Capitolo 7

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Theo corse mentre Liam cercava di tenere il passo dietro di lui, nonostante gli fosse stato intimato di rimanere a casa.

Si precipitarono in ospedale.

Liam deglutì, Theo non gli aveva detto niente di quello che stava succedendo, sapeva soltanto che James lo aveva chiamato e che era agitato al massimo.

A quanto pare era molto piú grave di quanto sembrasse.

Vide in lontananza James e... Isaac? Che ci faceva Isaac con lui?

Insieme a loro c'erano due uomini, di cui uno di origini giapponesi che metteva un po' di paura, e poi c'era una ragazza che assomigliava vagamente a James.

"James!" Theo esclamó.

Il ragazzo si staccó leggermente da Isaac e raggiunse Theo sollevato, abbracciandolo.

"Come sta?" chiese.

"É ancora in terapia intensiva" disse asciugandosi gli occhi rossi.

Liam decise bene di avvicinarsi ad Isaac.

"Prima di tutto, che cazzo hai fatto alla faccia? Perché sei qui? E cosa diavolo é successo?" chiese iniziando a spazientirsi.

"Il mio caro fratellino ha voluto dirmi quanto fosse felice per la macchina rubata" disse sarcastico indicando la sua faccia "Ero con James quando ha ricevuto la chiamata, ecco perché sono qui" continuó "E per rispondere alla tua ultima domanda, la madre di James é in coma etilico, quindi ora é in terapia intensiva"

"Bhe, cazzo" fu il suo unico commento.

Spostò lo sguardo su Theo, che cercava di calmare il suo amico, che andava avanti e indietro davanti alla porta.

"James, mi stai facendo venire il mal di testa" sussultó quando sentí parlare l'uomo inquietante.

"Scusami tanto se mia madre rischia la morte" rispose acidamente all'uomo "Non che tu possa capire, non so nemmeno perché sei qui dal momento che non ti importa niente di lei"

L'uomo sospiró pesantemente.

"Sono qui per te, lo sai" incroció le braccia al petto.

"Padre dell'anno" disse sarcasticamente "Solo perché ha avuto questa ricaduta non significa che andrò via con te, Michael"

Strabuzzó gli occhi, quell'uomo era il padre di James?

Bhe cazzo, non si assomigliavano per niente.

"Non ti fa bene stare con lei, é una tossicodipendente" ringhió l'uomo.

"Cosa ne sai tu cosa fa bene e cosa no per me?!" scattó James "Non ci sei mai stato per me, dov'eri quando da bambino mi sbucciavo il ginocchio o quando ho avuto la mia prima delusione d'amore? Ma soprattutto...dove cazzo eri quando Tara é morta?"

James tremava dalla rabbia e aveva gli occhi rossi e lucidi.

Theo sussultò alla menzione del nome di sua sorella e lo guardó.

Tara era la migliore amica di James in fondo, non poteva dire che avevano provato lo stesso dolore perché perdere una sorella era diverso dal perdere una migliore amica, ma il dolore c'era e poteva vederlo in quel momento nei suoi occhi.

Theo non lo aveva visto cosí arrabbiato e triste da tanto tempo.

"Forse non é il miglior genitore che esista ma almeno lei per me c'é sempre stata quindi puoi pure tornartene in Giappone dalla tua cubista perché non torneró mai con te, io non sono come te, non la abbandoneró mai!" esclamó su tutte le furie.

Il ragazzo della porta accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora