Capitolo 16

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Il rumore di un leggero bacio e delle labbra che si poggiarono sulle mie mi svegliarono.
Aprii lentamente gli occhi e rimasi abbagliata dalla luce che filtrava dalla finestra. Poi misi gradualmente a fuoco la figura davanti a me.

-Buongiorno.- disse sorridendo Harry. La sua voce era ancora roca per il sonno ed i capelli erano tutti scompigliati. Era stupendo.

-Buongiorno.- risposi comprendimi la testa con il cuscino che mi venne poi tolto seguito dalla sua risata.

Emisi un mugolio di protesta trattenendo una risata e lo sentii poi appoggiare le mani ai lati del mio corpo e chinarsi in avanti per ritrovarci a pochi centimetri di distanza.

Si avvicinò lentamente per baciarmi, ma venne interrotto da qualcuno che urlò il mio nome spalancando la porta e facendola sbattere contro al muro.

Mi girai e vidi Chiara ansimante, rossa in viso con la bocca e gli occhi spalancati.

-O mio dio! Scusatemi!- urlò ancora e chiuse di nuovo la porta.

Io ed Harry ci mettemmo a ridere e lui si alzò dopo avermi baciato il naso con dolcezza.
-Vado in camera a vestirmi.-
Annuii e mi alzai anch'io per poi raggiungere la camera di Chiara.

Bussai leggermente ed aprii la porta. -Buongiorno anche a te.- sorrisi entrando e sedendomi di fianco a lei sul letto. Aveva tra le mani il cellulare e continuava a rigirarselo e punzecchiare la cover. Si girò di colpo verso di me.
-Liam, tra poco sarà qui... che dovrò fare? Sto già andando in ansia e...- iniziò a parlare velocemente, ma la fermai.
-Come prima cosa ti devi calmare.- la guardai negli occhi e lei fece un respiro profondo. -Ti sei calmata un po'?- alzai un sopracciglio. -Si.- sospirò. -Ok, come seconda cosa sappi che dovrai avere pazienza. Sai che si è appena lasciato con Sophia, perciò dovrai aspettare. Harry mi ha detto che proverà a scoprire qualcosa, ma sai ora la sua prima preoccupazione è quella di ritrovare i ragazzi...- annui. -E poi, non sei più una ragazzina di tredici/quattordici anni che si comporta in questo modo come se fosse la sua prima cotta.- Potrei sembrare un po' troppo dura e stronza, ma lei mi conosce, e sa che non ho peli sulla lingua e dico sempre quello che penso.

-Grazie.- mi abbracciò. Ricambiai e poi scendemmo al piano di sotto dove trovammo la tavola apparecchiata con una vasta scelta di alimenti per la colazione. Amavo ed amo tutt'ora le colazioni all'inglese.

Salutai anche Federica ed Alessia e presi posto di fianco ad Harry.

Iniziammo a mangiare ed io presi un po' di succo ai frutti tropicali, un caffè, una brioche alla crema e della frutta. Ovviamente avrei mangiato volentieri altro, ma cercai di trattenermi. Mia madre diceva sempre che al posto dello stomaco avevo un buco nero per la quantità di cibo che ingerivo da piccola, poi quando iniziai ad ingrassare, mi venne la fissa del corpo perfetto ed inizia a mangiare sempre di meno arrivando quasi ad essere ricoverata essendo diventata anoressica all'età di 15/16 anni. Riuscì ad uscirne, con molta fatica, ma mi rimane tutt'ora la fissa di non mangiare troppo.
Rimane comunque di fatto che la colazione è pasto principale della giornata e quindi va fatta per bene. Ma torniamo a noi.

-Che ore sono?- chiese Federica finendo di masticare un pezzo di crostata alle arance.
-Le 10:20- le rispose Chiara guardando lo schermo del suo cellulare per poi rivolgermi una veloce occhiata. Si stava agitando di nuovo.

Sorrisi e basta per infonderle sicurezza, e la cosa sembro funzionare.

Finito di fare colazione aiutai a sparecchiare e poi mi diressi in bagno dopo aver recuperato la biancheria pulita, dei leggins neri e una maglia larga bianca.

Aprii il getto d'acqua tiepida, mi spogliai e mi spazzolai per bene i capelli, poi entrai nella doccia e mi rilassai sotto alle gocce che accarezzavano il mio corpo per un paio di minuti. Mi insaponai e i capelli ed il corpo, mi sciacquai ed uscii da quel paradiso avvolgendomi il corpo in un asciugamano azzurro ed i capelli in un altro più piccolo.

