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Mi svegliai, non ricordavo di essermi addormentato, guardai l'orologio e notai che fossero le 19:00 così decisi di chiamare mia madre.
Dopo la lunga chiamata cercando di tranquillizzare mia madre decisi di farmi una doccia così da potermi cambiare le bende prima di cenare.
Appena fini di bendarmi e vestirmi sentii qualcuno bussare alla mia porta, così decisi di aprire nonostante il mio aspetto un po' trasandato: capelli tutti arruffati per la dormita e la doccia, felpa super larga nera, pantaloncini di tuta grigi, e per finire in bellezza calzini di spugna neri.
Appena aprii vidi per un secondo la faccia di Kirishima tingersi leggermente di rosso, non capii perché, forse lo avevo solo immaginato.
K:" È pronta la cena, manchi solo tu e visto che Todoroki è impegnato,e che io sono il tuo vicino mi hanno inviato.."
D:"Oh s-si, scusa p-per il disturbo, scendo subito"
K:"Si non preoccuparti ti aspettiamo giù"
Presi le chiavi della camera, spensò le luci e scesi.
Arrivato in sala comune e mi sedetti a tavola, notai tutti senza divisa e ciò mi fece pensare che da oggi in poi avrei dovuto convivere con loro e che questa sarebbe stata la normalità.
A distogliermi dai miei pensieri fu Todoroki seduto vicino a me che iniziò a parlare.
T:"non mangi?"
D:"oh si, e che non ho molta fame"
T:"anche oggi a pranzo ho notato che non hai mangiato tutto"
Ecco, andai nel panico, se questo significava convivere con gli altri non andava bene, troppi occhi che osservano e notano dettagli.
D:"tranquillo ora mangio, è solo che il trasferimento mi ha destabilizzato"
Faccio come detto per tranquillizzarlo e per farlo fidare di me.
Appena tutti finiamo di mangiare ci sediamo sui divani dando inizio alla festa, infatti Kaminari e Mina fecero comparire una cassa per ascoltare musica accompagnata da alcolici e snack di vario tipo.
La serata passò tra varie chiacchiere, balli e giochi, finché Mina non propose il gioco dell'oca alcolico.
Ci sedemmo in cerchio ed accanto a me mi ritrovai da un lato Uraraka e dall'altro Todoroki, mi sento fissare e notai uno sguardo infastidito di Kacchan ma non capii il perché; d'altronde non mi stava infastidendo più, in realtà si stava anche comportando bene se non si calcolano i nomignoli dispregiativi.
Il gioco proposto da Mina fece vomitare alcuni compagni, mentre altri erano collassati sui divani; io stranamente ancora riuscivo più o meno a ragionare.
Era il mio turno quindi tirai il dado e lessi "b-bevi tu e chi in questo momento ha una cotta" cercai di dire nel modo più sobrio possibile.
Bevvi senza pensare il mio cicchetto, e subito dopo vidi sia Kacchan che Kirishima bere.
Il mio cuore si fermò un attimo, Kacchan ha una cotta..
Nella mia testa si formarono innumerevoli domande 'chi era la persona che piaceva a Kacchan? forse Uraraka, ho notato una certa affinità, per questo mi ha guardato male prima? forse è qualcun altro?!'
Mi si formò un nodo in gola, e il mio stomaco si ingarbugliò, fu questione di secondi, presi la ciotola orami vuota degli snack e ci vomitai dentro.
Un po' per l'alcol un po' per la questione di Kacchan, sentii la mia testa scoppiare così mi misi su uno dei divani chiudendo gli occhi.
Involontariamente mi addormentai sul divano, mi svegliai ore dopo dal rumore di persone che parlavano; non capii molto visto che ero ancora frastornato, sicuramente la festa era finita visto che si erano tutti addormentati, ma riuscii a mettere a fuoco due figure poco distanti da me che discutevano.
Kacchan e Kirishima mi notarono, il primo con un suo classico "TSK" se ne andò, mentre il secondo si voltò completamente verso di me.
K:"scusaci Midoriya, stavamo discutendo su.. una cosa e ti abbiamo svegliato" disse nervoso Kirishima.
D:"mmh non ti preoccupare Kirishima, non è molto comodo il divano per dormire quindi penso che me ne tornerò in camera" dissi imbarazzato grattandomi la nuca.
K:"oh se è così salgo con te, tanto anche io stavo andando giusto a letto"
Annuì e in silenzio, per non svegliare gli altri, ci dirigemmo vero le nostre camere.
Notai che nonostante non avessi tutta questa confidenza con Kirishima, il silenzio che si era creato non era imbarazzante o altro, anzi era quasi rassicurante, confortante.
Arrivate alle nostre camere ci salutammo con un semplice 'Notte'.
Entrai e mi distesi sul letto chiudendo gli occhi cercando di dormire, stranamente la cosa risultò meno difficile del solito, infatti caddi in un sonno questa volta senza sogni.

Mi sarebbe bastato  _Kirideku_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora