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"Preparati Beba, è tardi" dice Christian buttando nel letto i vestiti.
"Sono stanca, Lentiggine" dico io mettendomi sotto il lenzuolo bianco.
"Glielo abbiamo promesso" dice lui entrando nel bagno.
"Tu gliel'hai promesso" puntualizzo non notando più la sua figura nella nostra camera da letto.
"Che fai?" urlo io prendendo il telefono e notando l'orario.
"Mi preparo, a differenza tua" dice lui aprendo la porta del bagno.
"Stamattina ho prodotto tre brani" dico io guardando il ragazzo prepararsi, da distesa nel letto.
"Esci" dice lui tirando via il lenzuolo.
"No" dico io ridendo leggermente.
"Sei peggio di Edoardo" dice lui sedendosi sopra il letto.
"A proposito di Edo, è una delle poche serate in cui non c'è, perché non ne approfittiamo?" domando io spostando il lenzuolo via dal mio corpo.
"Come?" domanda lui avvicinandosi al mio corpo.
"Possiamo stare qua" sussurro io incastrando le mani nei suoi capelli.
"O possiamo uscire con i nostri amici" dice lui avvicinando le labbra alle mie.
"Sicuro?" dico io spintonando il ragazzo verso il mio corpo.
"Benedetta" dice lui baciandomi le guance.
"Christian" dico io incastrando le mani sotto la maglietta nera.
"Possiamo stare qua tutta la notte" dico io alzando la sua maglietta.
"Perché non vuoi uscire?" dice lui guardandomi negli occhi.
"In questi giorni mi sento debole" dico io accarezzando il viso del ragazzo.
"Due ore, poi rientriamo e dormiamo fino a tardi" dice lui accarezzandomi i capelli.
"Va bene" dico io appoggiando definitivamente le labbra alle sue, sentendo la sua mano nel collo per prolungare il bacio.
"Non staccarti" dico io sollevandomi e approfondire il bacio sentendo la sua stretta nella pelle.
"Mamma" dico io stringendo le punte dei suoi capelli.
"Cosa?"
"Divento matta quando mi baci così" dico io tornando a baciare il ragazzo e sentendo la sua risata.
"Andiamo a prepararci?"
"Si" dico io tornando a baciare il ragazzo.

"Come sta Edo?" domanda Carola girandosi verso la mia direzione.
"È una peste, mi fa dannare. Vuole sempre giocare o vuole sempre stare in studio con me." dico io girando lo sguardo verso la ballerina.
"Si è innamorato, poi" continuo a parlare io attirando l'attenzione anche di Mattia.
"Di chi?" dice lui ridendo leggermente verso l'amico.
"Una bambina della materna" dice lui sentendo la sua mano accarezzarmi la coscia.
"Come sta invece il Maestro?" domanda Christian al ballerino, nel mentre che io bevevo un sorso di birra per poi sentire un dolore strano alla pancia.
"Vado un attimo in bagno" sussurro al ragazzo all'orecchio.
"Stai bene?" domanda lui guardandomi negli occhi.
"Si, si" dico io alzandomi velocemente sentendo di dover vomitare.
Corro freneticamente verso il bagno per poi entrare e vomitare definitivamente.
"Cazzo" dico io prendendo un fazzoletto e asciugarmi la bocca.
"Benedetta" bussa Lentiggine nella porta del bagno leggermente socchiusa.
"Sto bene, sto bene" dico io velocemente non volendomi fare vedere dal ragazzo in quelle condizioni.
"Benedetta siamo sposati, perché ti ostini a mentire?"
"Ho vomitato" sussurro io cercando di alzarmi dal pavimento.
"Questo è perché ti ostini a bere birra" dice lui dietro la porta.
"Si, hai ragione" dico io tirando l'acqua e accarezzando la pancia sentendo ancora dolori forti.
Esco velocemente dal bagno per andare verso il lavandino per sciacquarmi il viso.
"Adesso stai meglio?" dice lui accarezzandomi la schiena.
"Si" dico io portando dietro le ciocche dei capelli.

