capitolo 49

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Entro dal cancelletto della casetta e tolgo la mascherina. Fuori c'è solo quello che sarà il mio sfidante,con il suo solito ghigno sul volto. Faccio il giro della casetta ed entro dal giardino sul retro. Metto piede in casa e poggio lo zaino sul letto di Cosmary,poi vado in cucina.

Sono tutti in silenzio e noto che Carola mi ha visto,così le faccio cenno di stare zitta ed esco allo scoperto urlando "SORPRESAAAAAAAAAA" e tutti si spaventano. Mi vado a mettere accanto accanto a Luigi e lui mi passa un braccio dietro alle spalle

"Che hai fatto?" Domanda curioso. Ormai io e lui siamo molto legati,a volte chi sta in casetta ci vede saltare e cantare come due scemi e non se ne stupiscono più di tanto

"Niente di entusiasmante,poi c'era Calma fuori e dopo tutto ciò che è successo non mi va di parlargli. Ho la testa da un altra parte"

"Se lo dici tu! Alla fine che pezzi porti?" Domanda portando avanti il discorso "Vabbe Tappeto di fragole,Sul finale,Quel filo che ci unisce e The Middle"

"Il secondo è proprio energico! Vuoi farci ballare tutti? Perché sappi che andrà a finire così"

"Christian?" Domando e lui scrolla le spalle,proprio in quel momento la porta si apre e Christian e Serena entrano in casa. Il primo sembra molto scazzato

"Che gli è preso? Ha cambiato umore all'improvviso" Domanda Serena non capendocil motivo

"C'era Calma seduto fuori. Per non vederlo io ho fatto il giro della casetta ma lui evidentemente no."

"Secondo me dovresti andare a parlargli?" Dice Luigi spostando il braccio per invogliarmi ad andare. Mi alzo e Serena mi lascia un bacio sulla guancia poi ki spinge per andare da lui. Ha bisogno di essere tranquillizzato e non sarà un coglione a fermarmi

Busso alla porta e non lo trovo,poi sento dei rumori provenire dal bagno così,mi avvicino e lentamente apro la porta. Lo trovo seduto a terra con la testa tra le mani e le nocche sporche di sangue. Chiudo la porta a chiave e mi siedo davanti a lui

"Christian" Sussurro lievemente e lui alza la testa guardandomi negli occhi. Sta piangendo e sinceramente mi si spezza il cuore a vederlo stare così male "che hai fatto?" Domando ma lui non risponde

Gli faccio stendere bene le gambe e prendo dal mobiletto cotone e disinfettante. Dopo averlo sistemato per bene mi siedo sulle sue gambe sena fargli male

"Ti faccio male così?" Domando e lui nega con la testa. La ferita sul labbro ancora non si è cicatrizzata del tutto e ha bisogno di essere medicata. "Ascoltami,adesso devo medicarti il labbro sennò non guarirà più bene" dico e lui sta zitto con sguardo spento.

Gli prendo il labbro tra le dita e comincio a passarci sopra il cotone,sentendo di tanto in tanto alcuni sospiri sofferti uscire dalle sue labbra "Senti...parlami...mi fa male vederti così" dico sinceramente con aria triste e lui mi guarda

"Che ho fatto na coglionata e non so controllarmi...più di questo non posso dirti nulla" dice con le lacrime che ancora scendono

"Perché hai tirato pugni al pavimento?" Chiedo vedendo i libri sulle mani

"Mi dovevo sfogare in qualche modo" dice lui alzando gli occhi per vedere il soffitto "perché? Ci sono tanti modi per sfogarti" Sussurro io

"Lui sta facendo il suo percorso,che si spera terminerà con sta sfida di merda contro di te e non credo che parlarne serva...lo metterei ancora di più in cattiva luce" continua stringendosi nelle spalle ma poi lo vedo alterarsi

"E poi che cazzo ti ha messo le mani addosso,come pensi avrei dovuto reagire? Il mondo non è un posto felice,c'è bisogno di sfogarsi e staccare ogni tanto"

𝘘𝘶𝘦𝘭 𝘧𝘪𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘶𝘯𝘪𝘴𝘤𝘦||Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora