MEDIA: CHIZU, I COLORI NON SONO QUELLI MA HO CERCARO DI PREMDERLI IL PIÙ SOMIGLIANTE POSSINILECi dirigemmo verso sud. Iil cammino sarebbe durato poco più di due giorni. Era una delle due zone non ancora esplorate.
La mattinata passò tranquilla tra scherzi e chiacchiere. Ultimamente il branco era più unito e questo mi confortava sapendo che stavamo diventando una famiglia.
Eravamo ormai a metà del primo giorno di cammino e sentimmo un ululato famigliare.
Annusammo l'aria e poco dopo Chizu comparve di fronte a noi con il fiato corto per la corsa.
-che ci fai qui?-(avevo deciso di portarlo all'inizio ma poi avevo cambiato idea).
-Enola....sono...venuto...perché volevo...venire con ....voi- disse respirando profondamente dopo ogni singola parola.
-okay okay tanto non puoi tornare indietro da solo-
Sorrise beffardo e proseguimmo per il cammino.Ci trovavamo in una pineta spoglia e c'era la nebbia; era davvero raccapricciante; una foresta morta.
Ci accampammo per la notte quando la luna era già alta nel cielo che era costellato da una miriade di stelle.
-qualcuno ha fame?-
-io!- risposero tutti in coro all'unisono.
-allora chi viene con me? Andiamo a caccia!- iniziarono tutti a correre tranne Eruanna che era addetta al controllo della tana provvisoria.Ci fermammo poco dopo perché sentimmo un odore forte di pino; un alce.
Era verso destra è così iniziammo di nuovo a correre. Poco dopo avvistammo l'animale intento a brucare qualche foglia dai rami più bassi degli alberi.
Mi misi in posizione di carica e gli altri mi seguirono a ruota. Partimmo all' inseguimento. Saltammo fuori dal cespuglio e l'alce spaventato inizio a correre nel fitto del bosco.
La corsa durò un'ora dove stancammo la preda. Poi finalmente, stanca, si fermò e la uccidemmo. Ci riposammo un po' dopo la lunga corsa sedendoci o sdraiandoci vicino all'animale.Io bosco in cui ci trovavamo era di latifoglie e pini, le foglie erano arancioni poiché eravamo in pieno autunno, l'aria era fresca e ci sferzava il pelo.
Chiamammo Eruanna con un ululato; la preda era troppo grossa per essere trasportata.
Aspettammo ed aspettammo e finalmente la lupa bianca sbucò da un cespuglio con il fiato corto.
Abbaiò debolmente e si avvicinò vicino a noi.Dopo aver mangiato ci rilassammo in cerchio.
-allora Alfa(Blacks)- dissi scherzosamente -come mai eri un lupo solitario?-
-non me la sento ancora di raccontarvelo...- stette un attimo in silenzio -non voglio-
C'era chi lo guardava con curiosità chi con compassione.-okay va bene!- riprese il discorso Chizu -che vogliamo fare?-
-non saprei- rispose Derek. Figuriamoci! Quello non sa divertirsi.
-giochiamo a qualcosa, ritorniamo cuccioli!-
-che ne dite di nascondino?- propose Aaron sorridendo.
-ottima idea!-
-io sto qui a fare la guardia- disse mio padre sbuffando di malavoglia.
-fai come vuoi- dissi io guardandolo.
-chi conta?- chiese Chizu urlando.
-conto io!- disse Blacks -inizio!...1...2...3...4...-
Al numero cento riaprì gli occhi. Annusò l'aria in cerca di odori. Lo scopo del gioco era quello di scovare il lupo che si nasconde e poi cercare di prenderlo in una corsa. Per liberarsi basta toccare il posto in cui, in questo caso Blacks, si conta.
-Eruanna!- la avvistò subito e iniziarono subito a correre.
La lupa buana era davvero veloce, scattò e Blacks le andò dietro ma era troppo rapida. In poco tempo arrivò al posto per liberarsi e Blacks riprese la caccia.-Chizu! Ti sento! Non ti sei nascosto bene l'odore!-.....-ahahahah beccato!- iniziarono a correre.
Chizu poi si fermò e guardò il bosco; orecchie ben aperte per sentire qualsiasi rumore. Iniziò a ringhiare tirando le orecchie indietro minaccioso.
-che c'è?-
-orso! C'è un orso!- si voltò correndo verso la tana e ci chiamò tutti ululando insieme a Blacks.
L'orso gli stava correndo dietro. Accelerò il passo è si scaraventò su Chizu. Guardavo quella scena raccapricciante; l'orso immenso e Chizu molto più piccolo di lui, stavano combattendo all'ultimo sangue e Chizu era nettamente in svantaggio. Iniziai a correre insieme agli altri per raggiungerlo.Un guaito straziante percorse il cielo e un pezzo di me si ruppe in mille pezzi.
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Enola la lupa solitaria - Il branco dei Faramir
Kurt AdamPrimo libro di "Enola la lupa solitaria". -Mamma! Mamma!- Chiamai dalla disperazione. Mia madre mi corse incontro ma venne fermata da mio padre. -lasciala stare. È la debole della cucciolata deve andar incontro al suo destino! Lasciala lì -disse ad...