CAPITOLO 22

35 3 0
                                    


Mi sveglio alzandomi di scatto e capisco di non essere nel letto dell'ospedale quando vedo alcune foto di Dan da bambino appoggiate sul comodino sulla mia sinistra.

Comincio a osservare l'ambiente intorno a me e capisco anche di non essere più sdraiata sul divano in salotto ma accanto a Dan, nel suo letto.

Oddio. Come cazzo sono finita nel suo letto??

Mi sfrego gli occhi e comincio a chiedermi se è successo qualcosa ieri sera...

Ancora scossa mi alzo dal letto senza fare rumore e cerco le mie converse rosse, perché ho avuto la brillante idea di chiedere aiuto a Dan?!

Finalmente le trovo messe con cura una vicino all'altra sotto la scrivania, sposto lentamente la sedia per sedermi e infilarle, non voglio che Dan mi veda qui in camera sua potrebbe pensare che sia venuta io di mia spontanea volontà a infilarmi nel suo letto quando non ricordo neanche come ci sono arrivata.

"Linnie?..." sento in un suono fievole.

Mi irrigidisco.

"Dove stai andando?" dice Dan.

"Ehm... Io... Sto andando a... Cercare il cellulare! Sai non so se l'ho messo sul tavolo o sul divano e..." dico imbarazzata.

"Ti ho portato io nel mio letto ieri sera" dice alzandosi e mettendo in mostra i suoi addominali.

"Ehm..." resto un attimo a fissarli, poi mi riprendo, "si si lo so ahah" dico ridendo in modo forzato.

"Senti Linnie, l'ho fatto solo per te."

"Stavi giù sul divano sola e al freddo, avrei dovuto aiutarti invece non ti ho nemmeno dato la buona notte! Sono un cretino e non dicevo sul serio quelle cose ieri" dice avvicinandosi alla sedia dove mi sono messa le converse.

Mi prende la mano e mi fa alzare, con lo sguardo fisso su di me "Linnie a me piaci davvero, non come piacciono le caramelle ai bambini o come piacciono i giocattoli nuovi, scusa i paragoni ahah, ma li uso per farti capire che sei speciale e se vuoi dirlo solo quando ti fiderai di me completamente allora capirò, aspetterò" dice sorridendomi e guardandomi negli occhi in un modo così intenso che mette soggezione.

In questo momento vorrei davvero baciarlo e probabilmente dirgli ciò che vuole sentirsi dire ma non so di cosa parla, non so cosa vuole che gli dica!

"Dan... Ora è meglio che vada, tutto l'ospedale mi starà cercando, grazie per essere venuto a prendermi, per tutto".

"Prego Linnie, quando vuoi" dice con aria sconsolata lasciandomi la mano.

Ancora sconvolta esco da casa di Dan dopo aver recuperato il cellulare e le mie cose.

Appena chiudo la porta vedo un taxi arrivare davanti alla casa di Dan e vedo subito all' interno mio padre, come ha fatto a sapere che ero qui?

Dan.

L'ha chiamato lui, non voleva aiutarmi, voleva solo rispedirmi in ospedale per vivere la sua bella vita con Vivian, ma a che gioco sta giocando?!

Cerco di non piangere, non voglio sentirmi ancora presa ingiro da lui e mi asciugo in fretta la lacrima che scivola sulla guancia.

"Linnie entra subito nel taxi" dice mio padre in tono severo.

Guardo indietro verso la porta di Dan e poi salgo sul taxi sotto lo sguardo vigile di mio padre.

Si torna in prigione.

👇

👇

👇

👇

Scusate per tutto il tempo che è passato dall'ultimo capitolo ma ora sono tornata!

•Spedita per posta•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora