Apro gli occhi per la luce che entra nella stanza e vedo Lando al mio fianco con il computer tra le mani.
La sera prima quando sono tornata in stanza, mi ha lanciato uno sguardo di fuoco, ha posato il cellulare che stava guardando e si è girato per dormire.
Per tutta notte è stato attento a non sfiorarmi nemmeno con un piede e questo comportamento mi ha fatto salire il latte alle ginocchia.
Si sta comportando da bambino.
"Buongiorno" dico.
Non mi risponde.
Se ciò fosse successo anni prima avrei avviato una lunga discussione, ma ormai non faceva più parte di me questa caratteristica.
Mi alzo e prendo dei vestiti con l'intento di scappare da quella stanza d'hotel che in questo momento mi sta più stretta di quello che dovrebbe.
Afferro un vestitino leggero e lo indosso, mi sistemo i capelli in uno chignon basso e tirato, con la promessa di lavarmeli questa sera.
Indosso con un po' di difficoltà i sandali alla schiava e prendo la borsa pronta ad uscire.
"Dove vai?" domanda Lando.
"A farmi i cazzi miei, come tu ti sei fatto fino ad adesso" affermo arrabbiata per poi uscire e chiudere la porta violentemente.
In realtà mi ero semplicemente accordata con tutte le ragazze per andare a fare colazione, poi loro avrebbero fatto un giro in centro, mentre io sarei andata ai box da Lewis e da papà per poi magari fare un giro da Mick.
Questa volta non avrei evitato il piccolo Schumacher.
"Ciao amiche" dico avvicinandomi alle ragazze nella hall.
"Ciao piccolo mostro" mi saluta la mia migliore amica.
"Alla fine tu e Lando avete risolto?" chiede Katerina.
"Avete litigato?" domanda Charlotte.
"Perché cosa è successo?" chiede Isa contemporaneamente.
Gli racconto brevemente e nonostante io abbia in parte torto mi danno ragione.
Ho omesso i particolari dei messaggi che mi sono arrivati, non li ritengo rilevanti, anche se forse un po' rilevanti lo sono.
Anche questa mattina aprendo Twitter e Instagram l'unica cosa che ho visto sono minacce e insulti, così ho deciso di eliminare il primo social, ritenendolo solo una fonte di stress, mentre il secondo l'ho tenuto, infondo mi serve, ma per un po' niente nuovi post o stories.
Fianalmente ci raggiungono anche Sofia e Martina così ci dirigiamo verso un bar a caso, ci sediamo e ordiniamo.
"Mancano poche gare alla fine del campionato" dice Reb "Secondo voi chi vincerà?"
"Con tutto il bene che voglio a Max credo che con il motore che si ritrova Hamilton, se riesce a fare la pole, lo perdi e non lo vedi più" dice Martina.
Era vero il motore Mercedes aveva una potenza incredibile e in queste ultime sessioni e in Brasile lo aveva dimostrato alla grande.
"Lewis" ride Kat.
Lo stesso dicono Isa e Charlotte mentre Sofia, che capisce poco o niente di questo sport si astiene dalla risposta.
"Il record di zio Schumi non si batte scusate" rido "E poi ho fatto una promessa a Max e io le mantengo sempre" dico "In realtà credo davvero in lui" affermo.
"Diciamo che non ha avuto una stagione molto fortunata" constata Isa.
"Proprio per questo si merita di vincere il campionato, perché non ha smesso di lottare" dico alzando le spalle.
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LOVE ON THE RUN
Fiction généraleGrace Jasmine Wolff, la figlia del famoso Team Principal Toto Wolff, ha 18 anni, quasi 19, e ha sempre avuto tutto ciò che una ragazza può desiderare dalla vita : due migliori amici stupendi, una vita passata a girare il mondo e una forza d'animo da...