"Vado in bagno" dico io entrando in casa, nel mentre che il ragazzo andava in cucina.
"Dove cazzo è" dico io entrando in bagno e mettendo in disordine le credenze nel cercare l'aggeggio.
"Che fai?" urla Christian entrato nella camera da letto.
"Mi sto cambiando" dico io trovando l'aggeggio e aprirlo velocemente con le mani che tremavano.
"Non ci credo" dico io dopo vari minuti di silenzio assordante, camminando nervosamente per tutta la stanza.
"Hai finito?"
"Si" dico io inserendo il test nel pantalone del pigiama ed uscire dal bagno.
"Andiamo a dormire?" dice lui prendendomi per mano e avanzando nel letto.
"Non ci credo, che oggi dormiamo insieme solo noi due" sussurra lui buttandosi nel letto.
"Si" sussurro io fissando il soffitto.
"Pensare che non abbiamo quel mostro in mezzo a noi due, attaccato al tuo corpo. Sembra un sogno" dice lui avvicinandosi alla mia figura e baciarmi il collo.
"Ti sei divertita stasera?" dice lui accarezzandomi le braccia.
"Si" dico io sentendo una lacrima cadere nella guancia.
"Christian"
"Si?" dice lui alzando lo sguardo verso il mio e notando i miei occhi lucidi.
"Cosa è successo?" dice lui asciugando una mia lacrima.
"Sono incinta"
"Cosa stai dicendo?"
"Sono incinta" ripeto togliendo dalla tasca del pantalone il test positivo.
"Non ci credo" dice lui sedendosi dal letto a gambe incrociate nel mentre che io riportavo lo sguardo verso il soffitto della nostra camera.
"Christian"
"Si?"
"Non posso"
"Cosa vuol dire?"
"Edo è ancora piccolo"
"Lo so, ma siamo in due, ci riusciamo"
"Non posso..." sussurro io mettendomi le mani nei capelli.
"Vuoi abortire?" domanda lui in un tono più serio, facendomi alzare lo sguardo.
"Non lo so" dico alzandomi e appoggiando la schiena nella parete.
"Sei seria Benedetta?"
"Secondo te sto scherzando?"
"Ti ho fatto una domanda"
"E ti ho risposto" dico io guardandolo negli occhi.
"Fai come cazzo vuoi" dice lui alzandosi dal letto.
"Adesso stiamo litigando?"
"Si perché questo riguarda tutte e due"
"Lo so benissimo Christian, non farmi passare da persona di merda"
"Tu non vuoi questo bambino" sussurra lui.
"In questo momento non riesco mentalmente e fisicamente"
"Va bene" dice lui aprendo la porta.
"Perché scappi via? Vieni qua e continuiamo a parlare"
"Io non scappo. È una decisione che prendiamo insieme, ma ho la sensazione che tu sai già cosa fare" dice lui richiudendo la porta alle spalle.
"Christian non sei tu che tieni per mesi un bambino nella pancia, non sei tu che stai male e riesci malapena a muoverti. Quindi non farmi discorsi del cazzo, perché lo cresco soprattutto io" dico io iniziando ad innervosirmi.
"Abbiamo sempre parlato, ma del fatto di abortire no"
"Ti ho detto che non lo so se voglio abortire" dico io in un tono più alto.
"Invece si" urla lui sbattendo la porta.
"Fanculo Christian" dico io alzandomi dal letto sentendo un dolore forte alla pancia, facendomi piegare per terra.
"Cosa hai?" dice lui avvicinandosi alla mia figura.
"Devo andare in bagno" dico io correndo in bagno e vomitare per la seconda volta.
"I capelli" dice lui seguendomi nel bagno tenendo tra le mani i miei capelli.
"Ti aiuto io" sussurra lui accarezzandomi i capelli, nel mentre che nel mio viso cadevano lacrime.
"Benedetta" dice lui nel mentre che io iniziavo a piangere interrottamente.
"Vai via" dico io continuando a piangere spostandomi dal water.
"No"
"Vai via" dico io voltandomi e continuare a piangere, seduta nel bagno.
"Mi dispiace"
"Lasciami da sola, ti prego" dico io coprendomi la faccia e sentire i singhiozzi uscire dalla bocca.
A quella mia affermazione si alza lentamente per poi chiudersi alle spalle la porta. Una volta chiusa la porta mi avvicino alla vasca per aprire il getto e aspettare che si riempisse, sentendo nuovamente una fitta alla pancia.
Una volta riempita entro velocemente immergendomi nell'acqua calda e sentire nuovamente le lacrime scendere nelle guance.
"Fammi entrare. Ti prego" sussurra il ragazzo dietro la porta.
Al mio silenzio entra lentamente per poi notare la mia figura rannicchiata su se stessa.
"Posso entrare?" domanda lui togliendosi la maglietta e gli altri indumenti.
"Parlami" dice lui immerso nell'acqua calda.
"Non ora, Christian" dico io girando lo sguardo verso la parete del bagno.
"Mi dispiace se ho alzato la voce. Lo so che è tua decisione più che la mia"
"No. Non lo sai" dico io girando lo sguardo verso il suo viso.
"Scusa"
"Per me è difficile in questo momento. Non riesco" dico io con voce rotta.
"Va bene. Ti rispetto e rispetto la tua decisione" dice lui avvicinandosi alla mia figura.
"Ti posso abbracciare?" sussurra lui appoggiando il viso nelle mie ginocchia.
"Sono stanca"
"Sei stanca?"
"Sono stanchissima" dico io appoggiando la fronte nella fronte del ragazzo.
"Mi permetti di aiutarti a ripulirti, così poi dormiamo?" domanda lui baciandomi delicatamente la fronte.
"Si" dico io baciando il mento del ragazzo.
A quella mia affermazione prende la spugna insieme al sapone e sentire i suoi tocchi nel corpo.
"Alza il collo" sussurra lui facendomi alzare la testa e sentire la sua mano percorrere tutto il mio collo e un bacio delicato.

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