Il nostro è l'ultimo turno e siamo in sala prove a testare il nostro duetto da non so quanto però a me i movimenti non riescono. E Menomale che siamo da soli e non ci sono i professori,sennò sarebbero volate urla a non finire.
"No amo,la gamba la devi stendere" dice Christian venendo a correggermi "il braccio morbido,devi rilassarti" dice poi continuando a girarmi intorno
"Possiamo fermarci?" Domando dopo qualche secondo. È evidente che io abbia problemi in questa cosa,non per i passi,la canzone o altro,solo che non so proprio come esprimere la sensualità,non mi sento a mio agio anche nel minimo movimento da compiere
"È evidente che c'è un problema" dice mettendosi la mano sul fianco e andando a stoppare la base. Si siede a terra e Copio il suo gesto,mantenendo lo sguardo basso
"Mi vuoi dire che c'è?" Domanda dolcemente osservandomi,stando fermo sul posto
"Niente" dico a bassavoce tenendo ancora lo sguardo fermo sul pavimento
"Sai che non ti credo,vero?" Domanda poi avvicinandosi un pochino a me,giusto di qualche centimetro
"È che...non sto bene" comincio a parlare e alzo un po la testa per guardarlo "con me stessa. Con tutto questo. Conxla coreografia. Con sto concetto di esprimere la sensualità...sono a disagio"
Dalle mie labbra fuoriesce un sospiro"In cosa non ti trovi?" Domanda lui è io alzo la testa osservandolo con gli occhi lucidi
"È difficile da spiegare...non voglio mettermi in mostra,perché mi sento molto diversa dalle altre,sia fisicamente che mentalmente. Non riesco ad aprirmi,mi sento..." comincio a parlare ma la mia voce rotta dal pianto interrompe il mio discorso.
"Bloccata?" Domanda lui abbassando la voce e io annuisco. Si avvicina a me strisciando sul pavimento e io abbasso lo sguardo,con gli occhi lucidi
"Guardami" dice e sollevo la testa,mettendomi una mano sul retro del collo e provando ad evitare il contatto visivo. Mi obbliga a un eyes-contac al quale non posso oppormi e mi mordo il labbro inferiore per evitare di scoppiare
"Tu la devi smettere di pensare queste cose. Come devo fare a fartelo capire? Vuoi il disegnino? Sei di una bellezza particolare,chiamata diversità. È per pochi,solo chi la coglie sa sfruttarla. Siamo in un campo di Girasoli,e tu sei una Margherita,cosa pensi vada a scegliere?" Domanda retorico provando a farmi ragionare,mentre le guance vengono bagnate da delle lacrime solitarie che scendondono lungo le mie guance
"Non lo so,forse il girasole più aperto con il colore più lucente" dico cercando di evitarlo
"No,ti sbagli. Sceglierei la Margherita" comincia a dire e poi si ferma per sorridere leggermente "Tu seicla Margherita. Diversa,speciale, tra tutte le altre che si confondono l'una con le altre. Cazzo lo capisci che ti amo per come sei e sei attraente e seducente anche con un felpone e un pantalone di tuta? Sei bella per questo! Perché sei semplice! E io sono fottutamente fortunato ad averti" dice alzando leggermente i toni.
Quello è il punto definitivo. Provo a reggere il più possibile ma alla fine scoppio in un pianto liberatorio,mertendogli le braccia legate intorno al Busto e lui mi tiene con la testa appoggiata alla sua spalla accarezzandomi I capelli
"Fa ciò che ti senti,se non stai bene poi ne parliamo con Raimondo e Rudy. Non ti preoccupare,davvero" dice poi continuando a consolarmi. Mi alzo e gli tendo la mano
"Dai vieni. È il momento di metterci al lavoro" comincio a riavere un po più di fiducia in questo lavoro. Lo aiuto ad alzarsi e mi mette le mani sui fianchi e avvicina la sua bocca alla mia. Le unisce in un bacio e rimaniamo così per un po,poi ci stacchiamo e iniziamo a lavorare
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𝘘𝘶𝘦𝘭 𝘧𝘪𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘶𝘯𝘪𝘴𝘤𝘦||Christian Stefanelli
FanfictionChristian,19 anni,Bergamo Federica,17 anni,Bari Pensavano entrambi di non poter più trovare l'amore,ma si sono ritrovati con esso tra le mani Tratto dalla storia: "Non avrei mai pensato di potermi perdere per modo in cui balli; Non pensavo di perde...