Passarono i mesi e di lupi solitari non se ne vedeva neanche l'ombra. Ero scoraggiata ma come dite voi: "la speranza è l'ultima a morire".
-andiamo a mangiare- annusai l'aria e fiutai un cervo.
Poco dopo arrivammo e, correndoli dietro, lo stancammo perché ormai eravamo un branco. Lo uccidemmo e lo portammo sotto un albero.-vado a bere tu vieni con me?-
-si certo...ho una sete!- ululò Chizu.
Trovammo un piccolo lago, una pozza più che altro. Ci dissetammo e tornammo dalla cena. Quando arrivammo dal cervo, non c'era più. Un branco forse. Annusammo i dintorni ma era stato un solo lupo ad averlo portato via. Era frustata ma anche eccitata. Un lupo! Un lupo solitario!
Corsi seguendo la scia di odore che aveva lasciato e lo trovammo che mangiava la nostra preda. Era marrone con delle strisce marrone più scuro e più chiaro sul beige e i suoi occhi erano di un giallo intenso.
Ci guardò e ci ringhiò contro. Era molto magro ed emaciato e si vedeva che era da un pezzo che non mangiava qualcosa di sostanzioso.
-come ti chiami?-
-Weil-
-ti serve aiuto?-
-no grazie-
-dai non fare la finta roccia si vede che non stai bene! Vieni con noi. Stiamo cercando dei componenti per il branco-
Venne vicino a noi e ci annusò.
-okay...grazie mille- ci leccò il muso -scusate se vi ho rubato il cervo-
-non fa niente- intervenne Chizu.
Mangiammo e poi ci raccontammo la nostra vita.
-come mai tu sei un lupo solitario?-
Iniziò a raccontare:
Il nostro branco era uno di quelli forti e pieno di lupi guerrieri e cacciatori; il branco perfetto insomma. Però ogni tanto l'alfa dava di matta e così decisi di porre fine a quella pazzia è di sfidare la lupa Alfa. Venni sconfitto. Ero pieno di ferite e, esiliato, mi ritrovai a girovagare per i territori. Non ho cacciato per mesi perché non ero in forze e mangiavo gli scarti degli altri. Fino a quando non ho incontrato voi. Grazie mille.Dopo la storia della sua vita andammo a dormire.
Il mattino seguente ci svegliammo di buon' ora. Il giorno prima avevamo mangiato a sufficienza e quindi non avevamo bisogno di altro cibo.
La neve ormai era sciolta del tutto e le praterie erano piene di erba verde e fiori colorati. Giocammo per un po e poi ripartimmo.-Chizu sono passati sei mesi da quando siamo partiti. È ora di tornare indietro per ritrovare mamma, papà e Tasor-
-okay allora facciamo dietro front!-
-però facciamo un giro diverso così almeno possiamo trovare qualcun' altro-Ci incamminammo tutti e tre. Era ormai notte e la nebbia era calata rendendo il bosco spettrale e inquietante. Mi girai di scatto seguita dagli altri. Un'ombra stava correndo. Si fermò davanti a pochi metri da noi e ci fissava. Si intravedeva una coda e delle orecchie a punta: un lupo. Era davvero strano: doveva essere giovane anche se non si intravedevano i lineamenti, evade delle parti gialle. Come è possibile non avevo mai visto un lupo con quei colori. Uscì dalla nebbia: era tutto nero con una benda all'occhio destro e aveva parti di un giallo che si illuminava, aveva uno sguardo amichevole ed era più piccolo di me, avrà avuto un anno e mezzo.
[Premessa:non contate l'età umana, lei (Enola) ha due anni e ha più meno sedici diciotto anni quindi il lupo nero ne avrà 14-15].
-che ci fate qui! È il mio territorio questo!-
-siamo alla ricerca di un branco! Cerchiamo lupi solitari stanchi della loro vita che scorre in solitudine!-
-ho sentito parlare di voi. Mi piacerebbe molto far parte del vostro branco- abbassò le orecchie e ci leccò il muso ad uno ad uno. Mi stava simpatico era molto umile.
Ed eravamo in quattro in solo due giorni.
-come ti chiami- stavamo camminando nella nebbia.
-mi chiamo True-
-mi piace!- intervenne Weil.Passarono le settimane e la distanza tra noi e la mia famiglia diminuiva. I giorni passavano tranquilli e senza interruzioni. Io ero adetta alla caccia insieme a Chizu, che aveva ancora molto da imparare, mentre Weil e True andavano alla ricerca di nuovi membri.
