Capitolo 11

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Si avvicinò a me e mi guardò dalla testa ai piedi.
-"Finalmente sei mia, angioletto!"- disse ridendo e toccandomi il viso.
Le sue mani bruciavano tremendamente e le unghie erano lunghe e affilate.

-"Andy ti ho detto che non le dovevi fare del male"- disse Trevor guardandomi il braccio in cui il demone mi aveva conficcato le unghie.
Riuscì a percepire ciò che pensava e la terribile cosa che stava per fare.

Lanciò il demone Andy dall'altro lato della sala e con un colpo di mano lo distrusse e prese fuoco.

"Mio dio" pensai sentendo il demone urlare.

La faccia di Jev sembrava rimanere inerte di fronte a quella scena anche se, guardandolo negli occhi e ascoltando i suoi pensieri, era quasi piú sconvolto di me.
-"Ora noi, piccola discendente"- disse Trevor venendo verso di me.
"- Non la toccare!"- esclamò Jev che subito venne fermato e immobilizzato da due demoni.
-"No! Per favore lasciatelo stare, voi volete me non lui."- gridai facendo un passo avanti verso Trevor.
-"Oh.. Difende l'angelo custode lei. Ahaha, squallido"- disse ridacchiando lui. -" E se gli facessi questo?"- Trevor con la forza del suo potere alzó Jev in aria e cominciò a torturarlo: scosse tremende, e rumori assordanti che ad un angelo possono portare alla morte.

-"Basta! Smettila per favore!"- lo supplicai di smettere di torturarlo quando, presa dalla rabbia e dal panico, una scarica inondò la sala è sbattei Trevor sulla parete di fronte a me. Forse i miei poteri lí erano più potenti che mai.

-"No Mathy! É quello che vuole lui.. I tuoi poteri!"- urlò Jev in preda al dolore.

-"Bravissima discendente, continua così"- disse il demone che mi guardava soddisfatto.
Prese Jev e lo sbatté contro la statua in centro alla stanza. Non c'è la faceva più, era straziato ormai da quel dolore tremendo.

Mi restava solo una cosa da fare: combattere.

Io e Trevor cominciammo a combattere e dovevo non farmi prendere.
Lo sbattei per terra per tre volte di fila e sbatté la testa molto violentemente, ma era come se fosse indistruttibile.

Jev giaceva immobile sul pavimento senza forze, quando dietro di lui spuntarono tre angeli in nostro soccorso. Due si precipitarono su Trevor che mi stava addosso e uno fece riprendere Jev facendogli bere una pozione giallognola.

-"Demoni!"- urló Trevor per cercare un aiuto e dal soffitto spuntarono due demoni.
In quella stanza ora eravamo in tutto quattro angeli, tre demoni e un'umana discendente.
I tre angeli combattevano contro i due demoni e uno di loro uccise uno dei nostri.
Io e Jev ci facemmo forza a vicenda per uccidere Trevor ma io non riuscivo a fare più di tanto non essendo ancora un angelo.

All'improvviso ci trovammo nel mio cortile di casa ed erano le 00.00 quindi era il 22 luglio.

Angeli e demoni cominciarono a scendere dal cielo come pioggia battente. Angeli a destra, demoni a sinistra.
Io Jev e Trevor eravamo nel mezzo del cortile seduti.
Ci alzammo in piedi, tutti gli angeli e i demoni erano scesi e riempivano il mio cortile.

-"Bene e ora miei cari angeli ci vendicheremo per quello che ci avete fatto in passato."- disse Trevor e subito ci fu un boato dei demoni dietro di lui.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14, 2015 ⏰

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