Mi asciugai, indossai la biancheria ed i vestiti, ma lasciai i capelli umidi. Viva la pigrizia!

Tornai in camera, midi un po' di mascara (non posso vivere senza) e controllai l'ora. Le 11:05. Direi che ho fatto con comodo.

Mi sedetti sul letto per riordinare un attimo i pensieri. Tra meno di un'ora sarebbe arrivato Liam e da lì a poco saremmo partiti per il Canada per raggiungere Niall, ma poi? Come ti fa a cercare due ragazzi che potrebbero essere ovunque? In ogni parte del pianeta?

Mi alzai e mi avvicinai alla finestra. Scostai leggermente le tende e mi sedetti sul l'ampio davanzale. Eravamo in periferia, ma dalla mia finestra di potevano vedere tutte le costrizioni più alte della città in una giornata limpida come oggi. Osservai tutti i profili dei palazzi, del ponte, la ruota...

Sobbalzai per lo spavento quando sentii afferrarmi i fianchi da dietro. Mi dirai leggermente e vidi i suoi occhi verdi che mi fissavano e le sue labbra rosa a forma di cuore leggermente dischiuse. Si formò un leggero sorriso su di esse.
-Cosa stai facendo?- sussurrò piano al mio orecchio facendomi venire i brividi.
Si avvicinò di più abbracciando la mia vita. Io tornai a guardare fuori ed appoggiai una mano sulle sue.
-Niente... pensavo.-
-A cosa pensavi?- mi spostò i capelli umidi su una spalla sola ed iniziò a baciarmi il collo delicatamente provocandomi altri brividi. Un gemito lasciò le mie labbra provocando una profonda risata al ragazzo dietro di me.
Arrosii. Ancora. Non mi capitava mai, solo con lui. È questo un po' mi dava fastidio, ma mi piaceva allo stesso tempo.

Si staccò dal mio collo e mi baciò la guancia dolcemente.

-È arrivato Liam. Dovremmo scendere.- disse facendomi girare e scendere dal davanzale.

Annuii e lo seguii fuori dalla stanza e giù per le scale fino al grande salotto dove trovai un ragazzo vestito tutto di nero, con una giacca di pelle altrettanto nera nonostante il caldo. Aveva un aspetto da duro, ma non appena si tolse gli occhiali da sole scuri, scorsi quegli occhi dolci e paterni che avrebbero addolcito anche il più duro dei duri.

Sorrisi e lo abbracciai.

Lui ricambiò l'abbraccio per poi rivolgere l'attenzione al riccio che se ne stava un po' più lontano. Sentivo un po' di imbarazzo tra i due.

-Ehi-
-Ciao.-

Stavo per aprir bocca, ma mi fermai vedendo comparire le mie amiche per le scale. Il mio sguardo cadde subito su Chiara che camminava con la testa bassa e le guance già color pomodoro.

-Ciao ragazze.- le salutò il ragazzo.
-Ciao Liam.- risposero loro insieme.

Calò poi il silenzio. Uno di curi silenzi imbarazzanti, in cui non si sa chi lo spezzerà o cosa verrà detto. Cazzo, scusate la finezza, ma odio questi momenti.

Visto che nessuno sembrava aver intenzione di parlare presi parola io.

-Che ore saranno in Canada adesso?- chiesi.
Tutti mi guardarono come se avessi una seconda testa che mi spuntava dal collo non avendo capito a cosa stessi alludendo.
-Da Niall? Visto che nessuno a niente da dire io propongo di rompere il ghiaccio parlando direttamente tutti insieme con lui via Skype.- spiegai ed allora tutti capirono.

-Accendo il pc.- ci informò Harry e ci invitò a seguirlo in un'altra stanza.

CONTINUA...

#SpazioMe
Ecco il capitolo!!!
Non sono morta come potete vedere.
Mi scuso per l'enorme ritardo, ma ho avuto una specie di blocco e anche se so come sviluppare la storia, non sapevo come andare avanti con questo capitolo. Anyway... ce l'ho fatta!!
E visto che è l'1:48 di mattina e non riesco a dormire ho detto "perché non finire di scrivere e postare il capitolo?" E quindi eccolo qui.
Quindi ora vi auguro una buona estate e per chi ha gli esami buona fortuna🍀
Baci😘

PS non dimenticate di schiacciare quella bella stellina se il capitolo vi è piaciuto.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2015 ⏰

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