Capitolo 18

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BAKUGOU'S POV

Pensavo di scusarmi l'indomani a scuola, ma non è venuto!
E adesso mi sale il panico!
Perché non è venuto?!

O cristo, questo si è ammazzato veramente!

La mattinata la passo con l'ansia che mi stringe la gola non facendomi respirare come si deve, e quando finalmente finisce questa scuola di merda, prendo la macchina e guido come un fulmine verso casa di Deku.

Non mi sono mai preoccupato così tanto in vita mia...

Quando arrivo a casa sua, busso subito alla porta.
La prima volta, la seconda, la terza...ma nessuna risposta.
Inizio ad agitarmi e busso più forte dando i pugni alla porta.
Di nuovo, uno, due, e tre volte...ma ancora niente.

Preso dalla troppa preoccupazione, mi metto a guardare in giro e decido di guardare dentro casa attraverso le finestre.
Giro attorno la casa, in cucina non c'è nessuno, in camera da letto, anche se c'è la tenda che non mi fa vedere bene, sembra tutto a posto...la finestra del bagno è completamente coperta con la tenda e non posso vedere un cazzo.
L'ultima finestra che controllo, è quella del salotto e mi sorprendo appena la vedo semi aperta.

Apro di più la finestra e cado dentro casa inciampando per la fottutissima finestra.
Porca troia che dolore alla faccia.

Mi alzo subito in piedi massaggiandomi il viso e mi guardo attorno sentendo il suono del fono provenire dal bagno.
Cammino velocemente verso il bagno preoccupato.

Apro di scatto la porta per la troppa agitazione e vedo Deku scivolare e cadere a terra.

<Deku!>

Mi avvicino a lui per aiutarlo ad alzarsi anche se è solo con un asciugamano in vita.
Mi sa che sia appena uscito dalla doccia.
Mentre si alza, gli cade l'asciugamano e arrossisco guardandogli spontaneamente il membro.

<E-ESCI!>

Si siede sulle ginocchia mentre si copre l'intimità con le mani, e io sussulto al suo tono di voce uscendo immediatamente da quella stanza.
Chiudo la porta e vado a sedermi velocemente sul divano un po' a disagio...

Che grandissima figura di merda...

Mi metto le mani in faccia massaggiandomela.
Anche se l'ho trovato così...però l'ho trovato vivo...
Sta bene per fortuna.
Faccio un sospiro di sollievo e sento il mio cuore allegerirsi e le mie labbra allargarsi in un leggero sorriso.

Posso stare ancora accanto a lui...
Ovviamente se adesso riesco a risolvere il litigio di ieri...

Il tempo di pensare tutto questo, che sento dei passi avvicinarsi a me, e alzando lo sguardo vedo Deku dietro il divano con le braccia incrociate e il viso rosso.
Si vede che è arrabbiato, ma anche imbarazzato, ed è troppo carino!

<S-Si può sapere che ci fai a casa mia?
E soprattutto, come sei entrato?>

Mi alzo dal divano e mi avvicino un po' a lui.

<Ero preoccupato per te e volevo sapere come stavi...
E-E sono entrato dalla finestra...del salotto...che era già mezza aperta...>

Ci guardiamo entrambi imbarazzati.
Lo ammetto...è stato abbastanza imbarazzante.
Ma ammetto anche che non mi è dispiaciuto vederlo in queste condizioni.

<Perché eri preoccupato per me?>

La sua voce mi riporta alla realtà.

<Per quello che ho detto ieri...
Non volevo dirti quelle cose...
E non vedendoti a scuola stamattina...pensavo che ti fossi ammazzato veramente...>

Lui mi guarda per poi sospirare e distogliere lo sguardo dal mio.

<Senti...mi dispiace se ti sei sentito preso in giro...
Per quello che hai fatto e continui a fare per me, non ti meriti questo.
Quindi perdonami per quello che è successo...
So che potresti avere una vita più tranquilla senza di me...ma ti ringrazio per aver scelto di essere mio amico...>

Si prende le mani facendomi un piccolo inchino.
Non resisto a questa dolcezza, così mi avvicino di più a lui e lo abbraccio.
Come al solito lui si sorprende, ma poi mi stringe anche lui in un soffice abbraccio.

<La mia vita va benissimo così soprattutto perché ci sei tu...quindi non dire più stupidate del genere>

<Grazie davvero Kacchan...>

<Non ringraziarmi scemo>

<Scusa...>

<E non scusarti>

Gli scappa una leggera risatina e lo stringo più forte sorridendo.
Mi piace troppo stare con lui così.
Voglio che si innamori di me...
Così, potrò fargli tutte le coccole che voglio e baciarlo finché non gli manca il respiro.
Eh beh, dopo averlo visto nudo, anche se è durato poco ed è stato veloce, adesso voglio pure farlo mio.

Questo però non mi sembra il caso di pensarlo ora.
Soprattutto ora che abbiamo appena fatto pace.

<Kacchan...>

Sento la sua piccola voce chiamarmi.

<Dimmi>

<T-Ti...>

Il mio cuore inizia a battere più forte, anche se non capisco bene perché.

<I-Io ti...>

Guardo davanti a me un po' interrogativo.
Ma che gli prende?

<Ti voglio troppo bene...>

Mi salta un battito, ma nello stesso momento ci rimango male.
Sospiro felicemente e gli scompiglio i capelli.

<Anch'io piccolo nerd>

MIDORIYA'S POV

Non era quello che volevo dire...ma non posso adesso...
È troppo presto...
E sinceramente non sono neanche sicuro di doverglielo dire...

Primo, non potrebbe mai innamorarsi di uno come me.
Secondo, siamo amici.
Terzo, è etero.
Etero.
Eterissimo.

Cosa mi dovrebbe spingere a dirglielo?
Non posso.
Non voglio.
Soprattutto perché è l'unico amico che ho, l'unica persona che mi sta accanto.
Non voglio rovinare la nostra amicizia, non voglio allontanarlo da me, non voglio farmi schifare da lui, anche se non è omofobo.

Voglio passare ancora molto, anzi, moltissimo tempo con lui...
Se riusciamo, anche tutta la vita...
Mi ha aiutato davvero molto, e mi sta aiutando ancora, con tutto che lo faccio preoccupare.

Ma come ho già detto, ormai è diventata un'abitudine, una cosa normale, trattarmi così.
Non lo faccio per avere la sua attenzione, anche se ammetto che non mi dispiace vederlo preoccupato per me...mi fa capire quanto tiene a me, e ci tiene tanto, si vede.
Chi starebbe per così tanto tempo con una persona depressa?
Chi ci diventerebbe amico?

Però, non voglio rischiare davvero di arrivare al punto di farlo stancare di me e delle mie cavolate.
Quindi cercherò di smettere.
Anche perché, se mi scopre di nuovo e chiede spiegazioni, non posso dirgli che si tratta di lui.

Non posso dirgli la verità...

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