capitolo 18

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Sono stesa sul mio letto con gli occhi ancora chiusi e ad un certo punto sento qualcosa di umido sulla faccia. 2 sono le cose: o apro gli occhi e vedo chi è oppure tiro uno schiaffo al soggetto interessato rischiando di fargli male. Vabbe usa seconda,tanto chi si fa male è quello che mi sta importunando mica io.

"Ahia" urla una voce dopo che gli ho dato uno schiaffo. Apro gli occhi e vedo Christian seduto in ginocchio sul pavimento che si massaggia la guancia

"Oddio santo,eri tu!" Esclamo alzandomi e mettendomi difronte a lui. Gli prendo il volto e controllo quanto gli ho fatto male e se gli ho lasciato il segno

"Si amore,buongiorno anche a te" continua massaggiandosela

"Dai amore,non pensavo eri tu" dico con un sorrisino in volto

"Ti costava aprire gli occhi?" Dice sbadigliando e annuisco

"Ho dormito poco e male,stavo riposando ancora un pò" confesso prendendogli la mano tra le mie. La sua mano è tipo il doppio della mia,ma piccoli particolari a cui nessuno fa caso

"Vieni a fare merenda?" Dice sciogliendo la coda che mi ero fatta

"Non ne ho voglia" arriccio il naso e faccio una smorfia mentre mi guarda con un aria sconfitta

"Da quando Rudy ti ha sospeso la maglia tocchi a malapena cibo sia a pranzo che a cena,a colazione bevi solo un banale caffè  e ieri sera ti sei categoricamente di mangiare ogni singola cosa che volevo offrirti" dice chiaro e conciso lui

"Ma che mi hai fatto il profilo per caso? Minchia,nemmeno i profiler di Criminal Minds sono così attenti" dico scocciata. Prova ad avvicinarsi ma mi allontano e vado in bagno

"Mi dici che ho fatto?" Dice dall'esterno del bagno

"Niente Christian,torna alle tue lezioni. Rischi di arrivare in ritardo" dico mantenendo la voce bassa.

Non mi è mai piaciuto che la gente ficchi il naso nei miei affari,non è ci trovo qualcosa di male, è solo che non mi piace e basta. Se quella cosa poi è l'alimentazione non tocchiamo proprio l'argomento. C'erano delle volte in cui facevo intere settimane di digiuno e poi delle volte mi rimpilzavo di cibo in un giorno solo. Perché? Per apparire bella agli occhi altrui.

Verso qualche lacrima seguite da qualche singhiozzo di disperazione,non sono solita piangere; lo faccio solo quando sto proprio per scoppiare.

Rimango un po in bagno poi sento dei colpi ripetuti sulla porta

"Occupato"

"Federica,piccola mia,mi apri?" Chiede dolcemente Mattia fuori dalla porta. Non faccio passare molto tempo prima di aprirgli la porta e poi farlo entrare nel bagno

"Che c'è? Perché hai gli occhi rossi?" Domanda accarezzandomi le guance. Lui è uno dei pochi che realmente sa il mio rapporto sia col cibo che con il mio corpo,quindi se si tratta di farlo con lui non mi faccio problemi a parlarne

"Io e Christian abbiamo avuto il nostro primo 'bisticcio' se così si può chiamare"
Dico ridendo,tentando di sembrare felice

"Cos'è successo?" Chiede facendomi poggiare la testa sul suo petto?

"Praticamente mi sono svegliata,anzi lui mi ha svegliata, mi ha invitata a fare merenda ma mi sono rifiutata,ha notato che non ho mangiato molto in questo periodo,me l'ha detto e mi sono innervosita."

"Quindi ti sei chiusa in bagno" dice lui finendo il mio discorso

"Quindi mi sono chiusa in bagno" confermo io

"Secondo me dovresti parlargli" se ne esce dopo alcuni secondi di silenzio

"Per fare che? Risultare ridicola?" Chiedo retorica alzando un sopracciglio

"Nom ti riterrebbe ridicola,lo sai" Va per la sua strada sicuro lui

"No,Mattia. Non c'è la farei. Con te ho voluto quasi tre mesi per aprirmi del tutto su questo argomento,non lo farò con lui dopo solo una volta.che mi ha visto avere questo crollo"

"Proprio perché ti ha visto avere questo crollo emotivo,magari ti capirebbe e ti potrebbe aiutare in qualche modo. Anche piccolino,ma fatti aiutare. Da me o da lui ma non buttare tutto all'aria" continua imperterrito il suo discorso mentre io continuo a negare in modo ancora più vigoroso

"Andiamo in cucina" dice mettendomi le mani sulle spalle e uscendo dal bagno. Ci sediamo al bancone della cucina e iniziamo a giocare a carte con Serena,Sissi e Dario. Dopo una buona mezz'oretta andiamo fuori e vedo Christian seduto sulla panchina intento a guardare il cielo.

"Datevi un bacetto" dice Christian sorridendo

"Ma perché devo darglielo davanti a voi il bacio? Continua Sissi piuttosto imbarazzata

"Ma perché voglio vedere com siete carini!" Tira la corda lui. A volte è proprio un bambinone ma alla fine mi piace così com'è. Se lo danno e i nostri sguardi velocemente si incontrano per poi staccarsi subito.

Con molta disinvolto mi alzo da dove stavo e vado fuori,nel cortiletto posteriore,collegato alla camera di Cristismo ed Elena. Poi poco dopo vengo raggiunta da Christian

"Ehi" dice uscendo e io ricambio il saluto,mentre si Siede accanto a me. Continuo a non guardarlo anche se il cuore ogni tanto mi consiglia di farlo

"Sono stata una stronza. Mi dispiace averti trattato così" ammetto poi  guardandolo. Mi sorride e poi mi fa cenno di avvicinarmi

"Io non so cosa ti sia successo in passato,ma sappi che quando vorrai parlare,nella buona e nella cattiva sorte,io ci sarò sempre." Dice accsrezzandomi una guancia e mi fa sedere sulle sue gambe cominciando ad accarezzaemele

"E se pensi di avere le gambe grosse,sappi che è una grande cszzata. Sono perfette così come sono* dice continuando ad accarezzarle. Gli aolleco il volto con le mani e prendo l'iniziativa di far unire le nostre labbra

"Nkn sai che ti farei. Anche in questo momento" dice poi dopo essersi staccato,ancora col fiatone

"Hai 8 mesi per farmelo vedere" e dopo questa piccola provocazione,gli lascio un altro bacio e poi me ne vado

𝘘𝘶𝘦𝘭 𝘧𝘪𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘶𝘯𝘪𝘴𝘤𝘦||Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora