Pazzi di noi 3 ❤️ ~[EREMIKA]~

Caos

Pieck pov:

"Pieck, perché oggi non sei venuta a lavoro?"

Chiede mio zio

"Sono stata incasinata, scusa zio"

Dico

"Non fa niente, piuttosto dov'è quel moccioso di Eren?"

"Non lo so"

Dico

"Ah, al diavolo"

Dice uscendo dal bar

Io intanto mi chiudo all'interno di esso, qui dovrei stare al sicuro, poiché ormai anch'io ho tradito Kenny, proprio come quella biondina

Come si chiamava? accidenti, non ricordo

Giusto! Sindy

Mi dispiace che sia morta solo per essere rimasta al fianco di chi amava

Sinceramente io non provo tristezza ne tanto meno empatia per quella ragazza, ma provo pena, pena per essere stata trascinata all'interno di questa guerra per amore, ricchezza, imbroglio; di cui questa tizia non faceva parte.

Dopo aver riflettuto un po', decido di dormire.

Eren pov:

Siamo arrivati di nuovo a casa, ormai è sera tardi e decidiamo di metterci a dormire, Levi sarebbe rimasto da noi poiché ormai è troppo tardi per lui andare a casa.

La mattina mi sveglio, dopo aver passato una nottata orribile con Mikasa che non riusciva a non piangere per Sasha, anch'io soni stato male per lei, se morisse Kenny avrebbe un motivo in più per scappare da me e Levi.

Mi giro dalla parte di Mikasa ma non c'è, scendo le scale per vedere se è al piano inferiore, ma non c'è, il panico inizia a salire.

L'ha chiamo, ma non risponde, così decido di chiamare Levi, dato che non c'è neanche lui a casa

"Merda Jeager, che vuoi?"

Dice

"Dov'è Mikasa?"

Chiedo

"Siamo venuti in ospedale per Sasha"

Dice

"Potevate aspettarmi"

"Sei lento come la morte a svegliarti"

Dice

"Sai, ultimamente sono stanco di morti e disgrazie e dormire mi fa solo che bene, quindi non rompete, ora vi raggiungo"

"No, tu occupati della puttanella"

Dice

"Va bene"

Rispondo

Effettivamente c'era da aspettarselo da Levi, non l'ha mai sopportata

Vado al piano superiore a vestirmi

Mikasa pov:

Sasha è in coma e sta respirando solamente grazie a quei piccoli tubetti che ha all'interno delle narici, inoltre ha delle flebo che le permettono di nutrirsi, al dito ha il saturimetro, che consente di misurare e monitorare il grado di saturazione dell'ossigeno.

In questo momento, sono seduta accanto a lei, con le lacrime che scendono guardandola in questo stato, non posso, non riesco ancora ad elaborare l'incidente che ha subito, non posso credere che questi bastardi sono arrivati a così tanto, perché? Voglio solo capire il perché lei, non c'entrava nulla con me, eppure.