-andiamo a caccia Chizu?-
-certo...chi trova prima la preda vince...vince una cena gratis-
Chiusi gli occhi e visualizzai il tasso. Era a nord rispetto a noi. Aprii gli occhi e vidi che Chizu aveva ancora gli occhi chiusi che poco dopo aprii guardandomi.
-chi lo porta prima alla tana!-ululai correndo verso nord.Era a due miglia da me. Corsi più che potevo e lo trovai che si stava abbeverando ad un piccolo ruscello. Gli saltai subito addosso e li spezzai l'osso del collo, lo presi e corsi verso la tana. Di Chizu non c'era traccia.
Sentii ululare, un ululato disperato. Era mio fratello. Corsi verso di lui e lo trovai a terra con un orso che lo sovrastava; era in piedi con la bocca aperta in un ruggito pieno di bava che sputacchiava quà e là.
-vai via!-
Arretrò venendo però verso di me. Inizio a sbuffarmi contro arrabbiato e io iniziai a combattere contro di lui. Era molto più forte di me. Feci come con mio padre e gli scivolai sotto mordendogli lo stomaco. Cazzo! Aveva la pelle dura come la pietra e non riuscii a trapassarla.
Ululai a mia volta allontanandomi dal l'orso. Pochi minuti dopo arrivarono gli altri componenti del branco e attaccammo tutti insieme facendolo sanguinare. Poi sentii un forte ringhiò sovrastare quello dei miei amici. Mi voltai e l'orso, vedendomi distratta, mi graffiò il ventre. Mi allontanai guaendo. La ferita era davvero profonda. Usciva una cascata di sangue ed era sporca di terra. Allontanandomi guardai verso l'orso e c'era un nuovo lupo. Era incredibile come fossi l'unica femmina in quel branco di fusti!
Comunque sia era grigio scuro, poi aveva le zampe chiare come un po' della coda e un po' del muso e aveva anche delle parti nere, i suoi occhi erano viola e gli affilatissimi canini uscivano dalla bocca facendolo sembrare un vampiro. Era davvero attraente!
L'orso venne abbattuto e tutti mi corsero incontro. Ero stremata e caddi a terra svenendo.
Merda! Sono stata debole! Pensai. Non mi andava bene. Volevo svegliarmi ma non ci riuscivo. Passò quello che sembrò un tempo infinito ma finalmente mi svegliai. Davanti a me quegli occhi viola e quei denti che mi facevano impazzire. Avete presente l'amore a prima vista? Ecco...ma no che dico! Va beh comunque stavo guardando quei occhi era sdraiata a pancia in su con le zampe rannicchiate sul ventre e lui era a quattro zampe (ovviamente) su di me guardandomi dritta negli occhi.
-emmm...scusa- si scansò.
-niente tranquillo. Quanto sono stata...-
-svenuta?-
-si-
-circa due gioni. Ti ho medicata...- il suo sguardo si rattristò e guardò il terreno della grotta abbassando le orecchie.
-che c'è?-
-mi dispiace...-
-che succede!- ringhiai.
-l'orso ti ha perforato la pancia e ora non potrai avere dei cuccioli-
Iniziai ad ansimare e mi mancò all'improvviso l'aria. Mi alzai di scatto ma le gambe mi cedettero. Ero ancora debole. Rassegnata mi rannicchiai e una lacrima mi scese lungo la guancia bagnandomi il pelo.
Poco dopo arrivò Chizu mentre Weil era a caccia.
-come sta?-
Io nuovo lupo gli raccontò tutto. E lui si sdraiò accanto a me consolandomi. Non avrei mai immaginato che mi potesse accadere una cosa del genere. Avere dei cuccioli era la cosa che più desideravo al mondo. Non ce la potevo fare. All'improvviso iniziai a sentire freddo e un brivido mi percorse tutto il corpo.
-grazie Chizu-
-per te farei tutto-
Mi addormentai e mi svegliai il giorno dopo verso metà mattinata.
-dobbiamo partire- dissi appena sveglia.
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Enola la lupa solitaria - Il branco dei Faramir
Loup-garouPrimo libro di "Enola la lupa solitaria". -Mamma! Mamma!- Chiamai dalla disperazione. Mia madre mi corse incontro ma venne fermata da mio padre. -lasciala stare. È la debole della cucciolata deve andar incontro al suo destino! Lasciala lì -disse ad...