Capitolo 19

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Le montagne si innalzano di fronte a noi speldide e fiere , rocce ambrate nello sfondo polveroso del tardo pomeriggio.
Appoggio la mano sulla portiera aperta e sposto lo sguardo su Cleo e Thomas in macchina con me impegnati a guardare l'orizzonte .
"siamo sicuri?" chiede Dylan dalla macchina di Jack, ha il finestrino abbassato e sembra particolarmente angosciato.
"no" Thomas rientra in macchia e Cleo fa altrettanto, guardo  il mio migliore amico stringendomi nelle spalle e ripeto le azioni degli altri due.
"chi passa per primo ?" chiedo guardando la strada che sale sul fianco della montagna.
Cleo non risponde, accende la macchina e parte, Tom mugugna un insulto , non è d'accordo soprattutto visto che hanno avuto la stessa idea in nove e per poco non cozziamo contro l'auto di Jack.
I primi metri scorrono tranquilli, le strade sono l'arghe e sicure, il clima è calmo e sereno. Cleo guida fischiettando con tutti i finestrini abbassati e il gomito fuori, Tom affonda lentamente dietro alla mappa borbottando ogni tanto frasi sconesse e senza un apparente significato. Io guardo fuori.
Osservo e prendo minuziosamente nota di ogni particolare, incantata dalla bellezza della natura che mi è stata estranea per tanti anni.
Un paio di macchine ci superano e ammetto che alla prima ho avuto paura che Cleo potesse ingaggiare un testa a testa, ma grazie a Dio aveva altri pensieri in mente.


La notte la abbiamo passata in macchina smangiucchiando gallette, (rigorosamente fuori dal finestrino perché Cleo non sopportava la presenza di anche solo una briciola sulla sua preziosa bambina) Tom riteneva infatti non ci fosse alcun posto dove fosse propenso fermarsi.
All'alba sono mezza addormentata, ancora intontita e sonnacchiosa socchiudo e riapro gli occhi così per poter dire di star facendo qualcosa, Thomas dorme sul sedile del passeggero dopo aver guidato tutta la notte, Cleo fresca e riposata è ritornata alla guida della sua vettura.
La macchina di fronte a noi inchioda e per poco non ci incorniamo contro, altre due auto ci superano, il finestrino abbassato inveiscono e fanno gestacci. Cleo fa per riprendere il viaggio, ma dall'auto di fronte scende un ragazzo, si ferma dopo pochi passi e urla esasperato per poi  rigirarsi e come se nulla fosse ripartire. Cleo lo fissa con gli occhi sgranati ancora ferma in mezzo alla strada,si risveglia solo dopo una serie di strombazzate. Rimette in moto e si preoccupa anche di mostrare il terzo dito attraverso lo specchietto.


"fermiamoci qui" Tom fa un cenno a Cleo e lei esegue , il biondo si slaccia la cintura e scende di fretta dalla macchina seguito da noi due e da molti altri nelle  autovetture appena arrivate. Il cielo sta imbrunendo e nuovole scure stanno avanzado.
"ci fermiamo a dormire qui chi non riesce a farlo in macchina pianti le tende, ma cercate di non uscire qualunque sia la vostra sistemazione, è in arrivo un diluvio" parla a voce alta in modo che tutti lo sentono e si stringe le mani, abbasa il capo come per dire di aver concluso e sale in auto.
"dormi in macchina?" gli chiedo avvicinandomi alla portiera, lui mi fa un pollice in su "tu?" Dylan risponde per me avvolgendomi con le braccia "dormiamo qui tutti e tre insieme e si lancia (sí proprio lancia) dentro alla macchina atterrando Tom e sistemandoglisi sulla schiana , Thomas urla una volgarità e io mi giro verso Cleo ridacchiando.
"Tu dove dormi?" la vedo presa a parlottare con Jackson che tiene la mano di Robin che invece sta tentando di scappare, si gira verso di me e sventola un fagotto "tenda "


Piove , piove molto forte. Mi stringo nella coperta sul sedile inferiore dell'auto mentre dal bagaglaio arriva il russare di Dylan già addormentato. Thomas seduto davanti legge.
C'è una pace...
Urla...
"ma che diavolo?" Tom abbassa il libro e sbircia fuori imitato da me
"oh no" impreca e si china in avanti " dove cazzo è ?" rovista sotto al sedile fino a tirarne fuori un ombrello e lo apre gettandosi fuori .
"ma cosa...?" mi avvicino al finestrino è salto spavenata quando lui ci bussa sopra "sbrigati " mi dice e io scendo ancora avvolta nella coperta
Mi afferra per la vita stringendomi a se mentre con l'altra mano regge l'ombrello che ci impedisce di inzupparci.
La scena che ci troviamo davanti è esilerante.
Jackson sta uscendo dalla tenda con in mano una sedia pieghevole e urla inveisce e gesticola contro la tenda. Si sistema in mezzo alla strada apre la sedia e ci si siede, tira fuori le sigarette e ne accenda una " che si fotta" biascica. È ubriaco da far paura.
Cleo esce come una furia "pensi di poter far così eh eh eh?!" si siede per terra di fronte a lui bottiglia di vino in una mano sigaretta  accesa nell'altra.
Thomas sbuffa "che facciamo?" Gli chiedo e lui mi guarda "preghiamo che non si ammalino".

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