Epilogue: i'm alone, we're in two

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La lapide grigia sembrava quasi meno angosciosa in quel lunedì mattina di fine estate.

Faceva caldo, il tipo caldo soffocante di Sydney, ma almeno ero seduta all'ombra.

L'erba appena tagliata mi solleticava le gambe nude, e continuavo a passarmi tra le dita i gambi di alcune margherite che avevo raccolto.

In dolce memoria di

Jonathan Gordon Clifford (1972-2014)

Helena Michelle White in Clifford (1973-2014)

Michael Gordon Clifford (1995-2014)

Un giorno, forse tra molti anni, anche il mio nome sarebbe stato inciso su quella lapide.

I visi nelle foto dei miei famigliari sorridevano, quasi come a sbeffeggiarmi.

Sarebbe stata una cosa molto alla Michael.

Lui cercava sempre di essere spiritoso, di strapparmi un sorriso in mezzo alle lacrime.

E i miei genitori erano le persone più adorabili del mondo.

Mi mancavano da morire.

Mi stesi a terra, incrociando i piedi e tenendo le mani sul ventre.

Agli occhi dei passanti sarei passata per una squilibrata, ma non mi importava.

Pensavo a tutti i corpi in quel cimitero, a tutte le sofferenze e alle gioie che avevano passato.

Tra di loro, c'era anche Ashton.

Uno sparo dritto al suo cervello aveva fermato bruscamente la sua vita, e il suo sangue era ancora inciso sulla tappezzeria.

Non ce l'aveva fatta, questa società rovinata alla fine ha avuto il sopravvento su di lui.

E mi mancava, mi mancava davvero tanto la sua amicizia, e la sua presenza.

Era una delle poche persone buone su questa terra, una delle poche che meritava ancora di vivere.

Non come me, non come Calum, non come Luke.

Calum era diventato pazzo dopo quella notte, e aveva fatto diversi affari sbagliati, forse gin troppi, e ora stava marcendo in galera, tradito da uno dei Crooks che aveva rivelato il suo nascondiglio.i

Nemmeno lui c'è l'aveva fatta, anche lui era stato spazzato via.

Io e Luke ci avevamo provato, e forse c'è l'avremo fatta, ma le favole non erano per gente come noi.

Abbiamo visto l'alba, perso la calma. fatto di uno sbaglio un dramma e dell' amore un'arma.

Ora ero finita, ero di nuovo sola.

****

LUKE

Lei non era mai rimasta sola.

Nemmeno un secondo, per tutto quel tempo.

Io ero sempre stato vicino lei, anche se a debita distanza perché sapevo che il contatto ci avrebbe solo danneggiato.

Eravamo scappati come banditi in fuga per tutta l'Australia, per poi finire di nuovo qui, a Sydney.

Gli Snow esistevano ancora, anche se avevamo perso potenza.

Non mi importava di niente, perché con lei al suo fianco sarei riuscito a superare qualsiasi sfida.

E mi ero impegnato sodo, ricostruendo tutto il mio patrimonio perso.

Beatrice era al mio fianco, e sorrideva sempre, sorrideva mentre era con me.

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