Traccia 76.

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"Sono morta" urlo io entrando nella camera,buttando per terra gli scarponi e buttandomi nel letto a peso morto.
"Come è andata?" mi domanda Lentiggine, entrando immediatamente nella camera.
"Attento alle scarpe" dico io, sentendo un urlo e vedendo la sua figura per terra.
"Ti sei fatto male?" domando subito io, avvicinandomi alla sua figura.
"Cazzo si, la caviglia" dice lui a denti stretti toccandosi il punto dolorante. Mi inginocchio per poi toccare il punto e sentire un piccolo urletto.
"Sei serio?"
"No"
"Vaffanculo mi hai fatto prendere uno spavento" dico io alzandomi subito ma poi essere buttata per terra da Christian e ritrovarci entrambi per terra a guardare il soffitto.
"Come è andata?" domanda lui, appoggiando una sua mano nella mia pancia.
"Bene, una ragazza mi ha chiesto quante volte ci baciamo al giorno" dico io, ridendo pensando nuovamente a quella scena.
"Cosa hai risposto?" dice lui girando lo sguardo verso di me.
"Tante, non sapevo cosa rispondere" rispondo io guardando verso il soffitto arancione.
"Avrei detto lo stesso" dice lui, avvicinandosi a me e lasciandomi vari baci nella guancia, provocando in me un piccolo solletico. Continua a baciarmi per poi mettersi sopra di me e darmi un lungo bacio sulle labbra.
"Non vorrei dire ma pesi" dico io, guardando il suo viso a distanza zero dalla mia.
"Sei la solita esagerata" dice lui incastrando una mano nei miei fianchi.
"Cosa stai facendo Christian?"
"Cosa sto facendo Benedetta"
"La mano"
"Qualche ora fa non ti dav-" inizia a parlare fin quando non tappo la sua bocca con la mia mano.
"Stai zitto" dico io, puntando lo sguardo verso le telecamere.
"Hai ragione" dice lui spostandosi dal mio corpo e buttarsi nuovamente nel pavimento.
"È che vestita così mi fai perdere la testa" dice lui, mettendo le mani sopra il suo viso.
A quella scena rido per poi avvicinare il mio viso al suo, togliendo le sue mani e baciandolo nelle labbra.
"Quanti giorni mancano a Capodanno?" chiede lui, in un sussurro per non farci sentire.
"Pochi, cerca di resistere" sussurro io nelle sue labbra a cui poi mi avvento velocemente. Continuiamo a baciarci nascondendo i nostri visi dalle telecamere per poi concludere con un piccolo morso nel suo labbro inferiore.
"Smettila di fare queste cose" dice lui, toccandosi il labbro.
"Ti faccio male?"
"No il contrario"
"Hai già pensato ai regali di Natale?" domando io, alzandomi definitivamente dal pavimento.
"Non ancora, tu?"
"Si" rispondo io sedendomi nel letto e prendendo il quadernino in cui avevo scritto tutti i regali, compreso il suo. Si alza anche lui per sedersi affianco a me e leggere nel quaderno.
"Non puoi leggere" dico io, chiudendo immediatamente.
"Perché?"
"Perché c'è scritto anche il tuo" dico io, portandomi il quadernino dietro la schiena.
"Cosa mi hai regalato?" domanda lui
"Tanti baci" dico io, sorridendo
"Regalo perfetto" dice lui per poi avvicinarsi a me e lasciarmi un bacio nella guancia. A quel punto lo butto di schiena nel letto per poi mettermi sopra di lui.
"Se vuoi anticipiamo il regalo di Natale"
"Per me va bene" dice lui, incastrando le mani nei mie capelli e iniziando a giocarci. A quel punto lo bacio nella guancia per poi avvicinarmi alle labbra e baciargliele delicatamente. A quel tocco mi accarezza la schiena per poi afferrarmi il collo e far sì che il bacio diventi più intensamente tanto da appoggiare entrambe le mani sul letto. Con i baci che si estendono in tutto il suo viso, dalla mascella fino al collo, sento un piccolo gemito uscire dalle sue labbra.
"Devi regolarti Christian" dico io, alzandomi e chiudendo leggermente la bocca.
"Non riesco lo capisci?" dice lui mettendo le mani sui miei fianchi.
"Stabiliamo delle  regole di base  per non andare oltre, più del dovuto" dice lui, mettendomi ad un fianco del letto.
"Delle regole di base?" dico io, ridendo leggermente.
"Si, delle regole di base"
"Tipo questa" continua lui
"Tipo cosa?"
"La tua risata. La tua risata non è ammessa" mi guarda lui negli occhi.
"La mia risata non è ammessa?"
"No quel tipo di risata no. Devi inventarne una più fastidiosa"
"Ok anche io ho una regola. Non mi devi dire che sono bella con quei occhi"
"Dico sul serio" continuo io, sollevandomi leggermente gli occhiali che stavano scivolando sul mio naso.
"O no" dice lui
"Che c'è ?"
"Mi è venuta un'altra regola di base"
"Quale?"
"Non puoi fare così" dice lui, imitando il gesto di alzarmi gli occhiali.
"Così?" dico io, rifacendo lo stesso gesto.
"Così non vale, stai sputando in faccia le mie regole. Me ne vado" dice lui, alzandosi dal letto e provocando in me una risata.
"No ma dai"
Ritorna verso di me, avanzando la sua mano.
"Prima ceniamo insieme e poi me ne vado a letto" dice lui. Prendo così la sua mano e ci avviamo entrambi in cucina.

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