Capitolo 6

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James si strinse nella giacca mentre sfregava le mani sulle sue braccia per darsi calore.

Strinse la busta nella spesa in una mano mentre con l'altra prese il suo cellulare, dentro il supermarket non c'era campo e gli era arrivato ora un messaggio.

Sorrise quando vide il nome di chi gli aveva mandato il messaggio.

Isaac:
Bellezza stasera rimani la finestra aperta, ti vengo a trovare

Ridacchiò roteando gli occhi.

Era passato ormai un mese e poco piú da quando aveva conosciuto Isaac e ormai si era abituato alla sua presenza costante e ai suoi continui flirt, doveva anche ammettere che gli piacevano.

O forse era lui che aveva iniziato a piacergli.

Ci aveva pensato per un po' ed era arrivato alla conclusione che era proprio cosí, quell'irritante ragazzo ribelle gli piaceva davvero tanto, e questo lo preoccupava.

Isaac non era esattamente il tipo di relazione e questo James lo sapeva benissimo.

Il suo flusso di pensieri fu bruscamente interrotto da un'urlo, sembrava l'urlo di una donna anziana.

"Taci, vecchia donna" sentí la voce irritata di un ragazzo.

Spalancó gli occhi e corse verso il posto da dove sentiva provenire le voci.

La busta della spesa le cadde dalle mani quando vide un alto ragazzo biondo, tutto muscoli e tatuaggi che prendeva a pugni un povero ragazzo.

James non riusciva a vedere in volto il ragazzo a terra, ma non appena si avvicinó e la scena divenne piú nitida, il sangue si geló nelle sue vene quando riconobbe quei riccioli biondi.

Non seppe quanto coraggio gli ci volle per mettersi in mezzo ai due e lanciare il ragazzo piú grande lontano da Isaac.

"Smettetela immediatamente!" urló.

"J-james..." sentí la voce di Isaac dietro di lui.

James guardó per un secondo la povera signora terrorizzata davanti a loro.

"Signora, se ne vada!" le disse preoccupato, quella povera donna non aveva bisogno di essere coinvolta in qualsiasi cosa fosse.

La donna annuí e corse, per quanto poteva per via della sua età, dalla parte opposta.

Non appena la donna sparí dalla loro visuale, James si accació a terra di fronte al riccio.

"Isaac!" esclamò prendendogli il viso tra le mani.

Gli venne da piangere quando vide il suo bel viso ricoperto di sangue e lividi.

"Ti fai difendere da un ragazzino adesso, Isaac?" la voce fredda del ragazzo piú grande raggiunse le sue orecchie e fece ribollire il suo sangue nelle vene.

Si alzó nuovamente guardando il ragazzo, strinse i pugni con rabbia.

"Chi ti credi di essere?" chiese contraendo la mascella.

Il ragazzo misterioso gli lanció uno sguardo freddo prima di rispondere.

"Fatti gli affari tuoi, ragazzino" disse "Quello che succede tra me e mio fratello non sono affari che ti riguardano"

Isaac sentí i passi di James e speró con tutto il cuore che se ne stesse andando, per prima cosa lui era l'ultima persona al mondo che avrebbe voluto lo vedesse in questo stato cosí pietoso, e per seconda cosa  non voleva assolutamente che lui fosse coinvolto nelle stronzate di suo fratello.

Il ragazzo della porta accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora