IX.

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(Mercoledì, 18 Febbraio)

Harry: Buongiorno, irlandese del mio cuore. Come stai questa mattina?

Niall: Harry, tesoro, sono le 7. Come potrei stare? In pigiama, sotto le coperte. Che cazzo ci fai in piedi? Le lezioni non cominciano prima delle nove.

Harry: Lo so, ma devo chiederti un favore.

Niall: Posso prima bere un caffè?

Harry: Ovviamente... NO.

Niall: Ti odio... Ma, okay, dimmi.

Harry sorrise ampiamente, prima di torturarsi le labbra, intrappolandole fra i denti; non vedeva l'ora di arrivare a scuola, quel giorno. Aveva in mente un unico pensiero, ed era quello di stupire L, di farlo sorridere anche solo per cinque minuti. Quest'idea lo aveva tormentato per tutta la notte, non facendogli chiudere occhio nemmeno un secondo; e non gli dispiaceva, certo che no, era... era eccitato e moriva dalla voglia di sapere come L avrebbe reagito. Dopotutto, ogni giorno – anche solo con un semplice messaggio – lo sconosciuto lo faceva sorridere, lo faceva stare bene. Allora, perché non ricambiare il favore in un modo particolare?

Espose il tutto a Niall, in un unico messaggio e sorrise di nuovo, si sentiva positivo e piuttosto allegro. Chi non lo sarebbe stato, in fondo? A volte, quando si fermava a guardarsi, davanti allo specchio, si rendeva conto di assomigliare ad una ragazzina di quindici anni alle prese con la prima cotta e... Effettivamente non era messo meglio, no. Riusciva solo a sorridere, sorridere e sorridere. Niall glielo ripeteva continuamente, soprattutto quando lo vedeva arrossire per uno dei messaggi di L, ma che importava?

Niall: E, dimmi, come farai a sapere che lui li vedrà?

Harry: Semplice, quello è il tuo compito. Ho bisogno del tuo aiuto proprio per questo motivo. Tu dovrai posizionare ogni bigliettino in posti in cui, ovviamente, lui potrà vederli.

Niall: Oh, okay. Va bene. Quindi?

Harry: Quindi ti aspetto davanti a scuola venti minuti prima dell'inizio delle lezioni, così ti do tutto.

Niall: Bene. Ora posso bere il mio caffè?

Harry: Tutti quelli che vuoi.

Niall: Finalmente!

Harry: Nì?

Niall: Cosa vuoi ancora?

Harry: Grazie. :)

Si passò una mano fra i capelli e si mise all'opera; nella sua testa era già tutto pronto, doveva solo trascrivere quelle poche frasi che gli facevano venire in mente il suo ammiratore segreto e, in quel momento, si sentiva il corteggiatore della situazione, come se i ruoli si fossero invertiti. Era una bella sensazione, a dire il vero, ma preferiva di gran lunga ricevere attenzioni. Ma, per quella volta, voleva occuparsi di L, come L faceva con lui.

Silent love ⚓︎ l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora