CAPITOLO 5

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Porca puttana. È positivo. Lo guardo e lo riguardo per almeno 10 minuti, sperando sempre di aver letto male.
Purtroppo ho letto benissimo, fin tropo. Ho le lacrime agli occhi, sono nella merda fino ai capelli.
"Ti decidi ad uscire da quel bagno? Mi sto pisciando addosso" sento Fede che urla da dietro la porta.
Dopo qualche minuto esco, Fede mi afferra per un polso ma io abbasso lo sguardo, non voglio che veda le lacrime agli occhi.
La presa si fa sempre più dura, mi fa male il polso.
"Cazzo Fede, fai male, hai il bagno libero, vai pure a pisciare....." rispondo cercando di trattenere le lacrime.
"Genio era solo una scusa per farti uscire di li, è mezz'ora che eri li dentro" risponde ridendo quasi.
" Bastardo " rispondo secca.
"Certo che sei strana forte te eh"
"Fede,non è giornata, piantala" rispondo acidamente.
Mi guarda un attimo e Annuisce.
Mi lascia il polso e scappo in camera.
FEDERICO'S POV
Cazzo succede a mia sorella? È proprio strana in questi giorni.
Vado in sala e parliamo per 10 minuti scarsi del pezzo nuovo, ma non li sto ad ascoltare.
"Fede stai ascoltando? " Chiede Emi.
"No..scusate..."
"Tua sorella?" Chiede Guè.
"Esatto"
"Che ha?" Chiede sempre Guè.
"É strana"
"Genio, vai a parlarle, cosa stai aspettando? " Mi sbraita Emi.
"Vado"
Vado verso la camera, sento che sta piangendo.
Mi siedo vicino a lei e le accarezzo dolcemente i capelli.
ARIANNA' S POV
Fede è accanto a me, sto creando solamente casini.
"Piccola, cosa succede?" Mi chiede.
Si sdraia accanto a me, Guè e Emi stanno guardando la tele.
"Ma niente, cazzate, non preoccuparti"
" Invece si che mi preoccupo, cazzo sei strana da questa mattina!" Risponde d'un fiato.
"Mi rispondi?" Dice dopo qualche minuto di silenzio di tomba.
"É successa una cosa..." rispondo.
" Ti si è rotta la Louis Vuitton?"
"No" rispondo acida.
"Il telefono ti ha detto addio?"
"Nooo"
"Quel bastardo del tuo ex ti dà fastidio? Perché se così fosse io e quei due ragazzacci di là andiamo giù a Roma e lo conciamo per bene..." dice serrando i pugni.
Mi immagino la scena e mi viene da ridere.
"Comunque non è nemmeno quello...o forse si...."rispondo abbassando via via il tono.
" Ari,Spiegati! Cosa vuol dire quel 'forse si' ?!" Risponde quasi urlando.
"Niente Fede, niente"
" Adesso me lo dici " risponde acido.
Si crea un silenzio imbarazzante, come quando da piccoli pretendeva le mie scuse per un torto o un giocattolo rotto.
"Sto aspettando una risposta eh" dice secco.
"Fede, sono incinta! " rispondo quasi piangendo.
"Come!? Sei sicura? " sgrana gli occhi e la sua espressione diventa da mezzo incazzato a un viso dolce, quello del mio Fede, del Fede che ammazzerebbe tutti per me.
" Fin troppo"
"Hai paura? "
" Tanta " rispondo abbracciandolo.
Lui mi stringe e mi asciuga le lacrime.
"Ci sono io con te, poi c'è Emi, Guè.... e tutto il resto" mi dice.
"Andiamo di la che poi mi mangiano anche la mia porzione di sushi" dice facendomi ridere.
"Si, è meglio"
Ci dirigiamo verso la sala, i due stanno discutendo del pezzo nuovo.
"Hey, tutto apposto? " mi chiede Guè.
"Si si" rispondo accennando un sorriso.
"C'è solo una cosa...." dico.
"Che cosa?" Chiedono i due incuriositi.
"Succede che aspetto un bambino" rispondo.
" Ma è bellissimo " risponde Guè.
Emis va in cucina e torna con una birra.
"Non è proprio spumante ma è lo stesso" annuncia.
Apre la bottiglia e brindiamo.
"Al nuovo arrivo "
Finiamo i mangiare e andiamo sul divano.
"Scemi vi voglio bene " gli dico abbracciandoli tutti e tre, loro ricambiano.
"Ma chi è il padre? " chiedono in coro.
"Marco" dico con un filo di voce.
"Cazzo, Ari!" Risponde Fede e mi guarda con uno sguardo severo, non se lo aspettava.
Abbasso lo sguardo.
"Lui lo sa?" Chiede Emi.
"Non ancora" rispondo.
Credo di avere uno sguardo triste.
"Pensi di tenerlo questo bambino o abortirai? " Chiede Fede.
"Non lo so,Fede"
"Ricordati che per qualsiasi scelta tu faccia,noi ci saremo sempre" interviene Gué.
"Grazie..." rispondo.
" Non devi ringraziare, è il minimo che possiamo fare" risponde Emi.
Guardiamo un po' di tele, in questo periodo ci sono solo i bei vecchi film di Natale.
Riusciamo a trovare qualcosa che non sia per bambini, guardiamo Natale in India, con Boldi e De Sica.
La risata di Guè è al dir poco contagiosa, ridiamo tutta la serata.
Poco prima che finisca il film vado a dormire, é stata una giornata pesante e sono stanca.
"Buonanotte"
"Notte" rispondono.
Indosso il mio amato pigiama blu, uno dei tipici regali delle nonne.
Mi infilo sotto le coperte e mi addormento.
Nel cuore della notte mi sveglio, sono le 4.30 e non riesco a riaddormentarmi. Inizio a pensare a quella piccola vita che si sta creando a poco a poco dentro di me.
L'unica cosa che so è che voglio tenerlo, non voglio abortire.
Certo nei miei piani non c'era quello di diventare mamma a 23 anni, single per di più.
Mi decido a inviare a Marco.
A : Marco.
"So che molto probabilmente nn te ne fregherà niente, ma sono incinta e il padre sei tu"
Non risponde, starà dormendo.
È online.
Finalmente arriva la risposta.
Da :Marco
"Hai indovinato, non me ne fotte un cazzo se sei incinta o meno, ormai è acqua passata, è chiusa per sempre questa storia"
Viva la sincerità.
Non gli rispondo nemmeno, non si merita risposta.
Scendo in cucina, sta venendo giù il diluvio universale, sono sicura che i due saranno rimasti a dormire a noi, tanto la casa di Fede é enorme.
Mi preparo una camomilla.
Prendo la tazza e vado a vedere fuori se piove.
Non so perché ma la pioggia mi è sempre piaciuta.
"Neanche te riesci a dormire?" Chiede qualcuno alle mie spalle.
"No"
"Posso rimanere qua?"
" Fai pure " rispondo senza staccare lo sguardo a Milano sotto la pioggia.
Un braccio mi avvolge, quel braccio tutto tatuato lo riconoscerei tra mille, è quello di Emiliano.
Guè è nella stanza degli ospiti, ronfa come un ghiro.
Fissiamo un po' il panorama sotto la pioggia finché la sua mano finisce sotto la mia maglietta e mi accarezza leggermente la pancia.
È tenero...e la cosa non è da lui.
Gli sorrido, anche lui ricambia.
Mi perdo nei suoi occhi e nel suo sorriso.
"Dai, vieni, stai tremando" mi dice dirigendosi nella camera, che nell'ultimo periodo è come se fosse sua.
Ci infiliamo sotto le coperte, lui mi abbraccia e mi scalda nel contempo e ci addormentiamo mano nella mano, mentre l'altra sua mano è sul mio pancino che ancora non si vede.
È così dolce.
Verso le nove ci svegliamo tutti e due, ma rimaniamo un po'abbracciati.
Ci si sta da dio tra quelle braccia tatuate.
"Facciamo colazione? " chiedo.
" Si"
Ci alziamo e vado a preparare qualcosa.
"Buongiorno" dice Guè ciabattando in cucina.
Anche Fede si è svegliato,ha due occhiaie da paura.
"Ari, il 28 sei dei nostri?" Domanda Guè.
"Certo"
" Andiamo in hotel o meno?" Chiedo.
" Hotel sulle piste,5 stelle, palestra, sauna,ristorante aperto a tutte le ore...cosa vuoi di più dalla vita?" Dice.
"Guè, te sai sciare?" Chiede Emi.
" Bah, si più o meno, più o meno "
"Parlando di cose serie,il bambino é maschio o femmina?" Continua.
"Non lo so,é ancora presto per saperlo" rispondo.
"Preferenze? Maschio o femmina?" Chiede Emi.
"É indifferente" rispondo
"Secondo me é maschio" commenta Gué.
"Per me invece é femmina" interviene Fede.
"Secondo me é un maschietto" commento io.
"Anche secondo me" dice Emi.
"Ari,mamma e papà lo sanno?" Chiede Fede.
"No,non ancora,mi accompagni a buccinasco?" Chiedo.
"Si,di alla mamma che ci fermiamo a mangiare e che vengono anche 'sti due ragazzacci qua"risponde.
Faccio la telefonata,mamma é contenta di rivedere Cosimo e Emilano,ha detto che non accetta un 'no' come risposta all'invito.
"Mamma ha detto di venire anche voi e che non accetta un 'no' come risposta" annuncio.
Si guardano un attimo e poi Gué risponde.
"Beh,visto che tra poco é natale e visto che Tatiana non accetta un no,veniamo pure" dice parlando per tutti e due.
Ci vestiamo e saliamo in macchina,siamo così posizionati : Fede alla guida, Guè davanti nel posto del passeggero e io e Emi dietro.
" Mettiamo un po ' di musica? " Chiedo.
" Si, va bene " risponde Fede.
Porgo il cellulare a Guè che lo attacca all'autoradio e la riproduzione casuale della mia playlist parte.
È inutile dire che nel mio telefono c'è ogni tipo di Rap italiano.
Prima parte scappati di casa di Guè, poi è la volte di magnifico di mio fratello e infine soli (assieme ) di Emis.
Cantiamo tutti insieme, stranamente siamo anche in orario.
Saliamo al terzo piano, la mamma è sulla soglia di casa con il grembiule da cucina, già dal pianerottolo si sente già l'odore di cibo.
"Ciao ma' " la saluto entrando.
Stranamente oggi in casa Lucia non c'è il telegiornale acceso. Wow. Guinness world records.
"É quasi pronto, intanto prendete posto" dice papá.
"Devo dirvi una cosa importante" dico prima di sedermi.
"Che cosa?" Chiede mamma incuriosita.
"Diventate nonni..." rispondo.
" Fede diventa papá? " Chiede papà un po' incerto.
" No, papi,lui diventa zio " rispondo sorridendo.
"Cosa? Che bello,divento nonno" dice sorridendo.
"Io l'ho sempre detto che 23 anni è l'età giusta!" Dice mia mamma.
"É pensare che sembra ieri che sei nata" dice.
Okay, non se lo aspettava.
Appena realizzano quello che ho detto si mettono a esultare.
Fede approfitta del momento,prende un pezzo di pane e assaggia il sugo.
"Mamma, guarda tuo figlio" la avviso.
Lui intanto ha quasi ingoiato il pezzo di pane intriso di sugo di pomodoro, mi scappa da ridere alla vista dell'espressione di mia mamma.
" Vai a sederti o non mangi " lo minaccia.
Scoppiamo tutti a ridere.
Il pranzo consiste in : pasta al sugo, pollo arrosto con patatine fritte e torta.
C'è da mangiare per tutto il popolo francese all'epoca della rivoluzione, in pratica.
Emi e Guè non fanno altro che complimentarsi con mia mamma per la cucina.
Finito di mangiare papà, Emi, Fede e Cosimo vanno in sala a parlare di calcio e cose da maschi, mentre io e mamma andiamo in camera mia ( di Fede).
"Chi è il padre ?" Chiede mamma.
" Marco "
Gli racconto la vicenda, lei mi rassicura e mi da qualche consiglio.
" Mamma...ma posso sciare, vero?"
"Ma si, tesoro, sei al primo mese" risponde.
" Grazie mamma" la abbraccio.
"Non avere paura, tesoro "mi tranquillizza.
"Cercherò"
"Adesso vai da Emiliano, gli piaci, si vede" mi incoraggia.
"Si, va bene"
Dopo mezz'ora Scendiamo da casa e andiamo verso il Berlin.
" Ci sono Emi con la moglie e i bambini e Denny, dobbiamo metterci d'accordo per la vacanza" spiega Guè.
Dopo una mezz'ora arriviamo dal Berlin.
" Bella raga" ci saluta Don Joe, sono tutti lì.
" Ciao" salutiamo.
" Allora, per il 28 cosa facciamo,furgone o cosa?" Chiede Emi lo zio.
"In quanti siamo?" Mi intrometto.
"Siamo io, te,Laura (la moglie di Emiliano lo zio), Guè, i bambini, Simona, Don, i due Emi, tuo fratello e forse Denny "risponde Jake.
"Quindi 9 o 10?"
"Esatto" risponde Don Joe.
"Nel furgone ci stiamo in 8" annuncia Emi lo zio.
" Gli altri allora vengono me con il range rover" dice Guè.
" Chi viene con me e chi con lui?" Chiede il cugino di Jake.
"Io direi con me Fede, Ari e Emis e con te Jake,Laura, i bambini e Don "
" Per me va bene" dico.
" Idem me e Fede" risponde Emis.
"Okay" risponde Cosimo.
" Io vi raggiungo su il 29, prima devo fare il tour dai parenti vari" spiega Denny.
"Da me invece il giorno di Natale vengono tutti a casa dei miei, sai che bello " dico.
Denny si accende una sigaretta, altrimenti va in astinenza secondo me.
Appena Guè lo vede gli tira una cinquina sul capocollo facendolo quasi cadere.
"Demente, spegni la sigaretta, Ari è incinta!" Gli sbraita.
"Ari?" Chiede incredulo.
"Yes"
" Oh, congratulazioni allora" dice.
"Benvenuta nel club" annuncia Laura.
Verso le 20 torniamo a casa, Emis e Fede vanno a un privé, così invito Veronica.
Passiamo la serata a ridere e raccontarci cazzate.

Era meglio ieri || Emis KillaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora