CAPITOLO 12

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Tossisco per qualche secondo e poi mi riprendo.

Non sono abituata a fumare, mi capita raramente ma quando lo faccio mi piace e mi sento meglio.

"Allora... tutto ok Linnie?" mi chiede Dan
"In verità no, ho alcuni problemi..."

Mi sento come se fossi in dovere di raccontargli tutto nei minimi dettagli, sono ansiosa di farlo e di sapere la sua risposta.

Sarà lui ad aiutarmi.

"Che tipo di problemi?"

"Per lo più mentali" rispondo sicura di me.

"Quindi sei una specie di matta psicopatica o semplicemente ti piaccio?" chiede subito dopo aver soffiato fuori dai polmoni una nuvola densa di fumo.

Rimango pietrificata.

Cazzo, adesso che faccio? Cioè si che figata adesso lo sa e non devo dirglielo di persona ma da un lato non so cosa dirgli perchè penso a quella stronza di Vivian e a cosa potrebbe farmi...

"Ascolta Linnie, so che ti piaccio... Anche se ci conosciamo solo da due giorni l'ho capito, smettila di reprimere i tuoi sentimenti nei miei confronti".

In questo preciso istante è a due centimetri di distanza dalle mie labbra che stanno cominciando a formicolare pensando a un piccolo bacio.

"Ok, se non lo farai tu lo faró io" dice allontanandosi.

"Dan... io..."

Cazzo Linnie sputa il rospo una buona volta!

"Si è fatto tardi, meglio tornare"

Guardo per qualche secondo davanti a me e poi mi alzo aiutata da Dan.
Camminando lentamente, quasi strisciando i piedi, ci dirigiamo verso l'entrata della metro.

Ad ogni passo con la coda dell'occhio lo guardo e penso a quanto sia stata sciocca nel farmi travolgere da tutti quei pensieri, poteva essere l'occasione giusta per baciarlo.

Arrivata la fermata per Brooklyn scendiamo e usciamo dalla metro.

"Non sapevo che anche tu abitassi a Brooklyn" dico con aria stupita.

"Già... ricorda Linnie, se non lo farai tu lo faró io" dice sussurrandomi nell'orecchio quest'ultima frase e subito dopo un bacio sulla guancia.

Lo vedo allontanarsi e lasciarmi li impalata come una scema.

Ha davvero un fondo schiena favoloso, non l'avevo mai notato...
Ok concentrati Linnie, cosa intendeva con se non lo farai tu lo faró io?.

Per ora non voglio pensarci, voglio tornare a casa, sperando che la scuola non abbia chiamato nonna Grace per l'assenza di oggi.

Inserisco le chiavi nella serratura e questa volta la porta si apre.
Menomale, non me la sarei sentita di rimanere ancora fuori casa e magari assistere a un' altra scenetta tra Shawn e Britt.

"Ciao tesoro come è andata a scuola?"

Bene, la scuola non ha chiamato.

"Bene, oggi c'era il test di storia, è andato bene" dico mentendo.

"Immagino, anche perchè dove l'hai svolto se a scuola non c'eri?"

Cazzo.

"Dove sei stata?!" chiede nonna Grace più arrabbiata del solito.

"Sono andata a times square, avevo bisogno di fare colazione".

"Sali in camera e non scendere fino a domattina, buonanotte".

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