Per quanto non volessi mi avvicinai al cadavere ed aveva dei fori di proiettile. Eddie stava uccidendo chiunque lui incontrava? Non volevo saperlo. Esplorai quella mensa per trovare qualcosa di utile. Effettivamente non mangiavo da uno spropositato quantitativo di tempo ma comunque non sentivo il bisogno di mangiare. Uscii dalla mensa, mi ritrovai in una vera e propria prigione. Camminai per la prigione, c'erano rumori terrificanti, sentivo ancora quelle voci che udivo appena entrato nel museo. Il posto era umido, mi sentivo appiccicoso e mi passai una mano sulla fronte assorto. I corridoi erano stretti e c'erano insetti di ogni tipo. Arrivai vicino ad un cubiculo delle guardie e controllai i registri. Controllai i nomi e c'era il mio... Mi tremarono le mani, ero colpevole di omicidio. Lasciai il registro e mi scoppiò la testa, mi tenni le tempie urlando finché non sentii un silenzio innaturale, mi guardai intorno e riguardai la cella in cui dovevo essere. Cercai le celle aiutandomi con una mappa che trovai in un corridoio. Entrai nel complesso delle celle, il corridoio era piccolo e stretto. Quest'ultime contenevano mostri, oppure erano vuote. C'era un rumore insopportabile, lo iniziai a detestare. Camminai spaventato, non riuscivo nemmeno ad immaginare che cosa ci potesse essere nella cella che spettava a me. E se i mostri che ho ucciso, fossero persone? Ma non ero sicuro... Non sembravano vivi e nemmeno morti, io non ho mai ucciso nessuno eppure secondo questa prigione io ho commesso un omicidio... Maria? L'ho lasciata morire, sono responsabile. Arrivai alla cella e vidi me stresso seduto con la testa fra le mani, guardando in basso. Mi avvicinai alle sbarre e la figura che doveva essere me, si girò di soprassalto facendomi cadere all'indietro spaventato. Riaprii gli occhi e il me stesso non c'era più, cercai di alzarmi ma riscivolai su del sangue, guardai la mia manica sporca di sangue di chissà chi e disgustato mi alzai ed entrai dentro alla cella. Sulle pareti c'erano incise dei strani simboli, sul tavolo invece, c'erano diverse candele, diversi fogli e libri, tra cui una strana bambola. In un angolo c'era un portafiori... dentro c'era un boquet essiccato.
Tanto tempo fa
Sistemai il boquet nel centro tavola e suonò il campanello. Guardai la porta nervoso.
«Prima o poi essecchirà quel boquet se lo metti in un vaso così piccolo, James» disse Mary andando ad aprire.
«Non so come funziona» dissi a bassa voce.
Il boquet del matrimonio che non è stato destinato a nessuno, Mary ha avuto l'idea di tenerlo per noi. Il matrimonio è stato fatto di fretta e di nascosto, non avevo molti amici con cui condividerlo e tantomeno i nostri genitori. Mary aveva invitato una sua amica di lunga data del suo paese di infanzia. Dovrebbe esser stata molto importante se ha voluto invitarla qui, a casa nostra. Eravamo appena tornati dalla luna di miele, Mary era un po' pallida, ho il sospetto che si sia presa l'influenza, d'altronde a Silent Hill faceva leggermente freddo, sopratutto vicino al lago, il posto in cui passavamo più tempo in fondo. Mary aprì la porta e abbracciò l'amica, lei era alta e aveva i capelli lunghi e lisci di color rosso, aveva degli occhi azzurri ed un viso gentile, almeno alla prima impressione.
«Lui è il tuo fantomatico marito?» Chiese sorridendo lei
«Si, Jennifer, lui è James» rispose Mary facendola entrare e chiudendo la porta.
«Piacere!» Dissi avvicinandomi e dandole la mano.
«Jennifer» rispose sorridendo senza stringermi la mano guardandosi intorno «Bella casa, scommetto che hai fatto tutto tu, Mary»
«Si nota così tanto?» Rispose lei ridendo.
«Vado a preparare il té» dissi a bassa voce andando in cucina.
Preparai il bollitore. Mary adora prendre il tè. Gli regalai un set da té al nostro anniversario di fidanzamento, disse che fosse il regalo migliore che avesse mai ricevuto. Per quanto riguarda me non lo amavo molto, notai che fosse un'abitudine della famiglia di Mary prendere il té nel pomeriggio, non erano nemmeno inglesi, almeno credo. Preparai le tovagliette assorto da non accorgermi Mary e Jennifer sedersi mentre mi guardavano in silenzio.
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Past Memories (Silent Hill 2)
Roman d'amourQuesta storia si baserà principalmente sul rapporto tra James e Mary e si svolgerà per la maggior parte attraverso i ricordi di James stesso durante il suo viaggio a Silent Hill. I capitoli hanno un conseguimento cronologico di base quindi è necessa...