VIII.

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A/N: Se l'aggiornamento è arrivato così in fretta, dovete ringraziare @ElenaGrimaldi che, altrimenti, mi avrebbe uccisa. Molto probabilmente. 

Love you all, xxx

(Venerdì, 13 Febbraio)

Harry era appena rientrato a casa, la giornata non era stata delle migliori e non vedeva l'ora di buttarsi sotto la doccia. Per questo, mentre lanciava lo zaino in un angolo della sua camera, si spogliava contemporaneamente e s'incamminava verso il suo bagno personale. Non avrebbe mai ringraziato abbastanza sua madre per quello, di sicuro non l'avrebbe condiviso con Gemma, come quando erano piccoli. Prima di chiudercisi dentro e dedicarsi al realx più totale, prese in mano il cellulare un'ultima volta; voleva proporre una specie di gioco a L, giusto per conoscersi un po' meglio.

Harry: Hey, L. Ti va di fare un gioco?

L: Che tipo di gioco?

Harry: In realtà è una sottospecie di quiz. Cioè... Io faccio dieci domande a te e tu ne fai altrettante a me.

L: So già che mi pentirò se ti dirò di sì.

Harry: Tranquillo, non c'è nulla di cui preoccuparsi.

L: Okay. C'è per caso qualche strana regola?

Harry: Uhm, non che io sappia. Ma... vorrei che, tutti e due, fossimo sinceri al cento per cento. È per conoscerci meglio e non avrebbe senso mentire, no?

L: Mi sembra giusto, sì. Inizia tu.

Harry: Mh... Sei mai caduto dal seggiolone, quando eri piccolo?

L: Harry, fai sul serio? Ma che domanda è?

Harry: Rispondi e non fare lo scorfano brontolone.

L: Dimmi che non hai appena citato “Alla ricerca di Nemo”...

Harry: ...sì. Ma non cambiare argomento e rispondi.

L: Okay, okay. Non che io sappia, comunque.

Harry: Tocca a te!

L: Se potessi trasferirti su un'isola deserta, con la possibilità di portare un solo oggetto con te, quale sceglieresti?

Harry: Uh, la tua domanda è decisamente meglio della mia... Non so, non credo sarei capace di riuscire a scegliere, ma, uhm, una foto della mia famiglia.

Silent love ⚓︎ l.s. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora