CAPITOLO 16

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Sono le tre e mezza e non abbiamo ancora inziato a studiare per la verifica.

Sento Dan che prepara il tè caldo in cucina e comincio a pensare al perchè abbia deciso di venire qui, per stare insieme, non per farmi stare meglio dopo essere svenuta in mezzo a tutti.

"Ecco qui, stai meglio vero?" dice porgendomi il tè e il cucchiaio per mescolare lo zucchero all'interno.

"Si, tranquillo! Grazie" dico bevendo un sorso di tè.

"Figurati Linnie, mi ero davvero preoccupato" dice accendendo la tv.

"Appena finisci il tè cominciamo a studiare, siamo in ritardo"

Annuisco e decido di bere velocemente il tè, anche se è bollente e finirò per scottarmi.


"AH!" dico facendo cadere un pò di tè per terra.

Tempismo perfetto Linnie, complimenti.

"Linnie che cosa succede?" dice Dan alzandosi e sedendosi vicino a me spostando la tazza di tè sul tavolino del salotto.

"Mi sono scocttata un laebbro" dico dolorante.

"Ahahah, ma come parli? Mi fai morire dal ridere, ne combini sempre una!" dice Dan diverito.


Beh non ha tutti i torti.


"Scmettila non è diverctente!" dico infastidita, anche se sotto sotto mi piace farlo ridere.


"Ahah, scusami! Vediamo un po, apri la bocca" dice diventando serio tutto d'un colpo.

La apro e sento la lingua rossa e pulsante, ma quanto mi sono scottata? Non me ne va giusta una oggi.

Persa nei miei pensieri sento lo sguardo di Dan puntato su i miei occhi e lo guardo dritto nelle pupille nere.

Il suo dito si appoggia sul mio labbro inferiore e mi chiude la bocca.

Sento una strana sensazione dentro di me e vedo tutto sfuocato a causa del suo gesto.

Il suo dito si sposta accarezzando le labbra e velocemente passa alla guancia dove sento una sensazione di solletico.

Non ci sto capendo più niente, mi sento mancare il fiato.


Vedo i suoi occhi che si avvicinano ai miei e capisco che il momento è arrivato.


"Se non lo farai tu lo farò io" dice sussurrandomi a due centimetri dal mio viso che in questo momento è rosso come un pomodoro.


Si alza e comincia sistemare le cose sul tavolino del salotto facendo spazio per i libri su cui dobbiamo prepararci per la verifica.

"Bene, vado a prendere i libri, non scappare mi raccomando" dice facendomi l'occhiolino.

Lo guardo salire le scale rimanendo imbambolata sul divano, in questo momento non sento più il dolore alla lingua, in verità non sento nulla.

Mi sento assalita da un mare di emozioni che non so come faccio a controllare in questo preciso momento, rimanendo sul divano a guardare il vuoto come un ebete.

Scuoto la testa e prendo un respiro profondo.

"Eccomi! Per fortuna non sei scappata" dice ridendo.

"Dan io..." dico imbambolata.

"Dobbiamo studiare Linnie o c'è altro che preferisci fare?" dice aprendo il libro alla pagina da studiare.

"No, studiamo" dico strofinandomi gli occhi per riprendermi e per capire se sto sognando.


DAN


Sento un mare di emozioni da quando lei è qui con me.

Quando è svenuta pensavo di perderla, vederla così impotente mi ha ricordato quanto ci tengo a lei.

Apro la porta di casa e faccio entrare prima lei, mentre cammina dentro casa sembra preoccupata e da i suoi occhi capisco che non vuole essere di intralcio ma averla qui mi fa solo piacere.


Le chiedo se vuole una tazza di tè caldo e lei annuisce ringraziandomi, è così gentile.

Sembra un angelo quando mi sorride con quell'espressione incerta.

Vado in cucina e comincio a mettere l'acqua nella teiera, scelgo un tè a i frutti di bosco, spero le piaccia.

Deve essere tutto perfetto, oggi potrebbe essere finalmente il momento giusto.

Forse ha capito cosa voglio che faccia.


Mentre aspetto che l'acqua bolla mi metto sullo stipite della porta e la osservo mentre sistema la borsa sull'appendi abiti e si toglie le scarpe rimanendo solo con i calzini rosa con sopra dei piccoli fiorellini.

Prende il telefono e si sistema i capelli, le sue mani passano tra una ciocca e l'altra, vorrei tanto toccarli e coccolarla.


Sento l'acqua bollire e spengo il fornello, verso un pò di acqua bollente nella tazza e metto la bustina di tè ai frutti di bosco.


Arrivo in salotto e le porgo la tazza, mi sorride come solo lei sa fare.

In questo preciso istante le salterei al collo solo per riempirlo di baci ma mi trattengo e cerco solo di immaginarlo.


Sento dopo qualche minuto un grido e mi accorgo di Linnie che si tocca la lingua e mi avvicino, per fortuna non è niente di grave.

Apre la bocca e comincio a osservare le sue labbra, sembrano così morbide.

La guardo negli occhi e comincio a chiuderle la bocca, è diventata rossa come un pomodoro, ho una voglia pazzesca di baciarla e comincio a osservarla negli occhi, spero capisca cosa voglio fare.

Le sfioro la guancia, è liscia, comincio ad avvicinarmi e capisco che non si fida ancora di me, le sussurro la stessa frase dell'ultima volta per farle capire cosa voglio e mi allontano ancora pensando se ho fatto la cosa giusta.

Mi alzo e la lascio sul divano per prendere i libri, salgo le scale e arrivato in camera mi sdraio sul letto pensando a come è bella e a quanto la desidero.

Non posso baciarla, deve essere lei a farlo, quando si fiderà di me!




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