Accordi non rispettati

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"Xander, non vuoi che mi veda con Ottavius solo per gelosia?" chiese Lizzie con un bisbiglio, mentre ancora nudi a letto, si godevano il silenzio del tardo pomeriggio .

Xander si girò verso di lei, lo sguardo un po' triste.

"Non voglio che nessuno ti guardi, questo è certo, Lizzie, ma sono anche preoccupato perché gli Astoria sono una famiglia pericolosa" disse lui.

"Pericolosa?"

Xander l'attirò a sé, chiudendola in un dolce abbraccio, "Gli Astoria sono una famiglia molto antica. Noi siamo arrivati in questa città solo due anni fa, ma la mia famiglia è originaria di qua e mio nonno mi raccontava sempre della famiglia di stregoni che si era venduta ai vampiri" disse.

Lizzie alzò gli occhi verso di lui, scostandosi leggermente, "Vampiri?" chiese stupefatta.

Xander ridacchiò, "Non ci credo che non avessi pensato al fatto che potessero esistere anche loro" le disse posandole un bacio tra i capelli.

"Ci sono anche i vampiri?"

Xander assentì, "Si, ma sono davvero pochi ormai. Io non ne ho mai visto uno di persona. Vivono solo la notte e sono legati alla terra in cui sono stati creati. Per loro spostarsi è molto complicato".

"E cosa c'entrano gli Astoria con i vampiri?"

"Mio nonno diceva che probabilmente è una tra le più vecchie famiglie di maghi al mondo, ma ormai anche la magia sta sparendo da questo mondo e loro sono quel tipo di persone che si accoppiavano tra i parenti pur di mantenere la magia nel loro sangue".

"Oh cavolo" si lasciò scappare Lizzie.

"Già. A quanto pare diversi anni fa alcuni membri della famiglia avevano perso tutto i soldi e della loro grandezza era rimasto solo il nome. Decisero di allearsi con i vampiri della Louisiana, che per quanto ne so sono i più forti del sud America. I vampiri avrebbero riempito le casse della famiglia in cambio di qualche servigio magico".

"Tipo?"

"Non posso esserne sicuro, ma mio nonno mi disse che grazie agli Astoria adesso i vampiri di quella zona possono camminare alla luce del sole. Però sono voci, non so quanto c'è di vero".

"E cosa successe?"

"Con quei soldi gli Astoria riuscirono a mettere da parte abbastanza da poter far sposare i figli con famiglie magiche altolocate. Uno dei primi a beneficiare di quei soldi fu Aldemius Astoria, che credo sia il bisnonno di quello che vive oggi, più o meno. Lui si sposò addirittura una qualche pretendente al trono spagnolo".

"Non ci credo!"

"Neanche io, se è per questo. Ti racconto solo quello che hanno raccontato a me. Però una cosa si sa per certo, ad un certo punto, non so quando o perché, gli Astoria smisero di pagare il debito che avevano nei confronti dei vampiri e questi giurarono vendetta. I vampiri però non hanno il senso del tempo. Se anche decidono di fare qualcosa, possono passare secoli prima che mettano in atto i loro propositi".

"Che bello sarebbe vivere in eterno!" disse Lizzie, sovrappensiero.

Xander le lanciò un'occhiata in tralice e sospirò, "Si, ma non come vivono loro. Conducono una esistenza lenta e grigia. Soffrono la fame, la luce, e la solitudine e si trascinano secolo dopo secolo in una lenta immobilità che gli lacera l'anima. Alla fine diventano solo bestie che vivono di istinto, dopo che tutto ciò che li rendeva umani si è sciolto nel fluire del tempo."

Rimasero in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, prima che Lizzie lo richiamasse, baciandogli ripetutamente il petto.

"Continuo a non capire cosa c'entrano gli Astoria di adesso"disse con un tono vagamente interrogativo.

Il legame tra di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora