Traccia 68.

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"Benedetta" mi richiama la voce di Maria. Mi tolgo le cuffie per tirarmi su dal letto, nel quale stavo distesa a leggere un libro.
"Si" dico io, guardando verso la telecamera che inquadrava la stanza che condividevo con Rea e Aisha.
"Come stai?"
"Bene, mi sto impegnando al massimo per la puntata di domani" dico, alzandomi e iniziando a camminare per la stanza.
"Ti volevo dire che Rudy ti vuole vedere in Sala Canto, per parlare a quattr'occhi dato che non è stato possibile la scorsa volta"
"Ah va bene, allora mi preparo e vado. Grazie"
"Ciao Triste Nuvola" dice per poi chiudere la chiamata. Prendo velocemente il giubbotto, senza il borsone, e mi avvio verso la cucina, fin quando qualcuno mi prendo per il polso.
"Ciao" dice lui, chiudendomi in un angolino che divideva le due camere da letto, che portavano alla stanza delle gradinate.
"Ciao" sorrido io, per dargli un bacio nella guancia.
"Dove stai andando?"
"Rudy mi vuole parlare" rispondo accarezzandogli la fronte e vedendo come era caldo.
"Stai bene?" dico io, avvicinando le labbra sulla sua fronte e notare come era ancora più caldo.
"Non tanto" dice lui, appoggiando la testa sul mio petto.
"Riposati, io poi ti raggiungo" dico io, staccandomi da lui.
"Aspetta dammi un bacio" dice lui, prendendomi dal braccio e facendo attaccare le labbra sulle mie.
"Ciao" dico io, dirigendomi in cucina, salutando i miei compagni e andando verso gli studi, dove mi aspettava il mio professore.

"Ciao Rudy" dico io, entrando nella Sala Canto, dove era già seduto difronte al pianoforte lui.
"Ciao Benedetta" dice lui, aspettando che io mi tolga la mascherina e il giubbotto.
"Volevo riparlati della puntata scorsa e da quanto sono rimasto deluso dal tuo comportamento. Ma sopratutto provo anche tristezza nel vedere come non sfrutti al massimo il tuo potenziale. In questi ultimi tempi sei stata molto assente e ti vedevo tramite i monitor come ti isoli, come rimani in disparte anche quando sei in mezzo ad altre persone. Io nella mia squadra voglio gente attiva, che studia, collabora e da un valore a quello che sta facendo" dice lui, guardandomi dritto negli occhi.
"Io Rudy, io mi impegno e questa è l' unica cosa di cui sono certa. Dal primo momento in cui sono entrata, dei pezzi che mi hai dato ho sempre messo me stessa, ho messo a nudo me stessa ed è una cosa che neanche io mi aspettavo perché di me non ho parlato mai a nessuno. Nascondevo la me stessa dietro canzoni che ascoltavo e lo so che a volte mi isolo ma è sempre stato così perché mi fa stare bene ascoltare la mia musica e mi da anche ispirazione per le cose che scrivo. Lo so e ammetto che in questo periodo ci sono stati più bassi che alti, ma comunque c'è la sto mettendo tutta perché non voglio sprecare questa opportunità perché potrebbe essere l'unica." rispondo, guardando difronte a me.
"A proposito del compito, ho voluto darti questa scelta perché voglio rivedere la Benedetta dei primi mesi. So che hai scelto una canzone di Francesco De Gregori e vorrei ascoltarla." dice lui, alzandosi dalla sedia per mettersi con la schiena appoggiata al grande specchio nero.
"Certo" dico io, sedendomi nel piccolo sgabello bianco, portandomi il microfono alle labbra.

"Va bene così, Benedetta. Volevo solo dirti come stanno le cose e cosa mi aspetto da te domani" dice lui, prendendo il telefono e iniziando ad avviarsi verso la porta.
"Grazie Rudy, grazie per l'opportunità" dico io, alzandomi dalla sedia e avvicinarmi al plexiglas.
"Non fare cazzate, Benedetta" dice lui, prima di sparire dietro la porta.
Prendo tutto il materiale per poi avviarmi nuovamente verso la casetta. Entro dal cancello per notare alcuni miei compagni fumare.
"Come è andata?" chiede Sissi, interrompendo la conversazione con Alex e Luigi.
"Mi ha detto le stesse cose dell'altra volta e ha ascoltato il pezzo di domani" rispondo io, togliendomi le scarpe e avvicinandomi a loro.
"Mi fai accendere?" chiedo alla mia compagna, che subito dopo porta la fiamma del accendino vicino alla sigaretta che tenevo tra le labbra.
"Avete cenato?" domando io, buttando fuori il fumo.
"No non ancora" dice Sissi.
"Hai notato come Alex e Cosmary  in questi giorni sono sempre più vicini?" domanda Luigi, provocando la risata di tutti e quattro.
"Stai zitto" dice il diretto interessato a Luigi.
"Ho visto come scherzano tra di loro. Si mandano bacini e si guardano" dico, provocando una smorfia da parte di Alex.
"Non rompete le palle" dice lui. Continuiamo a parlare tra di noi fin quando non entro in casetta per cambiarmi e rimettermi comoda.
"Christian?" domando al suo compagno di stanza, intento a guardare Aisha e Dario cucinare.
"In camera, non si sente bene" dice lui per riportare poi lo sguardo verso i fornelli. Dopo essermi cambiata mi avvio verso la stanza verde dove trovo subito il ragazzo disteso nel letto con la testa sotto il cuscino. Mi siedo da un lato per vedere se fosse addormentato o meno.
"Christian sei sveglio?" domando io, sollevando piano il cuscino da cui spuntavano i suoi capelli neri.
"Si" dice lui, "Ma non ho energie per alzarmi"
"Fammi spazio" dico io, mettendomi ad un fianco affianco al suo corpo con lo sguardo verso di lui.
"Tutto ok con Rudy?" dice lui, togliendo la faccia da sotto il cuscino e facendo sfiorare il suo naso con il mio.
"Si" sussurro io, chiudendo gli occhi e godendomi il suo respiro sul mio viso.
"Quel dannato bacio..." dice lui, riferendosi al momento in cui eravamo nascosti dietro il grande albero.
"Cosa?" domando io, aprendo gli occhi e guardandolo dritto nei suoi.
"Che non resisto un giorno senza te" dice lui, incastrando la sua mano nella mia, appoggiata nella schiena.
"Neanche io, sono stata veramente di merda in questi giorni" dico io, accarezzandogli i capelli.
"Possiamo rimanere tutta la sera così?" domanda lui, avvicinando ulteriormente il suo corpo al mio.
"Va bene" dico io, appoggiando le labbra nelle sua guancia destra, accaldata più del dovuto. Dopo una manciata di secondi in cui regnava il silenzio sento le sue labbra avvicinarmi alle mie per poi lasciare un bacio, che continua con le mie mani che coprivano i nostri visi per cercare di nasconderci dalle telecamere.
"E comunque Christian" dico io, continuando a baciarlo
"Ti amo" sussurro io nelle sue labbra.
A quella affermazione apre subito gli occhi, ancora le sue labbra sulle mie.
"Cosa hai detto?" dice lui, alzando leggermente la testa e guardandomi con la testa nel suo cuscino arancione.
"Ti amo"

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