il signore strano che c'era in panetteria.
Questo lasció bruscamente la busta che aveva in mano,e improvvisamente gli spuntarono due ali nere e inquietanti da dietro la schiena e cominció a volare verso di noi.-"E adesso che facciamo?"- urlai preoccupata a Jev.
-"Dobbiamo riuscire a seminarlo, prova ad usare qualche tuo potere."-Per rallentare il demone lanciai dei fulmini verso di lui e gli spezzai un'ala.
L'avevamo seminato.-"Bene ora torniamo a casa."- mi disse l'angelo rassicurandomi -"lí non possono trovarci per ora, se sí non possono agire fino a dopodomani."-
Arrivati a casa salutai l'angelo nel cortile e poi entrai in casa dove mia madre mi aspettava.
Entrai, ma di mia madre non si sapeva nulla.-"Ma mamma dov'è finita?"- dissi entrando in camera di Elisa.
-"Ma ti hanno insegnato a bussare scema?"- mi disse bruscamente nascondendo qualcosa sotto il cuscino.
-"Cosa stavi facendo?"- le chiesi io preoccupata.
"- Non sono affari tuoi. Comunque mamma é partita in vacanza con il suo tipo."-
-" Vacanza? Tipo? Non capisco"-
-"Ieri al supermercato ha vinto un viaggio per due persone in un'isola in culo ai lupi e ha conosciuto sempre lì un tizio sposato che tradisce la moglie. Ora mi lasci in pace?"- non mancava mai il suo modo antipatico di dire le cose.
-"Perfetto.. E per quanto?"-
-"4 giorni"-"Io fra 4 giorni non so neanche se ci sarò ancora, o divento schiava dei demoni o dominerò il trono di Angelo Bianco." Pensai mentre uscivo dalla camera.
"Strano che mia madre non ci abbia portato Elisa al viaggio, quelle due sono pappa e ciccia".Erano quasi le dieci. Presi un libro dalla biblioteca e mi misi sul letto a leggere un po per sciogliere la tensione che avevo mentre l'angelo si aggiustava le ali.
Quasi mi spaventava la somiglianza che c'era fra lui e mio padre anche nei semplici movimenti delle braccia. Solo quella sera mi misi ad osservare bene Jev, quell'angelo che mi aveva cambiato la vita. Aveva un bel fisico, né troppo magro né troppo grasso, era muscoloso, un uomo forte. Le mani erano abbastanza grandi e le dita lunghe con un anello d'oro al pollice destro. Il suo viso aveva lineamenti dolci, con il mento perfettamente proporzionato al viso. Il naso piccolo e leggermente curvato, la bocca era non troppo grande ma neanche troppo piccola con le labbra abbastanza carnose e rosee. Gli occhi erano perfetti, un taglio quasi dritto ed il colore era meraviglioso: era un blu oceano con sfumature più chiare come il colore del cielo. Se ci guardavi dentro, l'acqua poteva farti affogare da un momento all'altro, ma non ti faceva mai perdere l'orientamento. I suoi capelli erano un po' lunghi, lucidi e neri con un taglio spartano. Il tutto abbellito da fantastiche ali bianche sfumate di grigio, grandi, forti e possenti.
Credo che di persone così perfette ce nè siano poche al mondo.Mentre pensavo i miei occhi si chiudevano lentamente.
Il mondo si spense.
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La voce dell'angelo caduto
FantasyMathilde, una ragazza di 15 anni convive con il peso della morte di suo padre e la madre e la sorella che la escludono pensando solo a loro. Mathilde si sente sempre peggio, quando dal cielo scende un angelo che le cambierà completamente la vita all...